La casa di Mary è in film horror diretto da James Roberson del 1982 che ha per ambientazione una vecchia casa di proprietà della chiesa locale. Strani delitti si susseguono all’interno delle mura che porteranno il reverendo Thompson a indagare.

La casa di Mary – Trama

La Casa Di Mary di James W. Roberson, James W. Roberson

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Un’abitazione della contea di Black Pond è teatro di orribili morti. Il reverendo David Thompson si prodiga nell’aiutare l’ispettore di polizia nelle investigazioni, ma nel frattempo un altro reverendo con la sua famiglia arriva in città per prendere l’incarico di una chiesa abbandonata da anni e si trasferisce ad abitare proprio in quella casa.

Gli eventi misteriosi e le inspiegabili uccisioni continuano e viene accusato un ragazzo ritardato che vive nei paraggi, ma il reverendo Thompson scoprirà che l’artefice di tutto è una strega giustiziata in quel luogo trecento anni prima e che aveva giurato vendetta…

Recensione

Con La casa di Mary affrontiamo ancora una volta il tema della stregoneria. Già citato in passato con La Maschera del Demonio, ancora una volta abbiamo una storia di vendetta che vede come main villain appunto una strega.  Questa, condannata alla morte, promette ai suoi esecutori che presto avrebbe ottenuto la sua vendetta.

E così si da il via alla nostra storia.

La presentazione è delle più classiche, i primi omicidi sono proprio quelli di ragazzini che si divertono a entrare nella terribile casa maledetta e a lasciarci inevitabilmente la pelle. In malo modo per giunta.  La casa, di proprietà della parrocchia, viene poi affittata ad un nuovo reverendo e alla sua famiglia.

Gli eventi nefasti, a dire il vero, inizieranno già durante la fase dei lavori di ristrutturazione, ma il peggio comincerà proprio quando la famiglia  prenderà possesso dell’abitazione.

Elondra Sharack e la vendetta della Strega

Elondra, interpretata da Carole Goldman, ha il ruolo della strega. Personaggio che, a dirla tutta, non vediamo quasi mai all’interno del film, non almeno in maniera riconoscibile. In effetti, l’unico momento in cui è visibile il volto della Goldman è durante un flashback che racconta la storia di come sia nata la maledizione.

Supertition posterAnche qui, come nel film di Bava, la stregoneria è legata alla figura del demonio.  La strega nemmeno ci prova a tentare di difendere la sua posizione e/o definirsi innocente, ma quasi sfida i suoi persecutori asserendo che il suo potere è più grande di quello del loro Dio e che, pertanto, non saranno mai in grado di distruggerla. A tal proposito è interessante la parentesi a riguardo dell’inquisizione spagnola, ma di questo avremo modo di parlarne in rubriche dedicate con contenuti più approfonditi e curati.

La presenza della strega, in ogni caso, la percepiamo spesso dalla colonna sonora, porte che si chiudono e in ultimo la mano della strega, rigorosamente nera come la pece, che appare per afferrare le proprie vittime. Escamotage interessante e che forse lo differenzia da altri film dello stesso filone.

Chi è Mary?

La domanda che sorge spontanea, a questo punto, soprattutto a chi non ha visionato l’opera è: chi è questa Mary che appare nel titolo. Partiamo dal presupposto che il titolo originale (The Witch, in prima proposta e Superstition nella versione definitiva) non cita affatto questo personaggio.

La versione italiana ha voluto dare più rilevanza a questo personaggio, forse perché appare quasi subito e almeno lo spettatore percepisce qualcosa di strano nel suo atteggiamento. Mary si presenta come una ragazzina bionda che ogni tanto appare all’interno della casa e persino rivolge la parola una volta ad uno e una volta all’altro dei personaggi.

La nota un po’ discordante è come mai nessuno si chieda da dove venga questa ragazzina o dove siano effettivamente i suoi genitori, perché sia sempre sola e come faccia ad entrare nella casa. Ovviamente la risposta verrà rivelata in corso d’opera e quindi ci riserveremo di tacerla, almeno in questa sede.

Considerazioni finali

Il film non è eccellente, ma tutto sommato resta gradevole per il suo genere. Ideale per una serata sul divano, magari in compagnia di una pizza e della propria combriccola. Ripetiamo, a nostro giudizio non è un capolavoro, non è certo in grado di far saltare sulla sedia (anzi a dirla tutta risulta piuttosto prevedibile negli attacchi della strega), però si lascia guardare ed in verità è anche abbastanza piacevole ammesso che piaccia il genere.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.