Il 26 marzo 2021 un nuovo telefilm è comparso su Netflix, catturandosi in fretta un posto nella Top10 delle serie più guardate del momento. Prodotto dalla Drama Republic, oggi parliamo de Gli irregolari di Baker Street.

Trama

McKell David, Thaddea Graham, Harrison Osterfield, Jojo Macari, and Darci Shaw in The Irregulars (2021)

McKell David, Thaddea Graham, Harrison Osterfield, Jojo Macari, and Darci Shaw in The Irregulars (2021) © Netflix

Un gruppo di adolescenti senza famiglia, che vive in un umido scantinato, viene ingaggiato da un certo Dottor Watson, misterioso investigatore privato, per risolvere un caso molto particolare. Pare che la magia sia coinvolta e che strani eventi soprannaturali stiano per sconvolgere la cupa Londra vittoriana. Il varco che separa il mondo dei viventi da quello dei morti è stato aperto, e forse solo Jessie ha il dono necessario per risolvere l’enigma.

Recensione

La vita non deve essere indolore, Beatrice. Gioia e sofferenza danzano a braccetto fino a notte fonda. Non nasconderti mai da loro.

No, la vita di Spike, Beatrice, Jessie e Billy non è mai stata indolore. Fin dalla più tenera età hanno conosciuto la sofferenza; prima all’istituto in cui erano stati abbandonati, senza una famiglia, e poi nelle strade di Londra, dove la fame buca lo stomaco e i soldi sono pochi.

Per questo, quando il ricco Dottor Watson ingaggia il gruppo di amici per indagare su un sinistro caso di bambini scomparsi, Beatrice accetta, pensando al compenso finale. Ed è in questo frangente, sulle tracce del colpevole, che i ragazzi si imbattono in Leo, giovane allampanato sbucato dal nulla che vuole a tutti i costi tenere nascosto il suo ceto sociale di appartenenza.

Ma il Dottor Watson ha dei segreti e c’è un motivo perché, tra tanti ragazzi di strada, ha scelto proprio loro. Un motivo legato al passato, un passato pieno di errori e sacrifici, che minaccia di stravolgere il presente.

Parere personale

Darci Shaw in The Irregulars (2021)

Darci Shaw in The Irregulars (2021)© Netflix

Ci troviamo nella Londra vittoriana, ricca di sfarzo e povertà. Su una base di indagini soprannaturali, troviamo le figure letterarie di Sherlock Holmes e del Dottor Watson in chiave anticonformista. Il primo, possiede l’intelligenza sopraffina nota al personaggio, intrisa però d’una fragilità che lo declassa a comune mortale, lontano da quell’elemento eccezionale cui siamo abituati ad associarlo. Il secondo, diviene quasi una figura oscura, piena di segreti e debolezze, che ha guastato il passato ed è incapace di ammettere i propri errori nel presente.

Questo nuovo accostamento del soprannaturale al mondo “sherlockiano” è molto interessante, e crea una trama non banale che incrocia occultismo e indagini. L’approccio moderno e un po’ fuori dal tempo azzardato dai produttori – accentuato anche dall’utilizzo di alcune canzoni attuali (scelta audace) che sposano bene le ambientazioni rétro con le azioni compiute dai personaggi -, funziona in modo sorprendente. Nonostante annienti il legame storico con quel periodo, ne favorisce una visione più fantasiosa e surreale.

I protagonisti, come in molti altri recenti telefilm, sono un gruppo di adolescenti, che fa rientrare questa serie nel cliché, senza però togliere nulla alla storia che mantiene una sua originalità e fa colpo sull’audience.

Inoltre, Gli irregolari di Baker Street è stato in grado di spingersi oltre, inserendosi in un panorama multiculturale e LGBT friendly che elimina dal suo vocabolario il significato della parola “diverso”, introducendo l’idea di uguaglianza sociale.

Conclusioni

Come prima stagione non è affatto male, e credo che i produttori abbiano ancora molto da dire riguardo i nostri protagonisti. È una storia ricca, che promette ancora molte inquietanti sfumature dark. Ma anche se nell’aria scoppietta già l’eccitazione per una seconda stagione, Netflix purtroppo ha deciso di cancellare la serie. Questo è brutto colpo per chi stava già cominciando ad affezionarsi ai personaggi. E ancora una volta il mistero riguardo le decisioni prese dal colosso streaming lascia perplesso il pubblico; anche se si vocifera che il problema di questo telefilm, nonostante il successo riscontrato, stia nel numero effettivo di account raggiunti.

Autore