Quarto articolo per la rubrica de: Il mito del Supereroe. Il film è incentrato su Thor, figlio di Odino, padre degli dei e signore di Asgard.

Diretto da Kenneth Branagh nel 2011. Interpretato dal Chris Hemsworth. Vediamo un supereroe spuntato fuori direttamente dalla mitologia norrena, ovvero il Dio del Tuono, figlio di Odino e fratello di Loki. Molti i personaggi in questa nuova pellicola presi dal pantheon nordico e mescolati con i comuni mortali. In questo episodio, l’universo Marvel inizia ad espandersi oltre i confini del nostro mondo e vediamo finalmente il ponte tra magia e scienza (Bifrost) che ci porta dritti ad altri regni. Qui scopriamo la prima gemma dell’infinito: il Tesseract, un cubo composto da illimitata energia. Attualmente è disponibile su Disney+.

Thor – Trama

Il dio Thor è valoroso, ma la sua arroganza scatena nuovamente una guerra di origini antiche ad Asgard. Odino, suo padre, lo invia per punizione sulla Terra costringendolo a vivere tra gli umani. Grazie alle influenze della scienziata Jane Foster, sulla Terra, Thor diventa un vero eroe buono e aiuterà gli umani nella guerra contro il fratellastro Loki, deciso ad invaderla.

I personaggi

Thor è perfettamente impersonificato dal super muscoloso o e serafico attore australiano, ma trovo azzeccata anche la scelta di Odino alias Anthony Hopkins. Il veterano attore è capace di rendere credibile e indimenticabile ogni suo ruolo. Buono anche il casting di Jane Foster interpretata dalla magnifica Natalie Portaman, già consolidata come attrice e nota per pellicole come Star Wars.

La sua bellezza genuina e acqua e sapone è una valida alleata di ogni suo personaggio. Lo scienziato e collega di Jane Erik Selvig è Stellan Skarsgård,  Loki, il fratello di Thor è Tom Hiddleston. Il gigante di ghiaccio Laufey è Colm Feore.  Lady Sif è Jaimie Alexander.  Hemdall, il guardiano del Bifrost è Idris Elba, Darcy è Kat Dennings. Ray Stevenson è Volstagg uno dei tre guerrieri. Hogun è Tadanobu Asano, Fandral è Joshua Dallas. Frigga la madre di Thor e moglie di Odino è Rene Russo.

La vena comica:

Non ho ben compreso perché proprio il personaggio divino tra tutti è reso come il più comico e imbranato. Forse per rendere la trama più leggera o magari per avvicinare anche i più piccini al film? Magari semplicemente entra in gioco la scelta personale del regista, che dopo pellicole Shakespereane ultra impegnate e ruoli di massimo impegno, ha deciso di rendere il suo eroe un pochino più alla mano?

Vediamo Thor e Jane in varie gag comiche, tra uno sguardo languido e un altro, ma questo è pur sempre un marchio di fabbrica della Marvel, ovvero saper ironizzare nei momenti più impensabili, per stemperare la tensione e passare da una sequenza d’azione all’altra.

Hemsworth si presta bene ad incarnare il muscoloso mattacchione, che sa essere serio e potente quando la situazione lo richiede e anche romantico e dolce.

Il protagonista

Come per ogni storia di eroi che si rispetti anche il potente Dio ed erede al trono di Asgard deve fare i conti con la propria umanità o meglio con la propria fallibilità. Thor ha forti conflitti con suo padre Odino. Viene accusato di essere un ragazzo egoista, arrogante e sconsiderato. Amante della battaglia e gloria, più di quanto lo sia delle azioni sagge degne di un sovrano, è per questo che suo padre Odino non può cedergli il trono con leggerezza.

Nel corso delle sue avventure sono la saggezza e la compassione che spingeranno Thor a diventare un uomo migliore e un guerriero degno. Queste sono per Odino le qualità necessarie per diventare un futuro sovrano, capace di brandire il martello Mjolnir.

La vita di un supereroe non è mai rosa e fiori, lo conduce sempre ad andare oltre i propri limiti, a trovare il proprio vero io, imparare dagli errori e comprendere anche il valore dei sacrifici.

I villain

Naturalmente il primo nemico da affrontare si rivela Laufey, il signore di Jotunheim, e dei giganti di ghiaccio. Secondo Thor per giungere alla gloria di suo padre, c’è necessita di sconfiggere gli invasori, ma la sua brama di gloria lo condurrà soltanto alla punizione severa del padre degli Dei.

Poi c’è il distruttore che condurrà Thor a capire di possedere una natura buona e altruistica, spingendolo a ritornare sui propri passi e riacquistare i suoi poteri. Diventare  degno. Naturalmente il nemico supremo finale del nostro eroe è Loki.

Loki

Loki è la vera controparte di Thor sempre e per sempre. L’uno la nemesi dell’altro. Numerose le loro contrapposizioni. Il primo è scaltro e usa le arti magiche e illusorie, detto anche maestro dell’inganno. Il secondo è impulsivo e fa sfoggio della forza bruta in ogni situazione. Uno è il reale erede di Odino, mentre l’altro si scoprirà essere un figlio adottivo.

Questa è la chiave di un forte realismo sebbene sia un mondo fantastico. Non sentirsi mai all’altezza o degno dell’amore di un padre, quanto di un trono, porta anche un personaggio positivo a covare gelosia e rancori tanto da spingerlo alla caduta.

Questo conflitto senza tempo, nato dalla brama umana di potere è molto interessante, poiché non vi è mai in Thor o in Odino il desiderio di distruggere il nemico, semmai di redimerlo. Trovo la cosa assolutamente plausibile e interessante.

In conclusione

La pellicola è molto buona, non risconto punti deboli o incongruenze, e tutto è girato con maestria da Branagh. Molto belli i visual effect, i costumi e la fotografia.

Sebbene Thor non sia il mio personaggio preferito del mondo super-eroistico creato dalla Marvel, è un validissimo elemento dell’MCU. Egli sarà degno di Mjolnir e del trono di Asgard.

Ammetto senza remore che adoro Loki, è uno dei miei personaggi preferiti dei cinecomics. Lo reputo quindi essenziale per la saga di Thor e anche come strumento di crescita del protagonista.

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