Ritiro fuori dallo scatolone dei progetti in pending la rubrica del Giradischi che avevamo aperto diverso tempo fa per parlarvi di ACROSS il primo EP della nascente band del salernitano  ÉDEA.

Il primo disco di una band, si sa, è quello che poi  da il via molto spesso alla sua carriera e che mostra la sua identità al pubblico. Qui la band sceglie quello che sarà il suo percorso e soprattutto si fa scegliere da quello che poi sarà poi il suo pubblico.

Across – Recensione

Il disco comprende sia pezzi originali che cover di altri più celebri come As The world falls down di David Bowie, The parting glass delle Celtic Woman e Prayer direttamente dalla colonna sonora di Penny Dreadful.

Ovviamente riadattate nelle tonalità acustiche che sembrano voler diventare il punto forze degli ÉDEA.

Le melodie ci fanno strada quindi verso un mondo fiabesco e incantato dove però corre un fiume di malinconia. ACROSS racconta storie sul confine, di sogni e di bugie. I brani scelti non sono casuali. Del resto se pensiamo per un solo istante ad As The world falls down  ci verrà subito in mente il labirinto del Re dei Goblin e il suo palazzo, che è sì un luogo meraviglioso, ma anche puramente illusorio. Una bugia messa in piedi per permettere a Sarah di fuggire dalla realtà.

E lo stesso motivo lo troviamo in The Parting Glass che racconta di bugie, ancora, e di rimpianti.  Ed è su questa scia che arriviamo a Prayer, un brano che vuole credere in qualcosa, a una promessa fragile come il vetro che però sembra l’unica via di fuga da una realtà crudele.

Helydea

Tutta questa premessa ci porta infine al pezzo forte del disco che è Helydea.

Anche qui abbiamo note delicate che parlano di desideri infranti. Helydea è il nome della protagonista di questo pezzo. Non sappiamo chi sia, quali siano queste memorie perdute che aleggiano intorno alla sua figura. Helydea è un brano malinconico, intenso, dal profumo di pioggia.  Una melodia gentile che culla l’ascoltatore con toni delicati. Lo accompagna in un viaggio e una scoperta attraverso i sentieri del tempo. Lo invita a entrare nella storia di quella figura misteriosa e a farsi domande. E ognuno potrebbe immaginare uno scenario diverso.

Anche questo pezzo parla di rimpianti, di bugie, illusioni e fantasmi. Come ho detto le cover scelte paiono essere una sorta di premessa a quello che dobbiamo aspettarci dai pezzi originali.

È un brano a suo modo che suppongo voglia esprimere davvero quello che il percorso al quale vuole dedicarsi il progetto  ÉDEA. E se è così per quanto mi riguarda sono sulla buona strada.

 Spero nelle prossime pubblicazioni di trovare più pezzi come questo. E soprattutto più brani inediti. Sono personalmente fan delle cover fino a una certa. Credo negli omaggi, ma il vero spirito di una band è nei pezzi che davvero gli appartengono e perciò credo maggiormente in questi quando si tratta di definire la loro identità.

Across è una promessa che fa ben pensare. Noi chiaramente auguriamo quanto di meglio a questo progetto, soprattutto una lunga e prospera carriera. Vi lascio dunque con il video di Helydea così che possiate anche voi trarre le vostre conclusioni. Vi è piaciuto? Pensate di acquistarlo? Ma soprattutto Volete un’intervista face to face con la band appena possibile?

Restate sintonizzati per ulteriori novità.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.