Ebraica – Festival Internazionale di Cultura si riaffaccia su Roma per presentare la sua undicesima edizione. Come di consuetudine, ogni anno si presenta con un tema, un leit motif, che si scioglie tra i vari eventi a sfondo culturale durante tutto il corso della manifestazione. Il tema di quest’anno ci viene presentato con il titolo Time & Life, ossia il tempo che nella cultura ebraica ha un peso davvero non indiffirente, e che si presenta sotto tante sfaccettature.

Tanti saranno gli ospiti e i campi culturali toccati, dallo spettacolo alla letteratura, passando per cultura culinaria, cinema e musica. Mi ha particolarmente colpito la partecipazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che oltre ad esserne partner per la prima volta, presenta il TrioDMITRIJ. La formazione si esibisce sabato 23 Giugno presso il Palazzo della Cultura presentando un programma intitolato A Jewish Jazz Story. Una presentazione di alcune opere del noto compositore Dmitrij Shostakovic e un tributo a Leonard Bernstein in occasione del centenario della sua nascita; un medley tratto da West Side Story sarà parte del concerto. Note all’insegna degli albori del Jazz e di tutta quella serie di influenze esterne e più attuali che hanno portato ai nuovi orizzonti della contaminazione da parte della cultura Yiddish e molto altro ancora.

Nella stessa giornata e come evento di apertura del festival, vi troverete totalmente immersi in quella che è la cultura ebraica che in quest’occasione prende il nome di Notte della Cabbalà: tradizioni culinarie, mistica ebraica, musica e molto altro nel cuore della città eterna che per l’ennesima volta stringe il suo sodalizio con la Roma ebraica. La serata infatti si apre tra lungotevere De’ Cenci e via del Portico d’Ottavia, e tra via Arenula e il Teatro di Marcello. Un’ottima occasione per scoprire e rivivere una cultura raccontata da artisti, filosofi e uomini di cultura internazionali e, perché no, poter visitare gratuitamente luoghi rappresentativi e splendidi quali il Museo Ebraico, la Grande Sinagoga e la Casina dei Vallati. Tengo molto a precisare che presso quest’ultima c’è la possibilità di visitare in notturna la mostra “1938. Vite Spezzate“. Si tratta del secondo capitolo del ciclo di esposizioni tenuto dalla Fondazione Museo della Shoah – Onlus in occasione dell’80° anniversario dalla promulgazione delle Leggi Razziali in Italia. Mai come oggi se ne sente la necessità di ricordare e per tanto non perdete occasione di visitare l’esposizione.

Un festival davvero ricco di eventi tutti molto interessanti, tra cui “Fammi vivere, fammi sognare” a cura di Raffaele Morelli e David Gerbi che ci parleranno di sogni visti nell’ottica della cultura ebraica. Ascoltare i sogni, o meglio ancora imparare ad ascoltarli può renderci sicuramente migliori, più inclini ad una trasformazione e consci di ciò che siamo in grado di poter fare e diventare. E poi ancora, una profonda riflessione sull’intelligenza artificiale, alle sue funzioni e ai suoi più svariati impieghi. “Tempus Fugit: l’Intelligenza artificiale e la Cognizione del Tempo” sarà un tema affrontato e messo sotto le lenti della cultura religiosa ebraica, sarà trattato dal punto di vista filosofico, letterario e ovviamente scientifico. Se ne parlerà con diversi ospiti lunedì 25 giugno alle ore 21:00 presso il Palazzo della Cultura.

Questo e moltissimo altro in cinque giorni di festival dedicati totalemente alla cultura ebraica a 360°, un’occasione per conoscere, confrontarsi e scoprire che mai come oggi è importante raccontare e raccontarsi al fine di stabilire un legame che solo la cultura e l’arte in tutte le sue forme possono fare.programma ebraica

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