Non deve essere facile addentrarsi nell’ingranaggio contorto di un’organizzazione criminale, eppure è questo che ha fatto per noi Michela Mosca, con il suo primo romanzo auto-pubblicato: Violet Society.

Trama

violet society di Michela Mosca

Violet Society: Un thriller torbido, dove nessuno è quello che sembra di Michela Mosca
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Internet è un luogo insidioso, dove tutti possono costruirsi un’identità e fingere di essere ciò che vogliono.
Nel 2007, Noemi è una ragazza come tutte le altre: un’adolescente ribelle, legata alle amiche e presa dal mondo delle nuove tecnologie: qui incontra un giovane enigmatico, che la conquista subito. È ignara della minaccia che sta a pochi passi da lei, e la osserva. Nel frattempo, un paesino del Nord Italia è sconvolto dal ritrovamento improvviso di una giovane, scomparsa misteriosamente quindici mesi prima.
Nel 2018, Giada è una giovane provetta investigatrice, che viene contattata da una prestigiosa agenzia privata per svolgere il suo praticantato. Presto i fantasmi del suo passato riemergeranno, per trascinarla in una storia torbida, fatta di società segrete, rapimenti e casi irrisolti; imparerà a fare i conti con se stessa e le sue debolezze, diventando la pedina di un gioco pericoloso, dove nessuno è quello che sembra.

Recensione

“In Italia sparisce una persona ogni 12 ore; si stima che più del 30% degli scomparsi sia stato rapito. […] Le indagini per persone scomparse possono continuare per anni, e possono essere riaperti casi a pista fredda, i cosiddetti cold case. Il 54% dei soggetti rapiti sono minorenni. Quattro su cinque non vengono più ritrovati.”

Tutti i computer sono amici pericolosi. Tutte le chat, tutti gli intriganti sconosciuti che ci rivolgono la parola online, potrebbero rivelarsi molto più fantasia che realtà. Tutte le parole dolci del mondo non bastano a suggerirci il vero carattere di una persona, la bestia che può nascondersi dietro l’agnellino. Eppure non è questo che pensa Noemi del nuovo ragazzo con cui si sente da qualche giorno, su Netlog – il nonno di Facebook e Instagram.

Comprensivo, timido e dolce, il suo nuovo compagno di chat pare proprio il ragazzo dei suoi sogni, pronto a condurla lontana dalla monotonia della vita. Le ha detto che si incontreranno, glielo ha promesso, e Noemi non vede l’ora che arrivi quel giorno. Non vede l’ora di sbattere in faccia la verità alle sue scettiche amiche.

Ma il destino di Noemi si perderà nelle pieghe del tempo, e toccherà alla sua amica Giada, divenuta una giovane investigatrice, portare a galla il passato. La cruda verità non si farà attendere, anzi, sembra aspettare, acquattata nell’ombra, proprio lei.

Parere personale

Devo essere sincera: il thriller non è il mio genere. Tuttavia, attirata dall’inquietante copertina e dalla trama contorta che prometteva, ho deciso di leggere questo libro. E sono rimasta soddisfatta.

Quella che vi si parerà davanti, è una storia oscura, che apre le porte di quel mondo su cui tutti quanti chiudiamo troppo spesso gli occhi. E perché li chiudiamo? Perché ci fa paura. Ci disturba il sonno sapere che la superficie della vita quotidiana, fin troppo spesso, è solo una facciata; ci inquieta, e non poco, sapere che la nostra società è un iceberg che si immerge in abissi di oscure perversioni e traffici illegali di organi ed esseri umani.

Michela Mosca, con una narrazione semplice, concreta e dal ritmo scorrevole, si immerge nei disturbi umani, con personaggi ambigui, talvolta fragili, talvolta forti. In una ricerca disperata, ci mostra Giada, una protagonista che non è la classica paladina senza paura dalla mente eccelsa; lei è prima di tutto una persona spezzata da un evento del passato che ha cambiato per sempre la sua vita.

Ho apprezzato la suddivisione della storia in fasi diverse, e il modo in cui l’autrice è riuscita a dare al lettore la possibilità di vedere l’insieme, ma allo stesso tempo di percepire lo srotolarsi della vicenda poco alla volta. Piccoli indizi permetteranno ai fatti di incastrarsi alla perfezione, e vi condurranno verso la soluzione. Come in un film, la storia segue un buon filo conduttore, fatta di scene forti, che pulsano di realtà.

Il finale è sollievo, lascia presagire che forse resta ancora qualche speranza, che l’animo umano è più forte di qualsiasi cosa, e non è facile da sopprimere o distruggere. L’epilogo è un po’ particolare, troppo estraneo al resto del libro; avrei preferito capire meglio quale strada lavorativa alla fine sceglie di prendere Giada, e cosa ne è di Demetra.

Conclusioni

Violet Society è un libro che merita di essere letto. Contiene riflessioni che lasciano l’amaro in bocca, e che spingono a pensare. Facciamo abbastanza attenzione quando entriamo in un sito internet? Sappiamo dosare le persone? Riusciamo davvero a capire di chi possiamo fidarci, e di chi no?
Ricordate: hacker esperti sono sempre in agguato, pronti a spiarci; e le persone non sono mai ciò che sembrano…

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