Ovviamente non sono mancati momenti (due, in particolare) relativi all’album “Skald”, di ultima pubblicazione: un disco suonato interamente da Selvik, solo con una cetra (credo fosse una cetra), come fosse un vero scaldo. Quei momenti, non me ne vogliano gli altri componenti, mi hanno toccato più di tutto, ovviamente insieme alla famosa “Helvegen” (suonata, però, da tutti), super hit (si può dire? Ahahah) del gruppo.

Che dire di altro, oltre che lodare Odino (boh) è stato divertente? Beh, un saluto a Maria e Silvia che mi hanno accompagnato e, inoltre, un cenno al tizio ubriachissimo che mi ha parlato mezz’ora in francese e che, quando gli rispondevo “I don’t speak french”, non faceva una piega e continuava il suo monologo sconclusionato. Ennesima stranezza di un viaggio divertente.

Spero di avervi invogliato a spararvi il prossimo loro concerto, appena potete.

Un saluto da TronoNero!

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