Attratta dal titolo, Ragnarok, ho scelto di immergermi in questa storia di Netflix. La vicenda, che potrebbe risultare banale a una prima occhiata, è invece avvincente e tratta diverse tematiche attuali.

Trama

David Stakston in Ragnarok (2020) poster

Ragnarok (2020) © by IMDB

Magne e la sua famiglia tornano a vivere a Edda, una piccola città norvegese divisa tra una natura prorompente e un’industrializzazione incalzante. Sfiorato dalla mano di una vecchia signora, qualcosa di sorprendente sembra accadere al corpo del ragazzo. Lo scioglimento dei ghiacci porta a galla segreti che minacciano la salute ambientale, e intanto antiche divinità si muovono nell’ombra.

Anteprima

La mitologia norrena è intrisa di un fascino antico e selvaggio. Tutti conoscono l’eroe Thor, il famigerato Loki, la sala del Valhalla nel regno di Asgard, dominato da Odino; ma non tutti conoscono l’altra faccia della medaglia, quella che vede il Ragnarok come la fine del mondo, la battaglia contro le potenze delle tenebre, ovvero i giganti, aiutati dalle creature del caos, il lupo Fenrir e il serpente Miogarosormr.

In questa storia si scopre proprio il lato dei giganti, che si sono mimetizzati tra gli umani, forti d’una posizione privilegiata sui comuni mortali, sicuri di aver vinto la battaglia finale che secoli addietro si tenne contro le forze della luce. Mascherati da imprenditori industriali, saranno proprio loro a minacciare la salute dei cittadini e il benessere dell’ambiente circostante.

Recensione

Ylva Bjørkaas Thedin in Ragnarok (2020)

Ragnarok (2020) © by IMDB

Magne Seier è un ragazzo tranquillo, buono e gentile, con qualche difficoltà d’apprendimento e una forte dislessia. Vive immerso in un mondo di semplicità e non ha problemi a essere onesto e a ricercare la giustizia. Il giovane è tenuto d’occhio dalla presenza stravagante di Laurits, suo fratello, che si approccia alla vita con nonchalance, frequentando i ricchi Saxa e Fjor Jutul, i padroni della scuola, lei bella e pungente, lui bello e dannato.

La vita di Magne prenderà una piega inaspettata quando scoprirà che il suo corpo ha subito dei cambiamenti incredibili. Da dove arriva la forza con cui riesce a buttare giù un albero? E come fa a vedere con tanta chiarezza una poiana che vola a chilometri di distanza? La sua gentilezza sembra averlo premiato.

Dunque abbiamo un protagonista imperfetto, che affronta la vita un passetto dopo l’altro, senza vergognarsi dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti, quasi ingenuo nella sua innata onestà e, nonostante le sue improbabili capacità, bloccato dalla dislessia, un problema che sembra piccolo ma può rivelarsi un vero fastidio. Mi è piaciuta molto la sua figura, forse perché sono a sostegno degli eroi imperfetti, o forse perché ho trovato l’interpretazione dell’attore David Stakston davvero ben riuscita.

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