Oggi parliamo di un nuovo romanzo fantasy: Maitihia. Creato dalla promettente autrice Rosaria M. Notarsanto pubblicato e disponibile su Amazon in formato cartaceo, e-book e gratis per kindle unlimited.

Trama

Kantenara: un amuleto nel quale racchiuse il mana di suo fratello Kyarr per impedirgli di distruggere il suo creato. Ma, in un lontano giorno del quale non si ha più memoria, il Kantenara venne rubato dalle mani del suo custode. Iniziò, così, la storia dei Maitihia, prescelti dal dio Hanaha, che vennero al mondo per combattere la maleficenza di Kyarr.

Il perfido dio, per contattarli, aveva disseminato sul loro cammino insidie e tranelli; portando gli stessi uomini a dar la caccia ai loro stessi salvatori, perseguendo futili illusioni. Benvenuti nel mondo dei Maitihia, un romanzo unico nel suo genere, che narra di un lungo viaggio tra due grandi continenti, scenari di guerra tra il bene e il male, tra uomini e creature magiche.

Dove Maitihia e Kasiti, uomini capaci di governare i quattro elementi e esseri muta forma, lottano spalla a spalla per impedire alle Ombre del deserto e al dio Kyarr di distruggere l’intero creato. Che il viaggio abbia inizio.

Recensione

La storia vede come protagonista due giovani Maitihia il piccolo Rai e la piccola Fenuanei. All’inizio sono bambini e Rai divenuto orfano viene adottato dalla famiglia della bambina.

I due ragazzini hanno entrambi un aspetto insolito, lui capelli blu e lei ha fiori che germogliano nella sua folta chioma, merito del Puai o potere.

Ciò accade perché durante la pubertà i due riveleranno i loro mana: ovvero il potere di governare gli elementi.

Rai, scoprirà di dominare gli elementi del cielo e del tempo, la fanciulla quelli della terra, ed è anche dotata del potere di guarire.

Esistono due divinità legate tra loro dal legame fraterno, ma come in ogni buona storia che si rispetti, uno rappresenta il bene e l’altro il male, insieme equilibrano il mondo.

Il dio Hanaha rappresenta la luce e manda nel mondo i cosiddetti Maitihia creature umane e buone create per sconfiggere le forze del dio Kyarr signore delle tenebre. Questa seconda divinità, estremamente convincente nell’istigare i propri adepti a credere in lui con la vana speranza di poter diventare a loro volta dei Maitihia uccidendone uno e divenire immortali.

Tutto inizia in un villaggio di cacciatori, Hunter trova per caso il piccolo Rai, infreddolito e affamato e decide di adottarlo. Lo conduce tra il suo popolo. Sua moglie Anani è una Paari ovvero una sorta di guida spirituale con il mana della preveggenza.

Dalle descrizioni ho immaginato alle tribù indiane e la cosa mi è piaciuta molto, la magia secondo la visione più classica è un dono per anime elette che vivono nel rispetto della vita e dell’ambiente ed allo stesso modo sembra vederla l’autrice.

Con il passare degli anni gli eventi che conducono il giovane Rai e Fenuanei verso il loro destino di Maitihiali conduce ad un viaggio fitto di insidie e notevoli ostacoli.

Come sappiamo il cammino degli eroi non è mai semplice, incontrano varie avventure e così scopriamo nuovi personaggi. Ho apprezzato ogni personaggio creato dalla nostra talentuosa autrice come Tiare la Whores, un’abile seduttrice di uomini. Poi ci sono le creature in grado di mutare forma i kasiti come Hiapo.

Il cattivo della storia è il signore della città di Medebara, di nome Ophi,  che opera in nome del malvagio dio Kyarr e intende vedere rinata la sua gloria.

In definitiva questo romanzo mi ha permesso di scoprire una nuova promettente autrice di cui ho apprezzato lo stile e la fantasia smodata.

La storia è affascinante. Si svolge in un lento susseguirsi di eventi che mostrano le vicende dei vari personaggi, tra battaglie, fenomeni inspiegabili, il mondo inventato dall’autrice si snoda piano, piano e così scopriamo un nuovo regno fantastico. Per certi versi mi ha ricordato un classico come Eragon.

Benché le creature magiche qui descritte siano più originali e umane. Ma ogni capitolo riserva una nuova sorpresa, i colpi di scena finali ammetto sono risultati per me del tutto inaspettati.

L’unico neo per me è la complessità dei nomi dei personaggi e delle descrizioni che inizialmente, riuscivo a ricordare a fatica. Procedendo nella narrazione lo stile diventa minuzioso e ho apprezzato meglio la trama.

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