Certe volte, gli eventi del presente possono trasformarsi in quella lama sottile in grado di creare un profondo squarcio tale da poter raggiungere il buio celato dentro l’animo umano atto a nascondere ferite che non sempre possono rimarginarsi.

Il Buio Dentro è il romanzo di Antonio Lanzetta che ha visto la luce nel 2016 e dove per la prima volta sono state narrate le vicende con le quali Damiano Valente, lo Sciacallo, colui che tramuta i fatti di cronaca nera in titoli prestigiosi all’interno delle librerie. Eppure gli avvenimenti di cui si va a narrare metteranno a dura prova la freddezza di questo personaggio così controverso.

Ma andiamo con ordine o meglio procediamo per punti.

La trama.

Il corpo di una ragazza viene ritrovato appeso ai rami di un albero. Le hanno tagliato la testa e l’hanno lasciata sul terreno solcato dalle radici, gli occhi vuoti ora fissano quelli di Damiano Valente. Lui è lo Sciacallo, un famoso scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri. Un cacciatore che insegue nella morte le tracce lasciate dall’assassino della sua amica Claudia.

Un omicidio avvenuto nell’estate del 1985, quando lui era solo un ragazzino con la passione per la corsa e amici in cui credere. Un omicidio che gli ha cambiato la vita.Trentuno anni dopo, Damiano ritorna ai piedi di quel maledetto salice bianco, per dare una risposta a quella sua ossessione che come una ferita pulsante gli impedisce di andare avanti. Con lui ci sono gli amici di un tempo, le cui esistenze si intrecciano inesorabilmente nella dura e cruda scoperta della verità, portandoli a rivivere le emozioni di una folle estate che ha segnato le loro vite per sempre.

Il Buio Dentro si guadagna a pieno titolo il suo posto sullo scaffale dei thriller. Un thriller tutto italiano che dispone il suo set del salernitano, luoghi che forse dopo questa lettura vi piacerà di conoscere.

La vicenda si muove su due fronti. Da un lato abbiamo un Damiano Valente ormai adulto che porta sul proprio corpo le cicatrici del suo passato che tuttavia non sono così profonde come quelle della sua anima. E il caso di omicidio che lo costringe a fare i conti proprio con quelle ferite che si porta dentro, quello di una giovane donna il cui corpo decapitato viene ritrovato appeso ai rami di un antico salice. La scena circondata di bambole.

Dall’altro gli eventi dell’estate del 1985 e di come un gruppo di amici e di come le loro vite siano state segnate per sempre dopo la morte della giovane Claudia.

La prima cosa che si coglie dalla lettura è il parallelismo fra gli eventi di quell’estate e il caso di omicidio dei giorni presenti. È chiaro che gli eventi sono collegati fra loro come è chiaro e non solo per la presenza in entrambi i filoni temporali di Damiano o per le similitudini fra i due casi di omicidio. Quegli eventi dell’estate del 1985 sono la genesi di quell’ombra cupa e buia che Damiano si porta dentro. Ma non è l’unico… È chiaro fin dal principio che la stessa nascita di quell’assassino è da ricercarsi fra quanto accadde all’epoca.

Il personaggio di Damiano adulto è sicuramente quello più prorompente all’interno del romanzo, mentre da controparte quello che cattura maggiormente la scena nei giorni dell’infanzia è quello del giovane Flavio, l’estraneo che entra a far parte di quella comitiva.

L’autore ha la capacita di mostrarci esattamente il mondo come appare ai loro occhi, così come appare a quello della misteriosa figura del killer silenzioso che vediamo solo attraverso i suoi pensieri fino alle ultime pagine del romanzo.

La trama riesce a mantenere l’attenzione del lettore nonostante i salti fra una e l’altra linea temporale grazie anche alla grande introspettività del racconto stesso. Il racconto è profondo, intrigante. Le descrizioni ti portano davvero all’interno di quei luoghi dove la follia ha avuto la sua origine.

Romanzi come questi sono quelli che io chiamo i romanzi di inverno, quelli che si leggono quando fuori piove e il cielo è spezzato dai lampi.
Personalmente ho molto apprezzato il tono della narrazione che non risulta pesante sebbene sia, come detto, in grado di trasmettere appieno lo stato d’animo che attraversa i vari personaggi.

Il ritmo è frenetico in particolare durante le scene che vedono come protagonista l’assassino. Un lettore più attento potrà cogliere dei piccoli dettagli che aiuteranno a identificarlo o per lo meno ad avere una piccola idea di chi egli possa trattarsi.

Riassumendo Il Buio Dentro è un buon Thriller carico di suspence e di spessore. Una buona avventura con cui confrontarsi e mettere alla prova le vostre doti investigative mano a mano che la trama si scioglie.

 

L’autore.

Antonio Lanzetta è uno scrittore salernitano che, dopo aver iniziato la sua carriera come autore fantasy, vira attraverso il thriller con Il Buio Dentro, romanzo che gli permette di varcare i confini nazionali venendo tradotto in Francia, Canada, Belgio e citato dal Sunday Times come uno dei cinque thriller non inglesi migliori del 2017. A marzo del 2018 è uscito il suo nuovo e attesissimo thriller I Figli del Male.
Da quest’autunno, Lanzetta è anche opinionista di cronaca nera per La vita in diretta su Rai Uno.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.