speranza. Magari riesco a farti cambiare idea.» Mi scioglie lo chignon e mi sistema i capelli corvini sulla schiena.
Se li ho così lunghi è merito suo: non faceva altro che ripetermi quanto sarei stata bella con i capelli lunghi e alla fine mi ha convinta a farli crescere.
«E se obbligassi il mio spirito a ricordare?» Un ciuffo della frangia mi cade davanti agli occhi, lo scosto soffiandolo via.
«Torno sempre da te perché sento che provo qualcosa, ma non ricordo cosa…»
«Ci hai già provato e non ha funzionato, tu non hai uno spirito guida. Ti ho detto che devi smetterla di preoccuparti, ci penso io proteggerti.» Prende tra le dita il suo pendente a scarabeo legato attorno al mio collo, si acciglia e mi guarda, abbracciandomi. «Ti fidi ancora di me, vero?»
«Certo…» Sbuffando, insinuo una mano tra di noi e lo spingo via. «A proteggermi da cosa?»
«Da te stessa!» sorride.