Come ogni primo lunedì del mese, torna l’appuntamento con la rubrica Memorie dimenticate. Oggi vi parleremo di Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta (1991), uno dei tanti film appartenenti al filone cinematografico di Ducktales. Le Avventure di Paperi, come è facile intuire, raccolgono le storie che ruotano principalmente attorno al personaggio di Zio Paperone. In più, in questo classico, incontriamo un nuovo personaggio.

Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta – Trama

Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta Duck Tales: the Movie.

Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta – Duck Tales: the Movie.
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Da tempo Zio Paperone è alla ricerca del famoso tesoro di Collie Baba, il più grande ladro di tutti i tempi. Un gruppo di archeologi che lavora per lui trova un forziere contenente una mappa che apparentemente ne indica la posizione.

Partono quindi alla volta del deserto dove, alle pendici del Monte Misterioso, riescono ad individuare l’entrata del tempio in cui è sepolto il tesoro. Ad accompagnare Zio Paperone, i suoi nipoti Qui, Quo, Qua e Gaia, l’impavido pilota Jack, ma anche Dijon. Costui, all’insaputa del Vecchio, lavora per uno degli stregoni più potenti e crudeli del mondo, il temibile Merlock, anch’egli alla ricerca del tesoro.

Grazie al Manuale delle Giovani Marmotte, il gruppo riesce a superare le numerose trappole e ad arrivare fino alla sala del tesoro. Tuttavia Merlock riuscirà a penetrare nel tempio sotto forma di uccello e derubare Paperone del tesoro tanto agognato. Deluso dalla spedizione, lo Zio fa di tutto per evitare di partecipare al Ballo della Società Archeologica. Questo gruppo di studiosi lo deride da anni a causa della sua fissazione per Collie Baba.

Paperone non sa che l’unico oggetto che Gaia è riuscita a portare a casa è in realtà una lampada magica. Molto casualmente la bambina ne libererà il Genio, che diventerà amico dei nipoti del papero. In poche ore, Gennaro (questo l’improbabile nome scelto per il Genio) realizzerà tutti i loro desideri, ma anche uno a lui caro: vivere e crescere come un bambino. E tuttavia questa felicità non durerà molto. Dopo aver esaudito l’ultimo sogno di Gaia, quello di trasformare in esseri reali tutti i suoi giocattoli, Zio Paperone scoprirà di aver dato ospitalità ad un Genio. Una volta diventato il suo nuovo padrone, gli chiederà di realizzare il sogno di avere il tesoro di Collie Baba e poi di tornare nella lampada. “Un Genio è una Cosa“, dirà.

Si recherà quindi al famoso ricevimento della Società di Archeologia, intenzionato a mettere in mostra la propria conquista. Ma proprio qui avranno inizio i guai. Prima Dijon, poi lo stesso Merlock, si impossesseranno di nuovo della lampada. Quindi lo stregone si approprierà di tutte le fortune di Paperone che cadrà in rovina.

Povero in canna e rinchiuso in prigione, Paperone capirà i rischi che si celano dietro alla realizzazione dei propri desideri, ma anche che il tesoro più grande di tutti è l’amore delle persone a lui care. Grazie a loro riuscirà a riportare le cose alla normalità ed, imparata la lezione, esprimerà un ultimo prezioso desiderio.

Animazione

Questo film, che al momento dell’uscita era ritenuto una piccola produzione, vide la collaborazione di vari professionisti dell’animazione, divenuti poi degli specialisti del settore. Solo per citarne alcuni: Sylvain Deboissy (In Viaggio con Pippo, Il Gobbo di Notre- Dame, La Strada per El Dorado, ecc.), Nicolas Merlet (Balto, Il Principe d’Egitto, Madagascar, Kung Fu Panda, ecc.) e James Baker (Hercules, Mulan, Il Pianeta del Tesoro, ecc.).

Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta è anche l’ultimo film d’animazione ad aver adoperato il rodovetro, una famosa tecnica dell’animazione, attribuita a Earl Hurd, che fa uso dei fogli in acetato di cellulosa. Questa tecnica prevedeva la stampa del disegno sui tipici fogli trasparenti. La colorazione era successiva e realizzata completamente a mano. Sul rodovetro venivano disegnati solo gli elementi animati, come personaggio ed oggetti in movimento. In questo modo lo sfondo poteva rimanere fermo. A volte, elementi come gli occhi e la bocca venivano realizzati su rodovetri distinti in modo tale da ridurre la mole di lavoro. Si tratta, chiaramente, di una tecnica molto efficace, ma dispendiosa, che col tempo ha lasciato spazio a procedimenti più rapidi.

Curiosità

Il film è ricco di riferimenti ad Indiana Jones. L’allora presidente della Disney Television Animation, Gary Krisel, era a dir poco ossessionato dalle avventure dell’audace professore di archeologia e colse l’occasione per dimostrarlo in questa pellicola. Il carattere utilizzato nel titolo è molto simile a quello dei film di Indiana Jones e durante il ricevimento presso la Società di Archeologia è possibile vedere un personaggio molto simile ad Indiana Jones stesso.

Nonostante il pubblico abbia accolto il film relativamente bene, la Disney non ne rimase soddisfatta. Per questo motivo decisero di cancellare il seguito in programmazione. Va detto che il VHS venne rilasciato in Italia ben tre volte a distanza di svariati anni e che nel 2004 venne diffuso anche il DVD.

Recensione

Per chi è cresciuto con i cartoni della Disney, Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta resta un grande classico. Nonostante questo titolo compaia sempre più raramente nelle programmazioni dei palinsesti televisivi, sono convinta che molte persone rivivrebbero con piacere le avventure dello Zio più tirchio del mondo dell’animazione e dei suoi intrepidi nipotini.

Va detto, a distanza di 30 anni, il rodovetro non è invecchiato benissimo. Ma l’animazione resta eccellente, soprattutto per quanto riguarda i personaggi più o meno secondari, primo fra tutti il Genio, estremamente dettagliato e tuttavia molto dinamico e scattante.

Erano ormai anni che non guardavo questo film, eppure ricordavo a menadito scene e battute. Devo aver consumato il nastro della videocassetta quando ero piccola! E’ per questo motivo che ho scritto con piacere la recensione per questo classico, che spero risvegli anche in voi una certa nostalgia!

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