Fa la sua comparsa su Netflix, Warrior Nun, un telefilm che va oltre le leggi della scienza e supera la fede più incondizionata nella Chiesa.

Trama

Ava Silva è tetraplegica. Bloccata a letto in un orfanotrofio cattolico della Spagna, non sembra avere prospettive future. Ma in una notte forse più sfortunata delle altre, nel bel mezzo di una battaglia contro le potenze del Male, riceve un dono inaspettato. È da qui che riparte la sua vita, in una continua scoperta di se stessa. Ma chi le ha concesso questa seconda chance? È stato forse Dio? La ragazza scoprirà presto che i suoi nuovi poteri portano una grande responsabilità: essere la paladina di un Ordine segreto.

Anteprima

Creato da Simon Barry, Warrior Nun pone sotto una nuova luce il sistema ecclesiastico, in particolare quello delle suore. Avete presente le pie aiutanti della Chiesa, sempre pronte a giungere le mani in preghiera e a fornire buoni consigli con un sorriso benevolo? Ecco, dimenticate questa visione in favore di una più inconsueta figura della suora.

Muscoli ben addestrati, padronanza delle lingue, abilità informatiche, dominio di armi da taglio e da fuoco: queste sono le monache che fanno parte dell’Ordine segreto della Spada Cruciforme. Vere guerriere che con disciplina antepongono il benessere dell’umanità a quello personale, e si schierano in prima linea nella guerra contro l’Inferno.

Recensione

Ava non conosce il mondo. Ha passato l’intera vita stesa su un letto, sottoposta alle cure poco amorevoli di una suora sadica e meschina. Dunque è per questo che quando finalmente viene raggiunta dalla morte non può fare altro che emettere un sospiro di sollievo. Ma il destino ha ben altro in mente, e così la morte di Sorella Shannon le offre l’occasione di avere una seconda chance. Riceve quindi in dono l’Aureola, un potente oggetto che si crede appartenga all’angelo Adriel.

È qui che inizia la vera vita di Ava che, finalmente libera di scorrazzare per il mondo, ha bisogno di capire come funzionano anche le cose più basilari, sommersa dai colori, dai suoni e incredula di poter muovere il corpo e usare le gambe per camminare da sola.

Ma con l’Aureola non si scherza e ben presto compaiono strane scie rosse nell’aria, cose che lei sembra l’unica in grado di vedere, spiriti evanescenti che solo in seguito la ragazza scoprirà essere demoni, creature maligne che provengono da un’altra realtà. E sarà proprio l’Ordine della Spada Cruciforme, questo gruppo di suore combattenti, a spiegarle quali siano le responsabilità della prescelta che porta l’Aureola.

Dunque, la cruda realtà si scontra con la personalità irrequieta della protagonista, una ragazzina che non ha più voglia di essere imprigionata, che desidera soltanto seguire i suoi impulsi. La vita è stata dura per lei, perciò per quale motivo dovrebbe sacrificare se stessa per salvare l’umanità? Ecco allora che spunta fuori la forte contrapposizione tra piacere e dovere, il dilemma morale che affligge da sempre l’uomo e che in questo caso pare amplificato dal comportamento adolescenziale di Ava.

Ma, in questa guerra tra Bene e Male, tra Chiesa e Inferno, prende posizione una terza fazione: la Scienza. La scienziata Jillian Salvius è determinata a spalancare le porte quantiche, convinta di poter entrare in contatto con un mondo in cui non esista malattia né invecchiamento, quel Paradiso che la Chiesa sta tenendo lontano dall’umanità.

Potremmo dire perciò, che per una volta il mondo scientifico e quello religioso non sembrano in collisione tra loro, anzi, in qualche modo, si battono entrambi per raggiungere la fede; il primo con l’obiettivo di trovare prove concrete dell’esistenza di una seconda vita dopo la morte, il secondo con lo scopo di fermare il continuo arrivo di demoni sulla Terra, tra i quali la pericolosa tarasca.

Parere personale

Ci sono molti personaggi all’interno di questo telefilm, ma credo che i meglio riusciti siano quello di Ava, del Cardinal Duretti, di Sorella Lilith e Padre Vincent.

Potremmo definire il Cardinal Duretti come l’antagonista per eccellenza, la serpe che è riuscita a crescere in seno al Vaticano; il sostenitore del patriarcato che ambisce a diventare papa.

La trama è potente, ben congeniale, con una struttura d’intreccio che sale soprattutto negli ultimi episodi; mentre le prime puntate scorrono un po’ lente, soprattutto se come me sarete irritati dalle continue fughe di Ava, decisa a tutti i costi ad allontanarsi dal suo destino.

Questa visione della suora in chiave moderna è molto originale, insieme anche a una visione più progredita della scienza. In qualche modo fa riflettere sulla società che ci circonda, su quanto l’aspetto religioso e spirituale ci influenzi davvero; merita di essere visto.

Conclusione della prima stagione

L’ultimo episodio della stagione lascia in trepidante attesa per il seguito. Ho apprezzato l’entrata in scena del Cardinal Duretti, in nuova veste di Papa, con un sottofondo di musica rock che conferisce un tocco innovativo alla classica istituzione clericale.

E, colpo di scena davvero inaspettato, Padre Vincent è sempre stato sotto l’influenza maligna di Adriel, quell’angelo sepolto nelle viscere di Città del Vaticano, che si scopre essere in realtà un potente demone. Ma la cosa più curiosa resta la nuova condizione di Lilith: diventerà anche lei un demone? O forse lo è già?

In uno scontro finale che resta in sospeso, sono ancora molte le domande a cui il telefilm deve rispondere. Con questa conclusione piena di novità, non vedo l’ora che esca la prossima stagione!

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