Come preannunciato nello scorso articolo torniamo nell’universo degli x-men, l’ottavo film del franchise è incentrato sul più irriverente di tutti i mutanti.  La sua particolarità infatti è quella di sfondare spesso la quarta parete, cosa che lo differenzia totalmente da tutti gli altri cinecomics. Di chi parlo? Di Deadpool, naturalmente. Il primo film diretto da Tim Miller è del 2016.  Il sequel  del 2018 è diretto da David Leitch.

Deadpool

Wade Wilson è un mercenario estremamente affascinante e chiacchierone. Un giorno, dopo aver minacciato su commissione uno stalker, Wade si reca nel losco pub per sicari che frequenta di solito, gestito dall’amico Weasel. Quella stessa sera, Wade incontra una ragazza, Vanessa. Tra i due il colpo di fulmine è immediato, tanto che sboccia in un amore reciproco, nella convivenza e, infine, nella proposta di matrimonio di Wade.

Dopo aver ricevuto il fatidico sì, l’uomo ha un malore improvviso. Le analisi mediche rivelano che è affetto da un cancro terminale. Vanessa non vuole arrendersi e cerca di stargli ancora più vicino, ma Wade è distrutto e senza più alcuna speranza. Al pub incontra un misterioso avventore che è a conoscenza del passato nelle forze speciali del mercenario e afferma di essere in grado non solo di farlo guarire dal cancro, ma addirittura di donargli poteri sovrumani: trasformarlo in un supereroe.

Wade non dà alcun credito all’uomo, da cui si congeda, ma poi, per un ripensamento, decide di tentare quest’ultima risorsa, abbandonando Vanessa nel cuore della notte e affidandosi a un destino incerto che lo trasformerà completamente in un essere diverso.

Recensione

Il protagonista Ryan Reynolds, si cala perfettamente nelle vesti di Pool. Ricordiamo che in X-men: le origini Wolverine aveva già interpretato il divertente mercenario, ma con scarso successo rispetto alla sua ultima versione.

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La trama è semplice eppure convincente, la comicità pungente e il massiccio uso di linguaggio scurrile ed effetti speciali adeguati, fa della storia una buona storia. Nonostante lo stand alone del personaggio fanno il loro ingresso alcuni mutanti come Colosso e Testata mutante Megasonica che introducono lentamente i nostri vecchi amici mutanti e la scuola dei giovani dotati che conosciamo.

La colonna sonora e il montaggio che mostrano l’introduzione di tutti gli eventi sono perfettamente coerenti tra il prima e dopo e ci proiettano nelle vicende di Wade. La sua storia d’amore sullo sfondo è sensuale e coinvolgente, drammatica e romantica. Tenero vedere che tutto ciò che fa, lo fa per amore, ma il suo orgoglio e la vergogna lo spingono a mandare tutto all’aria.

Impacciato quanto sfacciato è impossibile non cedere al fascino di Wade/Reynolds che ha donato un’interpretazione unica a questo mitico personaggio.

Il villain è intepretato ancora una volta da un personaggio proveniente da Game of Thrones: Ed Skrein. Questi risulta molto credibile e ci regala duelli all’ultimo sangue con scambi di battute epici.

Morena Baccarin è la sexy e altrettanto sfacciata donna amata da Wade e rende il film ancora più interessante, con un degno finale amoroso per il nostro eroe sulle note di  Careless Whisper dei Wham.

Deadpool 2

Deadpool è diventato un giustiziere che uccide i criminali, incluso il capo di un’associazione di spacciatori nella sua città, fallendo però al primo tentativo. Poco dopo, quella stessa sera, il capo della malavita attacca Wade nella sua casa e, durante lo scontro Vanessa viene uccisa. La morte della sua amata fa cadere Wade in depressione, decide di suicidarsi facendo esplodere il suo appartamento con diversi barili di benzina. Più tardi, Colosso arriva all’appartamento distrutto e porta Wade (che ovviamente non è morto) al palazzo di Xavier nel tentativo di restituire a Deadpool uno scopo tra gli X-Men.

Wade, Colosso e Megasonica vengono poi coinvolti in una situazione riguardante il giovane mutante Firefist, Russell Collins, che produce temperature estreme dalle mani e dà fuoco agli oggetti circostanti, che sta tentando di ribellarsi alle autorità dell’orfanotrofio per mutanti in cui vive. Wade e Russell vengono portati alla Prigione di ghiaccio, una struttura isolata usata come prigione per i mutanti, dove tutti i detenuti indossano lo stesso collare inibitore. Durante la loro incarcerazione, la struttura viene attaccata da Cable, un mutante cibernetico arrivato dal futuro per uccidere Russell.

Recensione

E sulle note del pezzo: Out of ashes di Celine Dion veniamo proiettati nuovamente nei drammi che coinvolgono il povero Wade. Ancora una volta Reynolds si conferma un ottimo interprete per il mercenario irriverente.

Nonostante i suoi drammi non riusciamo a provare pena per lui, tragicomico o no, ci fa ridere, ci mette di buon umore e in ogni caso anche se non fa che dire bastardate, è coraggioso, impavido e non si ferma davanti a niente. Cerca di fare la cosa più giusta anche se prima combina mille casini.

L’ingresso nel cast di Josh Brolin (Thanos) è un vero tocco di classe per questo franchise. Un cattivo non cattivo, ma che si abbina magistralmente alla storia degli x-men, con la sua figura imponente e dark (quasi da personaggio della Dc) e piena di drammaticità tanto da porre equilibrio e serietà alla comicità dirompente di Pool. Anche questo secondo episodio funziona più che bene in tutte i suoi aspetti.

In definitiva

Gli incassi e la critica sono stati favorevoli sia per il primo che per il secondo episodio. Nel gennaio 2021 Kevin Feige ha confermato lo sviluppo del terzo capitolo e l’inclusione del franchise nel Marvel Cinematic Universe. Sarà sicuramente vietato ai minori di 17 anni non accompagnati. Purtroppo a causa dei vari ritardi e della pandemia non sarà programmato prima del 2025. Non ci resta che attendere con ardore che il terzo capitolo sia all’altezza dei primi due.

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