ESTRATTO

«Ascoltami bene. Non sei qui per giudicarmi, né per diventare amici e scordati di fare sesso con me. Mi serve la tua presenza, come una bella statuina e nient’altro, quindi, se riesci a stare zitta, mi fai un grandissimo favore. Se, invece, non riesci a chiudere quella bocca, allora aspettati di ricevere un pessimo trattamento da parte mia. Sono stato chiaro?».

Se continuava a parlare, gli sarebbe potuto uscire fumo dal naso e Daphne non voleva perdersi quello spettacolo.

«Solo adesso scopro che vogliamo le stesse cose: nessun giudizio, nessuna amicizia e niente sesso. Potevi anche dirmelo prima! Sarò una bella statuina senz’anima, elegante e sorridente, da esibire a tuo piacere e nient’altro».

«Esatto».

«Bene».

«Bene».

Quell’uomo doveva avere sempre l’ultima parola a ogni costo e, per questa volta, Daphne gliela concesse.

 

—-

 

Non importava l’orario. Damian aveva bisogno di correre fino a restare senza respiro. Indossò un paio di comode scarpe da ginnastica, una maglietta sgualcita sui comodi pantaloni della tuta e un berretto con la visiera per non essere riconosciuto.

Appena si trovò fuori dall’edificio, iniziò a correre come se fosse inseguito da un serial killer col machete in mano. Fuggiva per salvarsi, ma i pensieri erano lì, nella sua mente e andavano ovunque andasse lui. Potevano ferire più di un coltello affilato. Potevano uccidere con la massima precisione e non c’era arma più spietata.

Aveva sottovalutato la presenza di Daphne, certo che lei non potesse scalfire la sua dura corazza, tra il grigio e il nero. Ora sapeva che si sbagliava. Che non era immune al fascino acerbo della ragazza. Che poteva lacerare la sua anima dannata, solo respirandogli accanto.

Era fregato.

—–

Damian era nervoso, stressato, agitato e non riusciva più a gestire il nuovo tormento che regnava dentro di lui. Aveva bisogno di sfogare una sconosciuta rabbia, diversa da quella che provava da quindici anni. Ogni giorno che passava, diventava sempre più instabile e cattivo.

    Evitare Daphne non bastava. Non bastava più. Lei c’era sempre, anche quando era nella sua stanza a dormire o andava con Chris a fare una passeggiata fuori dall’albergo parigino che li aveva ospitati.

Autore

  • angy setsugekka

    Angy S. è nata a Milano. Lavora nel settore social media. Legge da quando è nata, specialmente le storie d'amore. È innamorata dell'amore e in qualsiasi cosa che fa ci mette questo sentimento. Fin da bambina ha sempre inventato e scritto storie d'amore. Nel tempo libero le piace viaggiare e leggere romanzi, possiede una vasta collezione di libri. È un'amante dei gatti e convive con Yuki, gattone di 9 chili. Dal 2017 è una blogger letteraria. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo romance intitolato The Gentleman.