Runaways è una serie televisiva creata da Josh Schwartz e Stephanie Savade. Trasmessa da Hulu attualmente disponibile su Disney+. Si basa sui personaggi dell’omonimo fumetto della Marvel Comics. Prodotta dalla Marvel Television. Composta di 8 episodi. Ad essa seguono una seconda e una terza stagione.
“Visto che non abbiamo salvato né vendicato nessuno, potremmo chiamarci: Runaways”

Trama

Viviamo le peripezie di sei adolescenti che scoprono un mondo a loro ignoto, fatto di magia e creature aliene. Ciò che non si aspettavano è che le fila del progetto occulto vengono tirate dai rispettivi genitori, membri di una setta chiamata Pride. In apparenza i membri agiscono come una vera associazione benefica, resa insospettabile dalla posizione sociale di ognuno dei componenti, ma è in effetti è un’associazione criminale. Quando i sei ragazzi scoprono il coinvolgimento dei loro genitori, decidono di operare in gruppo per fermare gli omicidi e i complotti da essi operati.

Runaways – Recensione della prima stagione

Trovo positiva la decisione da parte dei produttori di portare le avventure dei Runaways sul piccolo anziché sul grande schermo. Essendo una nuova serie incentrata principalmente sulle vicende di giovani adolescenti e degli inquietanti genitori, è stato possibile coinvolgere un pubblico più giovane delle precedenti serie della Marvel television.

Come suggerisce il nome del gruppo e della serie, tutto si basa su fughe e lotte contestuali. Scoperte di mistici manufatti e complotti che completano il quadro degli scheletri nell’armadio di una nuova società costituita da esseri con grandi abilità e mezzi illimitati. Vediamo diversi flashback che narrativamente ci aiutano a comprendere il motivo che abbia spinto i membri del Pride a diventare gli “amorevoli” genitori d’America. In ordine temporale si svolge nel continuum del Marvel Cinematic Universe, per cui gli esseri super non sono una gran novità.

I nostri ragazzi hanno vissuto sempre una vita normale nel benessere e nei loro drammi adolescenziali, non sono mai stati messi al corrente, prima di un certo evento a cui assistono fortuitamente, rispetto le proprie abilità latenti o i piani dei loro genitori, che diventano da quel momento in poi, un nemico da rifuggire. Siamo ben lontani dal filone degli eroi senza macchia e senza paura. Tanto per i genitori, quanto per i figli vengono ben mostrate più le debolezze che i pregi. Questo evidenzia un notevole avvicinamento allo spettatore, che può identificarsi meglio nell’oscurità che nella luce dei vari characters.

Tematiche principali

Vengono affrontati vari temi sociali che molto affliggono le vite dei giovani. Dal bipolarismo, alle carenze affettive, l’esigenza di approvazione genitoriale, alle relazioni omosessuali. Nel mondo degli adulti si tratta il delicato argomento della perdita di un figlio, della lotta tra gang per emergere dallo stato di povertà del getto, la scalata sociale. Non viene certo tralasciato l’insoddisfazione in ambito matrimoniale che conduce, come logica conseguenza al tradimento.

La nota dolente è che i sei fuggiaschi riprendono alcuni clichet del target giovanile: c’è Alex Wilder (Rhenzy Feliz) il cervellone/nerd, Karolina Dean (Virginia Gardner) la ragazza carina, bionda fedele al proprio credo religioso, Chase Stein (Gregg Sulkin) lo sportivone sexy che ha problemi col padre autoritario, Molly Hernandez (Allegra Acosta) l’orfanella incompresa, Gert (Ariela Barer) la femminista fuori dagli schemi con i capelli viola, e infine Nico Minoru (Lyrica Okano) la ragazza triste/dark seguace wicca.

Anche i genitori riprendono molti degli aspetti canonici delle classiche famiglie americane: facoltosi, pieni di segreti e abili perpetratori di tradimenti passionali e non. Fin qui nulla di nuovo, né sembra innovativo il fatto che i giovani si riuniscano in un gruppo di piccoli e aitanti investigatori, alcuni dotati di superpoteri, altri no. Ognuno con una particolare peculiarità utile alla loro missione: opporsi ai piani del pride. La più originale del gruppo è Gert che possiede l’abilità di comunicare telepaticamente con un dinosauro chiamato Vecchi Merletti come il film di Frank Capra: Arsenico e vecchi merletti del 44. I pochi ad avere dei doni nel gruppetto di amici ossia Molly e Karolina non sono poi troppo distanti dai classici del mondo supereroistico, super forza e super luce? Mi sa di già visto.

Considerazioni Finali

In conclusione la serie o almeno la prima stagione non è estremamente originale, tuttavia, ho deciso di dare una possibilità alle successive. Come fu anche nel caso delle altre serie televisive Marvel (Jessica Jones, Iron Fist e Daredevil ) mi aspetto che venga tirato fuori tutto il potenziale del fumetto e che inaspettati colpi di scena possano mantenere ben salda la premessa iniziale.

La serie finisce giustamente con una fuga, degna del titolo della storia e così vedremo iniziare la seconda stagione. E voi la vedrete?

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