Oggi parliamo di un film che ho atteso molto, ovvero Wonder Woman 1984, diretto nuovamente dall’egregia Patty Jenkins, con l’eroina interpretata da Gal Gadot, è il nono film del DC Extended Universe. Del cast fa parte nuovamente Chris Pine, Connie Nielsen e Robin Wright. New entry sono Kristen Wiig e Pedro Pascal.

È il quarto film in cui il personaggio appare dopo essere comparsa in Batman vs Superman: Dawn of JusticeWonder Woman Justice League e naturalmente dopo il primo Wonder Woman.

Wonder Woman 1984 – Trama

Nel 1984, Diana Prince lavora presso la Smithsonian Institution di Washington, DC. Esegue segretamente azioni eroiche come Wonder Woman. Sventa una rapina, catturando i ladri e mettendo in salvo alcuni manufatti antichi. Conosce la nuova impiegata del museo Barbara Ann Minerva, una timida, geologa e cripto-zoologa,  che ha il compito di identificare le antichità rubate. Barbara e Diana notano che un oggetto, successivamente identificato come “Dreamstone”, contiene un’iscrizione latina che pretende di esaudire un desiderio al possessore. Diana formula inconsapevolmente un desiderio. Barbara nel frattempo desidera diventare come Diana. Il giorno seguente srealizza di avere dei super poteri. L’uomo d’affari in fallimento Max Lord, visita lo Smithsonian con il pretesto di essere un ricco donatore. Spera di ottenere e utilizzare il potere della pietra per salvare la sua compagnia petrolifera in bancarotta. In un galà, Max ruba la Dreamstone. Desidera “diventare” la pietra e ottiene i suoi poteri di esaudimento dei desideri. Max diventa una figura ricca e potente che crea caos e distruzione mentre i suoi poteri innescano l’instabilità mondiale. I tre scoprono a loro spese che in cambio dei desideri realizzati perderanno ciò che per loro è più prezioso, nel caso di Diana si tratta dei suoi poteri.

Recensione

Inizialmente il film era stato pianificato per essere distribuito il 13 dicembre 2019, poi fu rimandato. Doveva essere distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 5 giugno 2020, ma a causa della pandemia di COVID-19 l’uscita è slittata inizialmente al 14 agosto 2020, poi rimandata ancora fino al 25 dicembre mentre in Italia è finalmente disponibile per l’acquisto e per il nolegio tramite Amazon Prime Video e Chili.

Gal Gadot in Wonder Woman 1984 (2020)

Gal Gadot in Wonder Woman 1984 (2020) © IMDb

Dicono che l’attesa del piacere, sia essa stessa il piacere. Beh, io di attendere questo sequel non ne potevo più. Se sono rimasta contenta? Direi “ni”.

Non che sia brutto, ma non mi ha mandato in estati, come il primo. Ero curiosa fin dal primo trailer, mi chiedevo come potesse resuscitare Steve Trevor, diciamo che non avendo letto il fumetto, non saprei dire se sia fedele o meno.

Tecnicamente lo stile della Jenkins, come la fotografia e gli effetti, sono impeccabili. La sceneggiatura non è estremamente complessa quindi la storia risulta facile da seguire, nonostante le due ore e più di durata.

Mi è piaciuto che Diana, basi sempre l’essenza di ciò che lei è sulla verità, anche se ciò le fa male, rendendola simile una donna normale. Una donna che si sente sola, che per una volta ha compiuto una scelta egoistica che l’ha fatta  vergognare. Il suo conflitto interiore e la parte emotiva ha reso la storia più ricca.

Alla fine dei giochi, fa sempre la scelta giusta, il suo laccio di Estia, non fallisce e di conseguenza neanche lei può fallire. Ciò la differenzia dagli antichi dei da cui è stata generata, che come sappiamo sono molto più spietati e insensibili alle sofferenze umane. Mi è piaciuta anche l’introduzione della nuova armatura, anche se leggermente affrettata.

La colonna sonora è stata affidata ad Hanz Zimmer che aveva già creato le colonne sonore di Man of steel e di Batman vs Superman. Di fatti ne troviamo un piccolo estratto verso il finale della pellicola. Amo Zimmer, ma sinceramente la colonna sonora di  Rupert Gregson-Williams che si era occupato del primo film, mi piaceva di più.

I villain

Kristen Wiig in Wonder Woman 1984 (2020)

Kristen Wiig in Wonder Woman 1984 (2020)© IMDb

La nemica storica di Wonder Woman è soprannominata Cheetah ovvero Barbara Minerva interpretata da Kristen Wiig. Inizialmente è una donna timida e insicura, ma spinta dal desiderio di somigliare a qualcuno che non è, in questo caso Diana, assume più potere e autostima di quanto potesse immaginare. Alla fine si trasforma in una feroce predatrice. Tutto ciò a costo della propria bontà e umanità. L’ambizione come sempre causa la genesi dei classici villain. Nulla di nuovo a mio avviso.

Max Lord intrepretato dalla star di Mandalorian ovvero Pedro Pascal è ambizioso a sua volta, per la paura di fallire si trasforma in una mente senza scrupoli, disposto a tutto pur di appagare i propri desideri e quelli degli altri, scatenerà quasi la terza guerra mondiale. Non particolarmente caratterizzato o strabiliante, tuttavia credibile.

In conclusione

Bello il cammeo finale in cui rivediamo per un momento Linda Carter, che interpretò la donna meraviglia nella seria cult anni settanta. Mi sembra che sia stato un tributo simpatico e doveroso affidare a lei il volto, di una delle grandi eroine della storia delle amazzoni.

La regista Patty Jenkins, avrebbe già annunciato un terzo episodio delle avventure della principessa amazzone.  Tuttavia non sappiamo, se ciò sarà confermato, né tanto meno quando. Credo dovremmo attendere l’esito della critica mondiale e soprattutto dei fan.

Il mio timore è che anche questo colossal targato DC comics, possa essere cancellato perché non ritenuto all’altezza delle aspettative. Almeno per quanto mi riguarda, ho preferito il primo. Magari lo rivedrò più avanti e potrei coglierne altre sfumature, come accadde anche per Man of steel e Batman vs Superman, a cui mi sono appassionata dopo una seconda visione. Ai posteri l’ardua sentenza.

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