Con In un Cimitero di Eando Binder siamo giunti all’ultimo appuntamento della nostra sfida Quarantena col vampiro.

Vogliamo sperare che questa nostra piccola rubrica sia stata gradita e ringraziamo sentitamente Bloody Reader per questa collaborazione. Fateci sapere che cosa ne pensate e se avreste piacere ad altre piccole sfide a tema.

Trama

Lo scrittore Kent Dawson, intento a scrivere il suo racconto di una storia di vampiri, si reca in un cimitero per trovare la giusta atmosfera da cui attingere ispirazione. Ma le cose, quella notte non sembrano svolgersi come egli si aspetta.

Recensione

Scelto forse casualmente, In un cimitero è sicuramente il racconto perfetto per chiudere questo nostro ciclo di storie di vampiri. L’autore si proietta nei panni di uno scrittore di storie del mistero che decide di approfittare dell’atmosfera di un cimitero notturno per scrivere il suo racconto. E la cosa sembra funzionare al punto tale che lo scrittore si sente davvero nei panni del proprio personaggio. Ne avverte le paure, ne averte i tremori, teme perfino di vedere gli occhi della bestia da lui descritta all’interno del racconto, così come se davvero stesse vivendo quegli eventi. E il lettore li vive con lui, catapultato non solo nell’atmosfera del racconto, ma anche del racconto nel racconto, sebbene di questo non si possano leggere che poche frasi.

Un vampiro moderno

Con i fratelli Binder siamo nel 1935, ne deduciamo che si tratti quindi di un autore relativamente moderno, almeno rispetto a molti che abbiamo trattato in questi giorni. Forte delle tradizioni tramandate dai suoi predecessori, Binder ci presenta un vampiro dall’atteggiamento molto pacato. Si comporta come un comune essere umano se si esclude la sua abitudine di girar di notte.  E vive in un cimitero, o almeno è lì che sembra passare la maggior parte del suo tempo, per sua stessa ammissione.

Seppure deve cedere ai morsi della fame, seppure la sua natura di belva assassina non viene meno, si mostra incline al dialogo, anche gentile nei suoi modi. Se non ha i modi e la forza nobiliare del Dracula di Stoker o anche quella del Vampiro di Polidori o il fascino della bella Carmilla, questo vampiro si mostra comunque affabile. Perfino servizievole nei confronti dello scrittore, quasi curioso di quello che ne è il suo scritto. Pone domande, sebbene non le accetti a sua volta. Perfino trova divertente come quell’uomo non si renda conto di avere proprio accanto a sé l’oggetto dei suoi scritti.

Ultima fermata: un cimitero… O forse no.

Come abbiamo detto, In un cimitero ci sembra a dir poco perfetto per concludere il nostro piccolo viaggio alla scoperta della figura dei vampiri nella letteratura. La visione dello scrittore protagonista è forse quanto di più simile si possa avere a quella di un appassionato lettore del genere che forse tante e tante volte ha immaginato di trovarsi nei racconti che esso stesso legge. Tutti in una qualche maniera desiderano un po’ essere gli eroi (o gli antieroi) dei libri in cui si immergono e In un cimitero è forse la vera espressione di questo concetto.

Un ottimo racconto che lascia sicuramente una traccia e che consigliamo di scoprire a chi ancora non lo conosce.

Detto ciò ringraziamo ancora una volta Bloody Reader per averci scelto per questa iniziativa e speriamo di poterne portare presto una nuova.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.