In occasione dell’uscita del suo romanzo La casa in cima alla collina, abbiamo invitato l’autrice, Valentina Testi, sul nostro portale per raccontarci un po’ di come è nata questa storia, ma soprattutto per riuscire a conoscere un po’ meglio questa autrice davvero interessante.
La casa in cima alla collina è la prima pubblicazione ufficiale di Valentina anche se non è la sua prima esperienza dal punto di vista editoriale.
Chi è Valentina?
Valentina è cresciuta in Toscana da padre italiano e madre austriaca. Cresciuta in queste atmosfere di verdi colline e sempre stata un’amante della lettura e ha cominciato a scrivere le sue prime storie da giovanissima. Ha studiato lingue e si è laureata in Spettacolo e comunicazione.
Valentina Testi
Finita l’università si è trasferita in Australia dove ha lavorato per un periodo all’interno del settore della ristorazione. Si trasferisce poi in Nuova Zelanda dove ha lavorato in una fattoria da latte per circa due anni. È tornata per un po’ in Italia, nello specifico a Bologna, ma il suo cuore l’ha portata nuovamente a trasferirsi all’estero, questa volta in Inghilterra (Londra) dove lavora tutt’oggi in uno Champagne Bar.
La casa in cima alla collina
Da amante del genere horror, Valentina ha sempre desiderato scrivere una storia di fantasmi, E quale migliore occasione poteva essere quello di sfruttare il tema per raccontare anche una storia che abbia qualcosa di molto reale, ovvero i disturbi alimentari. Un tema molto delicato che coinvolge molti adolescenti, ma anche adulti.
Valentina ci racconta, come in questa forma di fantasma il disturbo acquisti quasi fisicità e quindi diventino qualcosa con cui interfacciarsi nel vero senso del termine. I luoghi prendono spunto da quelli che l’hanno accompagnata durante l’infanzia. La protagonista, Willow, nome che si ricollega al salice piangente, lascerà l’Inghilterra proprio per recarsi nelle zone rurali della Toscana. Qui, appunto, si trova la vecchia casa che ha accompagnato la sua infanzia.
Un mistero da svelare
La casa in cima alla collina di Valentina Testi
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La presenza del fantasma da sicuramente una svolta all’intera trama. Una figura con cui la protagonista dovrà appunto confrontarsi. Perché è lì? Perché appare soltanto adesso? Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali dovrà rispondere Willow. Una storia che sicuramente saprà conquistare lo spettatore e che anche a noi, che ancora non abbiamo a oggi, avuto il piacere di leggerla sicuramente incuriosisce e non poco.
Una battaglia con sé stessi e contro sé stessi.
In questa intervista, Valentina ci parla anche di un altro tema molto importante, ovvero quello dei disturbi alimentari. Come abbiamo accennato fin dall’inizio questo sarà un po’ anche il filo conduttore delle vicende.
Un tema che l’autrice ben conosce dato che si tratta di una battaglia che ha affrontato personalmente a partire dall’età di quattordici anni. Con questo libro Valentina vuole essere vicina a tutti coloro che affrontano questo problema e far sentire loro che non sono soli nell’affrontare questo viaggio. Nella nostra intervista ci ha raccontato della sua esperienza e il modo in cui lei per prima è riuscita a venirne fuori ritrovando la vera sé stessa.
Ci racconta quanto sia difficile trovare chi possa comprenderci davvero. E soprattutto quanto sia un qualcosa che tocca corde sottili e profonde dell’animo umano. Elementi che chi non si è trovato davvero faccia a faccia con questo mostro difficilmente può comprendere.
L’intervista
Valentina è stata molto gentile a concederci il suo tempo. Qui di seguito potrete trovare l’intervista completa della conversazione avuta con lei da parte del nostro staff. Vi consigliamo caldamente di ascoltarla (per ragioni tecniche è venuta meno la parte video). All’interno troverete tante piccole curiosità, in primis su Valentina stessa, poi sulla storia, i personaggi e i luoghi che accompagnano questo romanzo. Nel nostro articolo ve ne abbiamo dato un assaggio, ma troverete molto di più all’interno del video.
Noi auguriamo a Valentina un grande successo e vi lasciamo con la nostra intervista.
