Parere personale
Particolare l’utilizzo della narrazione esterna che contribuisce a rendere la vicenda quasi come una tipica ballata cavalleresca, raccontata perĂ² in forma di romanzo. Un po’ troppi i refusi, soprattutto nei primi capitoli. All’inizio sembra difficile tenere a mente i tanti nomi dei personaggi, ma con lo scorrere delle pagine diventa sempre piĂ¹ semplice.
Devo dire che mi sono divertita a leggere questa storia e ho sentito una fitta di malinconia quando mi sono resa conto di essere giunta agli ultimi capitoli. Ăˆ un modo innovativo e piĂ¹ interessante di rivivere un’antica vicenda, il modo migliore per non farla assomigliare al solito sermone letterario, e quindi giungere con un approccio piĂ¹ irriverente anche al cuore dei piĂ¹ giovani; è proprio ciĂ² che serve al giorno d’oggi, visto come la lettura sembra essere passata ormai in quarto piano.
Se ve lo consiglio? Certo! Indicato soprattutto per un sereno pomeriggio al parco, appoggiati a un bel tronco d’albero, con il sole a fare capolino tra i rami; all’addiaccio, un po’ in stile Alfonso e Malagigi da adolescenti.