La biblioteca di Lovecraft è una piccola collana editoriale, che segue il filo rosso del sangue, del terrore, per creare i suoi volumi brevi, ma impreziositi da illustrazioni, cura nell’impaginazione e da magnifiche copertine. Pubblicata da Edizioni Arcoiris ha visto il suo esordio all’evento “Il richiamo di Lovecraft” nel settembre del 2019 con il volume “La biblioteca di Lovecraft”.

La nascita della collana.

La collana nasce dall’idea e dalla voglia di Jacopo Corazza e Gianluca Venditti di riproporre i vari racconti e romanzi citatati da Howard Phillips Lovecraft nei suoi saggi sul paranormale e nelle svariate lettere che egli scambiava con amici e colleghi. Proprio da ciò nasce il nome “La biblioteca di Lovecraft”, essendo egli ispiratore e punto di partenza per il loro progetto.

Il vampiro. Storia vera di Franco Mistrali

Il vampiro. Storia vera di Franco Mistrali

La curiosità e la ricerca degli svariati testi li ha portati alla scoperta di titoli inediti nel panorama italiano o da troppo tempo dimenticati, che hanno deciso di riportare alla luce per gli affezionati all’autore, ma anche solo per gli amanti del weird, del gotico, del soprannaturale e dell’orrore.

Ogni libro da loro pubblicato ha la sua storia. Alcuni nascono da idee, temi, oppure semplicemente dalla curiosità dei curatori. Uno dei libri più apprezzati dal pubblico Il vampiro. Storia vera di Franco Mistrali fu una scoperta entusiasmante.

“lo stavo cercando per me, poi quando ho scoperto che era diventato introvabile, l’unica ristampa risaliva a più di dieci anni fa, sono corso a Bologna a recuperare una copia dell’originale e abbiamo deciso di pubblicarlo.”

Afferma Jacopo Corazza.

La grande variabilità del materiale porta anche alla variazione del tempo di pubblicazione di ogni singolo volume. Solitamente, a detta di Jacopo Corazza per realizzare un volume “Tra traduzioni, revisioni, ricerca delle illustrazioni, impaginazione e altro ci vogliono più o meno tre mesi”.

Jacopo Corazza tra i due è colui che si occupa maggiormente dei testi, li seleziona, li ricerca, mentre Gianluca Venditti si occupa delle illustrazioni, dell’impaginazione e in particolar modo delle copertine magnifiche, fino a ora sempre create da lui.

Il rapporto con il pubblico

Le loro pagine Instagram e Facebook gli ha permesso di essere conosciuti dagli amanti del genere, a espandersi talvolta anche oltre questi confini e raggiungere notevoli risultati.

Nel bookstagram è uno dei nomi che gira maggiormente tra i blogger, che recensiscono con entusiasmo le loro uscite, esaltandone la cura dei dettagli, la bellezza delle illustrazioni e in particolar modo delle copertine.

A oggi la biblioteca di Lovecraft è arrivata a nove volumi, ultimo tra questi “I racconti del Grand Guignol” testo che ha permesso loro di andare oltre alla cerchia ristretta degli amanti dell’horror e del weird, raggiungendo lettori non vicini al genere ma amanti del teatro e delle varie forme di spettacolo, riuscendo allo stesso tempo a non scontentare gli affezionati lettori, che li sostengono e seguono sulle varie piattaforme.

Per i due, il rapporto con il pubblico è uno degli aspetti più entusiasmanti. I social permettono loro di essere sempre connessi a chi li segue, leggere e rispondere ai loro commenti, avendo un rapporto diretto con chi i loro libri li vive.

Com’è nata l’idea della collana?

L’idea della collana è nata dalla voglia di riproporre i vari racconti e romanzi citati da HPL nei suoi saggi sulla letteratura soprannaturale e nelle migliaia di lettere che si scambiava con i suoi colleghi e amici, da qui appunto il nome “La biblioteca di Lovecraft”. Subito dopo abbiamo scoperto una quantità incredibile di titoli, sempre appartenenti a quel mondo letterario ancora inediti in Italia, o fuori catalogo da troppo tempo, e così abbiamo deciso di aprirci a tutto ciò che ha a che fare con horror, soprannaturale weird e gotico, che è la nostra passione.

Come avete trovato la casa editrice che vi pubblica?

Parlando dell’idea della collana con un amico traduttore, che ci ha indirizzato verso Edizioni Arcoiris.

Com’è stato il processo che vi ha portato alla pubblicazione?
La vostra collana si incentra su argomenti specifici, come affrontate la selezione dei testi?

A volte partiamo da un’idea di fondo, specialmente per le raccolte di racconti come “Il giglio nero” o “I racconti del Grand Guignol”, e ricerchiamo testi riguardanti un determinato argomento, altre volte “scopriamo” che di alcuni autori, ad esempio Aleister Crowley, mancano le traduzioni italiane di alcune opere, nello specifico la narrativa breve.

Ogni libro comunque ha una sua storia, ad esempio “Il Vampiro” di Franco Mistrali lo stavo cercando per me, poi quando ho scoperto che era diventato introvabile, l’unica ristampa risaliva a più di 10 anni fa, sono corso a Bologna a recuperare una copia dell’originale e abbiamo deciso di pubblicarlo.

Anche il caso di Whitehead è particolare: leggendo un saggio di HPL in cui citava i racconti di Whitehead ho scoperto che uno di quelli che veniva nominato tra i migliori era ancora inedito. Poi ci sono autori sconosciuti come A.L Zagat, attivissimo sulle riviste di genere tipo Weird Tales, dei quali proponiamo una selezione dei migliori racconti.

Dall’idea alla stampa: quanto tempo ci impiega solitamente un libro a essere pubblicato?

Tra traduzioni, revisioni, ricerca delle illustrazioni, impaginazione e altro più o meno 3 mesi.

Com’è il rapporto con il pubblico?

Il rapporto con il pubblico è uno degli aspetti più entusiasmanti, vedere che ci sono lettori attenti e appassionati ci motiva ad andare avanti e a cercare di migliorare sempre.

Autore

  • Olga Amelio

    Olga Amelio, studentessa di lettere moderne ed un'appassionata di libri, vampirismo e critica letteraria. La sua pagina Instagram miss_dracul è vetrina dei suoi interessi e del suo amore per la letteratura. Ama leggere e scrivere nel tempo libero, principalmente romanzi o saggi sul vampirismo, letteratura gotica, dell'orrore o gialli. Ha scritto un racconto intitolato "Il walzer della morte" pubblicato sul sito Mortuary Street