È arrivato in  in libreria il 17 Giugno L’uomo che ride, un romanzo del padre del Romanticismo francese Victor Hugo nel suo adattamento a fumetti edito da Edizioni NPE, con i testi curati da David Hine, i disegni di Mark Stafford e tradotto da Gloria Grieco. Nel 1928a quest’opera fu tratto anche un film muto e cosa più importante, ispirò la figura iconica del Joker la nemesi di Batman.

L’uomo che ride – Trama

L'uomo che ride di Victor Hugo di David Hine, Mark Stafford

L’uomo che ride di Victor Hugo di David Hine, Mark Stafford
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Tra luci e ombre di un’Inghilterra settecentesca, un orfano dall’animo nobile si guadagna da vivere portando in scena la propria sofferenza. Ha il volto sfigurato per una mutilazione subita nei primi anni di vita, che lo costringe a una maschera di eterno riso. Una bottiglia restituita dal mare farà luce sulle sue origini e sulle contraddizioni di una società corrotta. Una straordinaria storia di umanità, di amore e di denuncia sociale sulle disparità tra il governo dei pochi e le problematiche ancora attuali del proletariato.

“Tu sei orribile, io sono bellissima”.

 

Davide Hine

David Hine lavora nel mondo dei fumetti dall’inizio degli anni ’80. Dopo il successo del suo graphic novel Strange Embrace entra in Marvel per la quale scriverà moltissime storie tra cui District X, Daredevil: Redemption, Silent War e Spider-Man Noir. Creatore di Poison Candy per Tokyopop e The Bulletproof Coffin (con Shaky Kane) per Image, ha lavorato ad alcune serie per DC, tra cui «Batman: Detective Comics», «Azrael» e «The Spirit». Ha adattato il racconto di H.P. Lovecraft The Color Out of Space per The Lovecraft Anthology: Volume I edito da SelfMadeHero.

Mark Stafford

Mark Stafford scrive, dipinge e disegna. È co-creatore di Cherubs! graphic novel realizzato con il grande Bryan Talbot, e ha collaborato con David Hine all’adattamento a fumetti del racconto lovecraftiano The Color Out Of Space per The Lovecraft Anthology: Volume I. Le sue opere sono esposte al Cartoon Museum di Londra. Scrive di cinema per la rivista «Electric Sheep».

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