Belle Gunness fu una donna indipendente capace di portare avanti da sola una grande fattoria, conosciuta come Hell’s Belle e la Vedova Nera, uccise almeno 14 persone, ma si stima che i delitti da lei compiuti siano stati quasi 60, è stata la prima donna serial killer attiva sul territorio americano.

Nome completo: Brynhild Paulsdatter Størseth poi Belle Sorenson Gunnes

Nazionalità: norvegese naturalizzata statunitense

Date: (Selbu 11 novembre 1859 – La Porte, 28 aprile 1908?

Arco omicidi: 1880’s – 1908 

Vittime: 40 – 60 tra uomini e bambini

Belle Gunness – Vita

Belle Gunness

Belle Gunness © SconosciutoUnknown author, Public domain, attraverso Wikimedia Commons

Brynhild nacque nel 1859 a Selbu, un piccolo comune norvegese, vivendo un’infanzia segnata dalla povertà. La sua infanzia fu costellata di numerosi problemi dello sviluppo infatti non era un tipo di donna che i ragazzi amavano definire attraente, mastodontica nella sua altezza e molto robusta come corporatura. Questo le provocava uno stato di infelicità che, probabilmente, segnò la sua psiche.

Nel 1881, all’età di 21 anni, Brynhild lasciò la Norvegia e si stabilì a Chicago. Cambiò il suo nome in Belle Petersen e lavorò per un periodo come serva prima di sposarsi nel 1884 con Mads Sorensen di Drammen, norvegese anche lui.

Di lì a pocò tutto attorno a Belle prese fuoco: la fattoria dei Sorenson, la pasticceria all’angolo tra Grand Avenue ed Elizabeth Street a Chicago, comprata coi soldi dell’assicurazione. 

Col nuovo indennizzo ricavato dall’incendio della pasticceria la coppia prese poi casa ad Austin, nell’Illinois e lì Mads Sorenson morì misteriosamente dopo aver aumentato la propria polizza assicurativa; anche 2 figli dalla coppia morirono misteriosamente, anche loro possedevano assicurazioni sulla vita.

Come da rituale Belle e i 3 figli ancora vivi si trasferirono e coi soldi dell’assicurazione presero casa a La Porte, nell’Indiana, era il 1901.

Peter Gunness

Peter Gunness © Geni

Nell’aprile 1902, Belle sposò Peter Gunness. Sua moglie era morta da poco e lo aveva lasciato con due giovani figlie. La più giovane morì una settimana dopo il suo matrimonio con Belle, e Peter morì in circostanze sospette 8 mesi dopo. Belle disse alle autorità che Peter era stato accidentalmente colpito alla nuca da una trita salsiccia, inverosimile? Molto probabile e infatti Belle si asciugò le lacrime rapidamente e riscossa la polizza di assicurazione sulla vita di suo marito, continuò la sua vita.

Nella trappola

Da questo momento per i poveri uomini che finirono a contatto con Belle non ci fu scampo.

Forse Belle Gunness aveva bisogno di soldi o forse aveva sviluppato un gusto per l’omicidio. Fatto sta che la 2 volte vedova Gunness iniziò a pubblicare annunci personali sui giornali in lingua norvegese per trovare un nuovo compagno.

Gunness inserì il seguente annuncio nelle colonne matrimoniali di tutti i quotidiani di Chicago e di altre grandi città del Midwest:

Personale — bella vedova che possiede una grande fattoria in uno dei migliori distretti della contea di La Porte, nell’Indiana, desidera fare la conoscenza di un gentiluomo altrettanto ben fornito, con l’intenzione di unire le fortune. Non si considerano risposte per lettera a meno che il mittente non sia disposto a far seguire alla risposta una visita personale. Gli sciocchi non devono applicarsi.

Pretendenti norvegesi-americani si riversarono alla fattoria attratti dalla prospettiva allettante che veniva offerta.

In molti entravano, ma nessuno usciva.

Secondo Harold Schechter, un autore di veri crimini che ha scritto Hell’s Princess: The Mystery of Belle Gunness, Butcher of Men, Gunness sapeva esattamente come attirare le sue vittime nella sua fattoria.

Ray Lamphere e Asle Helgelien

Ray Lamphere

Ray Lamphere © Murderpedia

Oltre ai pretendenti, molti uomini passarono nella fattoria come braccianti. Importante ricordare Ray Lamphere, che fu assunto nell’agosto 1907. Ray aveva sperato di sposare Belle e diventare socio della fattoria, tanto che all’arrivo del pretendente Andrew Helgelien divenne smodatamente geloso. Per questi motivi belle lo licenziò il 3 febbraio 1908.

Lamphere tornò più e più volte a vederla, ma lei lo respinse e lui fece minacce sottilmente mascherate; in un’occasione confidò all’agricoltore William Slater:

Helgelien non mi darà più fastidio. L’abbiamo sistemato per sempre.

Effettivamente Helgelien era scomparso da qualche tempo dopo aver svuotato il conto in banca a favore dell’amata, e sulla sua scomparsa stava investigando il fratello: Asle Helgelien.

Gunness cercò di convincere Asle Helgelien che suo fratello non era nella sua fattoria e che probabilmente era andato in Norvegia per visitare i parenti, ma lui non le credette.

Questi due uomini stavano diventando un vero problema: Lamphere per via della sua ossessione verso di Lei e Asle per le troppe domande che faceva in giro e che potevano portarla al patibolo. Denunciò Lamphere ad un avvocato, Leliter, da cui era andata a fare testamento sostenendo che l’avesse minacciata di morte e di dar fuoco alla fattoria. Perché non andò dalla polizia? Le minacce erano inesistenti, Belle stava gettando le basi per il suo piano di fuga.

Incendio, accuse e sparizioni

Il 28 aprile 1908 la fattoria fu distrutta da un incendio, quando arrivarono i soccorsi la fattoria era cenere e 4 corpi furono trovati all’interno. 

Uno dei corpi era quello di una donna che non poté essere immediatamente identificata come Gunness, poiché non aveva la testa. La testa non fu mai stata trovata. I corpi dei suoi figli furono trovati ancora nei loro letti.

Belle Gunness e figli

Belle Gunness e figli © WSBT.COM

I sospetti caddero come previsto su Lamphere, l’ex tuttofare che aveva minacciato la vita della donna, le accuse vennero avvalorate da Leliter, l’avvocato si fece avanti per raccontare la sua storia sul testamento di Gunness e su come lei temeva che Lamphere avrebbe ucciso lei e la sua famiglia e dato alle fiamme la sua casa.

Lamphere fu arrestato e accusato di omicidio e incendio doloso. Poi decine di investigatori, agenti dello sceriffo, uomini del coroner e molti volontari iniziarono a cercare prove tra le rovine.

La donna venne riconosciuta da alcuni vicini essere Belle e in seguito la conferma venne data dal ritrovamento di alcuni denti sicuramenti appartenuti alla donna. 

La verità?

Ray Lamphere, il braccio destro di Gunness, fu arrestato per omicidio e incendio doloso il 22 maggio 1908. Fu riconosciuto colpevole di incendio doloso, ma scagionato dall’omicidio. Morì in prigione, ma non prima di aver rivelato la verità su Belle Gunness e sui suoi crimini, incluso l’incendio della sua stessa casa: il corpo che fu recuperato non era il suo. Gunness aveva pianificato l’intera faccenda e aveva lasciato la città dopo aver prelevato la maggior parte dei suoi soldi dai suoi conti bancari. Non è mai stata rintracciata e la sua morte non è mai stata confermata.

La donna decapitata non poteva infatti essere Belle in quanto dopo analisi più attente l’anatomia del corpo era completamente differente, e il dottor J. Meyers che esaminò gli organi interni della donna morta, inviò il contenuto dello stomaco a un patologo di Chicago, che riferì mesi dopo che gli organi contenevano dosi letali di stricnina.

I denti che vennero trovati, un pezzo di ponte costituito da due canini umani, le loro radici ancora attaccate, erano denti di porcellana con una corona d’oro nel mezzo, appartenevano sì a Belle, ma fu la stessa donna a estrarseli e a lasciarli sul luogo del delitto per depistare le indagini.

Gli scavi e la scoperta e il modus operandi

scena del crimine degli omicidi di Belle GunnessAlla verità si arrivò anche grazie alla costanza di Asle che non credette mai alla sparizione del fratello e alla morte di Belle e a Joe Maxone, l’ultimo bracciante di Belle, che fornì informazioni riguardo a grandi spostamenti di terra dalla fattoria al recinto per i maiali. Gli era stato detto che servivano per coprire la spazzatura, ma ora non ne era più così convinto.

Il 5 maggio 1908, gli investigatori andarono nel luogo descritto da Maxone e scavarono, trovando molti corpi. I corpi erano smembrati, avvolti in sacchi di iuta e cosparsi di soda caustica: il numero rimane imprecisato. Il rapporto del coroner parla di dieci cadaveri di uomini, due corpi di donne e una svariata quantità di frammenti ossei.

Non si saprà mai quante persone furono uccise e sepolte, ma la stima è tra i 40 e 60 tra uomini e bambini.

Fu Ray Lamphere, in punto di morte a raccontare la procedura degli omicidi: dopo aver attirato la vittima, Belle serviva abbondanti pasti e dopo averla soddisfatta sessualmente, avvelenava il malcapitato con la stricnina oppure lo uccideva con un’ascia durante il sonno. Quindi, trasferiva il corpo in cucina, smembrava l’amante di turno e distribuiva i pezzi in vari sacchi di tela, che poi seppelliva nel porcile della fattoria. 

Raccontò inoltre ad un altro detenuto che lui e Belle avevano ucciso 42 uomini assieme: “Lei gli offriva il caffè, li soddisfava, li avvelenava gli spaccava la testa con un’ascia. Poi io li seminavo”

Vittime

La maggior parte dei resti trovati sulla proprietà non è stata identificata. A causa dei metodi di recupero grezzi, il numero esatto di individui rinvenuti nella fattoria Gunness è sconosciuto, ma si ritiene che sia di circa dodici. Il 19 maggio 1908 i resti di circa sette vittime sconosciute furono sepolti in due bare in tombe senza nome nella sezione dei poveri del Pine Lake Cemetery di La Porte.

Curiosità

Si sospettò che Belle Gunness non fosse una donna bensì un uomo, sospetto che risale dalla nascita del figlio Philip. Le vicine raccontarono che Belle aveva evitato di mostrarsi durante il parto, nonostante le donne si fossero offerte di aiutarla. Quando la levatrice era giunta nella fattoria la trovò già in piedi con un bambino perfettamente pulito ed addormentato, il quale appariva più grande di un neonato. Pensarono che il bambino non fosse suo e che Belle fosse un uomo; tesi sostenuta anche dagli uomini del paese, i quali l’avevano vista compiere mansioni particolarmente difficili come caricarsi sulle spalle pesanti tronchi di legna senza dimostrare fatica. La donna faceva inoltre tutti i lavori pesanti nella fattoria.

La storia di Belle Gunness dimostra semmai come la donna serial killer possa essere addirittura molto più pericolosa del suo corrispettivo maschile. Proprio perché essa agisce in maniera più controllata e con tempistiche più dilatata, con maggiore pazienza, arrivando ad una freddezza interiore spaventosa. Nel caso della Vedova Nera, probabilmente, ci troviamo di fronte ad una mente malata ma, al tempo stesso, estremamente brillante, visto che alla fine con ogni probabilità ella è riuscita a scappar via, non pagando mai il suo debito alla società.

E non sappiamo dire se la spietata assassina abbia ucciso ancora nei luoghi dove si recò dopo l’incendio della sua fattoria nell’Indiana.

Una storia violenta che si chiude con un grosso punto interrogativo, un mistero insoluto.

Belle Gunness inoltre fu avvistata parecchie volte successivamente alla sua presunta morte. Nel 1909 un cittadino di La Porte giurò di averla vista in casa dell’amica del cuore di Belle, Almetta Hay. Dopo la morte di Almetta nella sua abitazione venne rinvenuto il teschio di una donna avvolto in un materasso. Si potrebbe dedurre che si trattasse dei resti del cranio appartenuto alla donna uccisa nell’incendio, ma non furono mai fatte indagini a tal proposito.

Autore

  • BloodyMad Rabbit

    BloodyMad Rabbit narratrice, scrittrice e horror addicted, inciampo in tutto e ho la testa perennemente tra le nuvole, il mio tempo libero si divide tra il mio canale youtube https://youtube.com/c/BloodyMadRabbit e le consolle. Se non sto scrivendo probabilmente sono a caccia di Pokemon o sto cercando di riprodurre l’esperimento del Dr. Frankenstein con delle cordon bleu e polli di gomma con carrucola.