Degli eventi degli ultimi giorni abbiamo sentito parlare tutti. Venezia allagata, migliaia di attività e strutture hanno subito danni ingenti fra queste Palazzo Querini, sede dell’omonima fondazione.

La Storia di Palazzo Querini

La fondazione di Palazzo Querini risale alla prima decade del Cinquecento, arricchendosi di decori e abbellimenti fino alla fine del Settecento.

La famiglia Querini ha origini antichissime tanto da risalire ai tempi della fondazione della Serenissima. Il nome Stampalia deriva invece da un’isola greca acquistata da un tale Giovanni che insieme a Santorini e Amorgo andò a formare una piccola contea. Nel 1537, i territori vennero conquistati da Aruj Barbarossa e la famiglia dovette ritornare in patria.

Alvise di Giovanni, funzionario del regno napoleonico, fu il primo ad utilizzare il secondo cognome, Stampalia appunto in  via ufficiale proprio per distinguersi da un collega omonimo.

La Fondazione Querini Stampalia nasce invece nel 1869 a opera di Giovanni. Ultimo erede della famiglia alla sua morte devolse i suoi beni e il suo patrimonio alla fondazione. Ad essa, Giovanni affida il compito di  “promuovere il culto dei buoni studi, e delle utili discipline”.

Oggi al primo piano è allestita la  biblioteca, mentre al piano nobile il Museo dove dipinti, arredi, porcellane, sculture e oggetti d’arte danno testimonianza della dimora storica della nobile famiglia veneziana.

Un’ulteriore riqualificazione della sede è stata possibile grazie agli interventi contemporanei degli architettii Carlo Scarpa, Valeriano Pastor e Mario Botta.

I danni degli ultimi giorni

Ad una prima ricognizione risultano coinvolti in modo significativo l’Area Scarpa, l’Auditorium, i Depositi librari, il Bookshop e la Caffetteria.

Le collezioni d’arte non hanno subito danni, mentre il patrimonio librario purtroppo sì.

35 metri lineari di miscellanee di fine ‘800 dovranno essere urgentemente sottoposte a trattamenti di conservazione. Altri 600 metri lineari circa di pubblicazioni della biblioteca moderna e periodici sono stati completamente sommersi dall’acqua.

Risultano fuori uso alcuni impianti e gli ascensori. Danni consistenti alla Caffetteria ristorante. Parte del Bookshop è stata coinvolta pesantemente dalla marea, registrando grosse perdite di pubblicazioni cartacee e oggetti di design, oltre a danni agli arredi.

Coinvolta significativamente anche l’Area Scarpa, tanto da non risultare più idonea ad ospitare la mostra in corso Luigi Pericle (1916-2001) _ Beyond the visible.

 “Negli ultimi trent’anni ingenti risorse sono state impiegate in lavori di restauro che hanno messo in sicurezza la struttura dalle acque alte, sino a quota 160 cm.” ha affermato il direttore della Fondazione Querini Stampalia, Marigusta Lazzari “Mirate e quotidiane azioni di riduzione delle spese sembrano vanificate da questo evento drammatico ed è con grande amarezza che dobbiamo registrare che ciò inciderà pesantemente sulla struttura nel prossimo futuro”.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.