Continua il nostro viaggio per le strade di Firenze con La Mano Mozzata di Wilhelm Hauff, il secondo racconto della raccolta Il Giglio Nero.

Nuovo autore, nuova atmosfera. In questo secondo capitolo vedremo correre scie di sangue del quale lo sventurato protagonista si troverà a dover fare i conti.

Trama

Zaleukos è un giovane medico originario si Costantinopoli che ha fatto la sua fortuna viaggiando per l’Europa. Prima a Parigi, dove segue la sua istruzione e poi a Firenze dove riesce ad aprire una fiorente attività, sia commerciale che riguardo le proprie doti. E tutto sembra perfetto fino al giorno in cui un uomo dal mantello rosso gli richiede uno strano incontro nella notte. Quali saranno le intenzioni del misterioso Sconosciuto?

La Mano Mozzata – Recensione

L’avidità è un male che attanaglia spesso il cuore dell’uomo e il più delle volte lo rende cieco, sia agli inganni che alle conseguenze delle proprie azioni. In questo racconto il protagonista si trova a che fare con un misterioso sconosciuto che, il suo istinto lo avvisa, non sembra quel tipo di persona a cui dar fiducia. Da quel momento, e dal terribile atto in cui si vedrà coinvolto, la fortuna darà le spalle al nostro protagonista.

L’antagonista della vicenda, si comprende da subito, è quantomeno sospetto nel suo non mostrare il proprio volto. E del resto, il fatto stesso che non si faccia problemi nell’elargire così grosse quantità di denaro fa certo comprendere che ci sia effettivamente qualcosa di strano in quella sua richiesta.  E quando Zaleukos se ne rende conto è ormai troppo tardi perché le sue mani ormai sono sporche di sangue innocente.

Ed è davvero questo a inorridirlo maggiormente: il grave delitto di cui si rende complice.

Le sensazione del personaggio sono ben chiare, così come quel suo terrore di venir scoperto. E ad ogni passo, ad ogni istante, ad ogni domande, ad ogni estraneo che ode discorrere sui fatti di quella notte il suo cuore fa un salto nel petto. E anche quello del lettore.

La narrazione in prima persone permette una perfetta immedesimazione, così come le descrizioni accurate.

Il racconto è breve, tanto che può essere letto anche in un momento di relax, magari in pausa dal lavoro, o mentre siete in vacanza. Questo non lo rende certamente meno intenso o piacevole. Almeno dal mio punto di vista l’ho gradito molto.  Promosso, per quello che mi riguarda a pieni voti.

Ultimo punto, un po’ spoiler prima di andare via, riguarda l’omicidio di Bianca. Non si saprà mai quali che furono i fatti scatenanti. Resta comunque un momento molto crudo. Quando la donna ferita a morta apre gli occhi sembra quasi vedere la vita fuggire via da essi insieme con quell’ultimo suono, che la sua povera gola riesce ad emettere.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.