“Preservare il miracoloso e proteggere dal periglioso”: questo è il motto e l’avvertimento per chi lavora nella rete dei Santuari, rifugi in cui gli esseri soprannaturali vengono protetti e studiati. La brillante scienziata Helen Magnus è a capo di una di queste strutture, ed è pronta a tutto pur di aiutare i suoi ospiti a rimanere lontani dall’occhio umano.

Avete indovinato di quale telefilm sto parlando? Proprio lui, Sanctuary, la serie televisiva Sci-fi andata in onda in Italia dal 2009.

Una squadra formidabile

Sanctuary (2008) Robin Dunne as Dr. Will Zimmerman

Sanctuary (2008)
Robin Dunne as Dr. Will Zimmerman © IMDb

Quando per la prima volta si è aperta davanti a noi la maestosa cancellata del Santuario gestito da Helen Magnus, incuriositi come il dottor Will Zimmerman, ne abbiamo varcato i confini insieme a lui, scoprendo un mondo fantastico di creature soprannaturali. Insieme a lui abbiamo capito che molti di questi anormali si rivelavano aggressivi solo in momenti di grande pericolo, alcuni erano creature di foggia antica, a rischio di estinzione.

Attraverso gli occhi dell’ultimo arrivato, abbiamo conosciuto Ashley e il suo temperamento combattivo, l’informatico Henry Foss (nonché licantropo) e Bigfoot, fedele assistente della dottoressa: un team eccezionale di esperti in diversi settori. È con il loro aiuto che Helen riesce a far fronte ai problemi di “straordinaria routine” che minacciano l’equilibrio del suo rifugio.

Le guglie svettanti del castello che ospitava l’immenso alveare del Santuario mi hanno sempre fatto gola. Era una sorta di Hogwarts per le creature con le abilità più inconsuete della Terra. Un luogo di terrificanti insidie e affascinanti enigmi che ha saputo risvegliare l’attenzione di milioni di telespettatori.

Helen Magnus: tra magia e scienza

Amanda Tapping in Sanctuary (2008)

Amanda Tapping in Sanctuary (2008)© IMDb

Proprio come ogni membro della sua squadra, confessate, ognuno di noi è rimasto stregato dal personaggio complesso eppure semplice della dottoressa Helen Magnus. Interpretata dalla bravissima Amanda Tapping, il suo punto forte era il modo pacato e intelligente con cui riusciva a combinare scienza e magia.

Il soprannaturale ci viene sapientemente svelato e intrecciato in modo impeccabile alla scienza. Questo connubio avviene all’interno dello stesso personaggio: una donna che ha ottenuto una straordinaria longevità grazie all’iniezione di una soluzione di sangue di vampiro.

Magnus rappresentava la forza femminile; un genio sopraffino in grado di tenere testa ad alcuni degli uomini più brillanti di tutti i tempi. Allo stesso tempo però, la vediamo nella sua più vulnerabile fragilità dopo la scomparsa di Ashley; nella sua incapacità di arrendersi troviamo tutta la disperazione di una madre.

I cinque

Ma il fascinoso mistero che aleggia intorno alla figura impassibile di Helen Magnus nasce un secolo prima. La scienziata faceva parte di un élite desiderosa di superare i confini del mondo fisico. Facevano parte di questo gruppo anche Nikola Tesla, John Watson, Nigel Griffin e John Druitt.

Questi personaggi poco convenzionali hanno contribuito a creare il pavimento di perfette stranezze su cui adagiare il resto del telefilm. Watson il devoto gentiluomo, Tesla il vampiro irriverente e John Druitt il maniaco psicopatico travestito da grande amore della dottoressa Magnus.

Un club segreto che ha sconfitto le leggi della vita e della morte, sopravvissuto al tempo. Un gioco tra luce e tenebra, il buono e il cattivo che esiste da sempre dentro ogni essere umano.

Jonathon Young in Sanctuary (2008)

Jonathon Young in Sanctuary (2008) © IMDb

Dopo la seconda stagione

Mentre nelle prime due stagioni la vicenda si concentra sul rifugio e i personaggi principali, dalla terza stagione le dinamiche del telefilm subiscono un cambiamento. Il risveglio della grande Bertha funge da divisorio e spinge la serie verso acque più intricate e impervie, costringendo il pubblico a spostare l’attenzione su nuovi personaggi e nuove tematiche, insieme alla scoperta di una città sotterranea, Terra Cava.

Il finale dell’ultima stagione è degno di nota, nonostante sarebbe stato bello vedere ancora Magnus e il suo team di specialisti impegnato in nuove avventure. Ma si sa, spesso sono i migliori telefilm a cadere sotto la ghigliottina della cancellazione; il mondo dello show business non risparmia nessuno.

Curioso vuol dire tollerante

Tuttavia, quello che Sanctuary ha lasciato sono quattro stagioni avvincenti, con sviluppi originali, e una buona riflessione su quello che noi consideriamo normale e anormale. Come mai l’essere umano finisce per diventare sempre il cattivo? Forse ci conosciamo meglio di quanto vogliamo ammettere, e sappiamo bene che sotto il guscio di falsa civiltà si nasconde un’insaziabile brama di potere, e un’innata diffidenza verso ciò che è diverso. La tolleranza pone le sue basi sulla nostra empatia, sulla nostra capacità di comprensione e il desiderio di capire e accettare ciò che ci circonda. Siate curiosi e non abbiate paura di chiedere, scoprire e conoscere.

Helen Magnus sarebbe felice di sapere che il suo Santuario ha ottenuto la medaglia d’onore Old but Gold. E prima che entri nella nube infestata dai telefilm dimenticati, riponiamolo con cura nel nostro “Gold Sanctuary” virtuale per preservarlo in quanto miracoloso e proteggerlo dall’Internet periglioso.

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