The Old Guard, soltanto un nuovo banale film di azione sui supereroi o una storia con molto potenziale?

Trama

Basato sulla graphic novel di Greg Rucka e diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard segue la storia di una guerriera di nome Andy (interpretata da Charlize Theron), leader di una squadra di mercenari con una misteriosa inabilità di morire che proteggono il mondo mortale da secoli. Quando la squadra viene ingaggiata per una missione d’emergenza, le loro abilità vengono esposte e starà ad Andy e Nile – l’ultima recluta del gruppo (interpretata da Kiki Layne) – aiutare il resto della squadra ad eliminare la minaccia di un’azienda che vorrebbe duplicare e monetizzare il loro potere a qualunque costo.

Recensione

Charlize Theron nel ruolo di Andy

Foto IMDB

Se come me, avete amato l’interpretazione di Charlize Theron nel ruolo di Furiosa in Mad Max: Fury Road, sarete senz’altro incuriositi da questo nuovo film d’azione con sfumature soprannaturali.

La storia è relativamente semplice. Senza fare spoiler, gira intorno a questa squadra di immortali che si ritrova a dover affrontare la doppia crisi di una nuova recluta dopo secoli di solitudine e di un avaro magnate della medicina che è convinto di poter cambiare il mondo – e fare un bel po’ di guadagno – se solo riuscisse a studiare, e dunque replicare, le abilità di questa squadra di supereroi.

Supereroi? Di nuovo?

Ebbene sì, è proprio di questo che si tratta, una squadra di supereroi.

In un’era cinematografica satura di film sui più celebri supereroi Marvel e DC Comics, potrebbe sembrare una scommessa rischiosa per Netflix puntare su un nuovo film con lo stesso argomento che potrebbe finire per perdersi nel mare di tante altre storie con poca sostanza e moltissimo CGI. Ma proprio come per The Umbrella Academy – un’altra serie firmata Netflix e Gerard Way che segue le vicende di una famiglia di supereroi – anche in questo caso serviva la magia dello streaming in digitale per dare una scintilla di originalità ad un argomento visto e rivisto da ormai più di dieci anni.

Chi ha avuto già il piacere di vedere questo film – eggià, proprio piacere! -, non avrà nessuna difficoltà a cantarne le virtù, e chi non ne ha ancora avuto il tempo o non è sicuro che si tratti di nulla di speciale, dovrebbe farsi convincere da ciò che questo film ha portato al genere che ancora nessun altro blockbuster di supereroi, nella mia opinione, è stato in grado di far brillare.

Una vera famiglia di personaggi

Kiki Layne nel ruolo di Nile

Foto IMDB

Ciò che distingue The Old Guard non è soltanto il cast, magnificamente ricco di diversità sia sotto l’aspetto etnico che LGBTQIA+, ma anche la sincerità con cui le relazioni tra i protagonisti e la complessità della loro condizione di immortali vengono affrontate.

Il film ricade sicuramente sotto la categoria dell’azione, con molte scene che qualcuno potrebbe reputare un po’ violente, ma al centro della narrazione c’è un’anima ricca di umanità per un film che parla di qualcosa di cui nessun uomo potrà mai avere esperienza: l’immortalità.

Da un lato ritroviamo la più anziana – ma ancora bellissima, grazie Charlize Theron! – Andromaca che ha ormai perso la speranza di trovare una spiegazione per la sua immortalità ed è diventata disillusa con la capacità del gruppo di poter effettivamente cambiare il mondo, e dall’altro la nuovissima Nile che si ritrova catapultata in un mondo che non credeva possibile e che deve fare i conti con il resto della sua lunghissima vita, ancora piena di speranze che questa capacità le sia stata data per un motivo preciso, un motivo positivo e benefico molto più grande della sua esistenza.

Matthias Schoenaerts nel ruolo di Booker

Foto IMDB

Il cast di supporto

Ma se neanche questo bastasse per convincervi a guardare questo film, non posso che non citare gli altri straordinari personaggi che fanno da sfondo – ma neanche troppo – alla storia principale.

Troviamo, infatti, Booker (Matthias Schoenaerts), il penultimo arrivato, solo un paio di secoli più vecchio di Nile, che ha dovuto fare i conti con la perdita di tutte le persone che amava per colpa della sua immortalità e che ha fatto scelte discutibili per questo motivo; e poi ci sono i meravigliosi Joe (Marwan Kenzari, comparso recentemente nel ruolo di Jafar nel live-action di Aladdin) e Nicky (Luca Marinelli, sì, proprio l’eccezionale Marinelli), due immortali amanti dalle sfumature alla Romeo e Giulietta, che si sono incontrati sui lati opposti delle crociate e non si sono più lasciati da allora e che forniscono un’interpretazione diametralmente opposta a quella di Booker avendo avuto la fortuna di trovare in un altro immortale l’amore della propria vita.

Marwan Kenzari e Luca Marinelli nei ruoli di Joe e Nicky

Foto IMDB

E infine, la stupefacente Quynh (Veronica Ngô Thanh Vân), dal passato doloroso che ha condiviso tempi più o meno piacevoli con Andromaca.

Ne vale la pena?

Abbiamo parlato dunque dei tanti pregi di questo film, ma non gli mancano alcuni piccoli difetti. Il più evidente è che, trattandosi del primo di quella che sarà sicuramente una serie, è facile immaginare che in futuro potrà prendersi qualche libertà in più e fiorire da un genere che può essere un po’ restrittivo per la storia che vuole raccontare. Ciò non toglie, comunque, che ci sia davvero tanto potenziale.

Se darete una possibilità a questo film, gli occorrerà davvero poco per farvi affezionare a personaggi ricchi di storia e sfumature, e che vi faranno venir voglia di vedere un possibile seguito il più presto possibile!

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