Qualche tempo fa abbiamo recensito Il teorema dell’unicità, un romanzo di Clotilde Balzano ed oggi la sua autrice è qui con noi per una favolosa intervista.

Ciao Clotilde, per me è un piacere intervistarti oggi sul nostro sito Vampire’s Tears. Ho letto il romanzo con vero piacere.

Per un’autrice esordiente è molto importante il feedback dei lettori e so che tu ne stai ricevendo molti. Quanto ti senti autrice e quanta gioia ti dona raccontare storie che vengono apprezzate dai lettori?

Autrice mi sento poco a dire il vero, ancora non ho realizzato e ancora ho molta strada da fare per sentirmi all’altezza! Per quanto riguarda invece gli apprezzamenti dei lettori, quelli sono dei veri regali, e mi sento veramente felice nel sapere che tra le mie pagine, sono riusciti a dimenticare, anche se per poco tempo, l’angoscia che in questo periodo ci circonda.

 Com’è nata l’idea che ti ha portato a scrivere il Teorema dell’unicità? Soprattutto chi o cosa ha ispirato Cassandra Luciani?

Ricordo molto bene il giorno della scintilla creativa, mia figlia giocherellava sul letto ed io sentivo una smania di scrivere qualcosa, ancora non sapevo cosa però. Cominciai a gironzolare su internet e lessi di un concorso di scrittura creativa, così decisi di parteciparvi e scrissi di getto la storia che avevo in mente, in soli 20 giorni, fu un periodo esaltante davvero! Per quanto riguarda Cassandra, la sua personalità tormentata ed il suo desiderio di scoperta di se stessa, rispecchia senz’altro me stessa. Ho affrontato tante cose nella mia vita, e sono rinata quando mi sono trasferita a Napoli, prima vivevo a Torino ed ero avvolta da una sorta di torpore, incasellata in uno scomparto che non mi apparteneva affatto. Trasferirmi è stato come rinascere, e soprattutto vedere il passato con occhi diversi, critici.

Ti ritrovi a immedesimarti in Cassandra, la protagonista o rappresenta un tuo ideale preciso di donna? Cosa ci racconti di te in breve?

Cassandra per me rappresenta il coraggio, quello che occorre per prendere in mano la propria vita e guardarla in tutte le sue sfaccettature, quel coraggio che ti consente di affrontare ciò che veramente ti fa paura, i tuoi demoni, quelli che abitano nel tuo io più profondo. Cassandra mi somiglia … ma è più bella!!

Per quanto riguarda me, invece, cosa dire? Ho vissuto i miei primi 25 anni a Torino, prigioniera dell’asma che non mi dava respiro (è proprio il caso di dirlo), costretta molte volte a casa, in solitudine, unici amici: i libri. Di quei tempi, ciò che ricordo con più gioia è il periodo trascorso con gli Scout: reparto Torino 40, un’esperienza bellissima che mi ha permesso di aumentare la mia autostima. Poi l’incontro fortuito con Angelo (che abitava a Napoli), su una delle prime chat on line; abbiamo iniziato a conversare amabilmente nel novembre del 1998, ci siamo incontrati il 29 maggio 1999, e sposati il 24 ottobre 1999, un vero colpo di fulmine che dura tutt’oggi e che si è concretizzato con l’arrivo di nostra figlia Ginevra.

C’è un grandissimo studio di ogni personaggio e la trama è assolutamente ben delineata. Hai avuto delle guide riguardo alla genetica o sulla scienza in generale?

 Si, io sono una biologa, la scienza è stata sempre la mia passione, è rassicurante, perché cerca e fornisce risposte, non ti lascia nell’incertezza. Il ramo che prediligo è proprio la genetica, la trovo affascinante, ma ne ho anche timore, perché l’uomo cerca sempre di superare il limite tra umano e divino.

Cosa ci puoi raccontare riguardo alla tua esperienza editoriale con la Saggese Editori o riguardo a tue pregresse esperienze in questo mondo bellissimo che è l’editoria?

Francesco Saggese investe nei sogni della gente, la fiducia che ha riposto in me, così, a scatola chiusa, è stato il più bel regalo che potessi ricevere. Quando qualcuno crede in te più di quanto non lo faccia tu stessa, si crea un trampolino di lancio formidabile. Francesco è una persona seria e soprattutto trasparente e sono sicura che la sua casa editrice andrà lontano, perché si fonda su principi sani e onesti.

C’è un personaggio in particolare che hai amato oppure odiato creare?

Il personaggio che mi piace di più è il “Cattivo”, ho delineato il suo carattere in maniera un po’ atipica, volevo che trasparisse una caratteristica dell’essere umano, ma non voglio svelare quale sia! La cerchi il lettore!

Il finale del romanzo è aperto, puoi anticiparci qualcosa del nuovo episodio? Naturalmente non ti chiedo spoiler, ma giusto un paio di notizie.

I nostri protagonisti ci faranno nuovamente compagnia, ma la storia si aprirà ad uno scenario internazionale.

Grazie mille per la tua disponibilità e in bocca al lupo per la tua avventura!

Luana

Autore