Titolo: Collezione privata

Autrice: Eveline Durand

Casa Editrice: Delrai Edizioni

Genere: Steampunk

Trama

Julian West Johanson è un medico dall’ego spropositato e uno scienziato eccezionale: nel giardino della sua enorme tenuta ama collezionare creature particolari. Non animali normali, ma esseri prima congelati in celle dalla tecnologia all’avanguardia, nei tempi difficili in cui l’imperatrice Cristine De Mustang non permette agli abitanti di muoversi nei cieli e in modi rapidi via terra. Amante delle aste clandestine, Julian rimane stupito alla vista di una cella criogenica di insolita fattura, e ancora di più dal suo contenuto: una donna, dall’identità ignota.

Recensione

“La tela che ritrovai in soffitta, tra i pennelli in disuso, era delle giuste proporzioni e i tubetti dei colori al quarzo non si erano ancora seccati. Servendomi dei vecchi candelieri appesi al muro, quella stessa notte inizia a tracciare le linee di quell’ovale dai tratti aristocratici, soffermandomi sulla bocca all’apparenza soffice e rimanendo incatenato alla fragile forza delle sue mani appoggiate al niente.”

L’immobilità della giovane sconosciuta, intrappolata nella sua cella criogenica fuori dal tempo, affascina subito il Dottor Julian Johanson. Incantato dalla sua bellezza, non può fare a meno di intrappolare i suoi lineamenti sulla tela, usando le sue doti da pittore. Ma la purezza levigata della sua musa è destinata a prendere vita; sarà così che l’uomo si troverà davanti a un bivio che lo metterà alla prova, costringendolo a scegliere tra l’arroganza, compagna di una vita, e i sentimenti che credeva non avrebbe mai provato.

La bella Stila, carismatica, irriverente e dalla brillante intelligenza, metterà in subbuglio il suo cuore. Lo porrà a dura prova, facendogli capire a quale vita stesse rinunciando in nome della superbia. Una storia d’amore contornata d’ironia, collera e bugie che prima o poi verranno a galla insieme a un omicidio e alla brama insaziabile di un costruttore navale a cui manca un mignolo.

Parere personale

Ho apprezzato molto il mondo dalle venature meccaniche creato da Eveline Durand, in cui l’ingegno più moderno si mescola a vecchie usanze e la fantasia prende sfumature paranormali. Un libro steampunk, che è anche un giallo non banale e un fantasy potente, con creature che stuzzicano l’immaginazione e personaggi ben costruiti.

Ho apprezzato molto la figura di Gordy, questo gigante buono che fa tanta tenerezza, e anche Isaak, il tipico maggiordomo impeccabile che è anche consigliere. La storia mi ha appassionato e tenuta incollata alle pagine, grazie anche a una scrittura fluida e stimolante. Mi è piaciuta l’originalità del mondo creato dall’autrice, il tema dello squilibrio sociale – che forse è più attuale di quanto pensiamo – e il mutamento di sentimenti che avviene in Julian. Tutti dovremmo essere in grado di aprire il nostro cuore alle persone che amiamo; dovremmo trovare il coraggio di mettere a nudo la nostra anima, anche se questo ci fa sentire fragili, anche se la verità può far male.

Un’avventura con i fiocchi, in cui tutte le emozioni sono coinvolte; un libro che vale la pena di leggere.

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