Raido è il titolo del secondo romanzo dell’autrice campana Rubino Alfieri, pubblicato dalla Pav edizioni con cui aveva già avuto modo di pubblicare il suo noir intitolato Sul ciglio della porta. Il prossimo 25 Maggio, Raido sarà presentato a Cava de’ Tirreni presso l’aula consiliare.

Raido – Trama

Raido di Rubino Alfieri

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Se tutto accade per un motivo, partire per un viaggio potrebbe essere la cosa migliore che possa capitare. Selene, donna sposata di Roma, si ritrova in viaggio per Oslo con la sua migliore amica Sonia e tra persone nuove e paesaggi mozzafiato, conosce lui, Reidar Manir, dall’aspetto vichingo e selvaggio.

I suoi occhi di ghiaccio e i lunghi capelli tormenteranno Selene mentre segreti e bugie irromperanno nel suo viaggio mettendo in discussione ogni aspetto della sua vita.

Passione e tradimento si intrecceranno sotto cieli stellati e boschi magici, con la protezione della runa Raido, un simbolo che condizionerà per sempre le vite dei nostri protagonisti.

Recensione

Le atmosfere della Norvegia ove si svolge la storia e, il profondo desiderio della protagonista di vivere i cambiamenti, sono riusciti ad affascinare anche me. La trama è scorrevole, lo stile di scrittura è chiaro e la sintassi semplice, è piacevole da leggere ed è anche facile immedesimarsi e comprendere gli stati d’animo della protagonista.

Trolltunga, Røldal, Norway

Trolltunga, Røldal, Norway
Foto di Marek Piwnicki su Unsplash

Mi è stato facile entrare subito nel vivo della caratterizzazione della storia e mi sono affezionata a Selene. Una persona buona, una donna come tante, che ha vissuto un inferno emotivo, logorante e colmo di frustrazione, più diffuso e realistico di quanto molte donne vorrebbero vivere nella propria vita.

Diventa piuttosto facile cadere in circoli viziosi che ci conducono spesso a perderci, a rinunciare a noi stessi per amore di qualcun altro. Ma è giusto definire amore, un legame che ci rinchiude dietro le sbarre di un rapporto sterile e privo di valore?

Sebbene il genere romantico conduca spesso a un lieto, dovuto il più delle volte a un amore felice e corrisposto, Raido (prende il nome di una runa norvegese) è anche una storia di rinascita e di profonda riflessione interiore, una trasformazione.

Devo ammettere che ho adorato subito questa storia. Mi sono rispecchiata un pochino in Selene. Come lei, sono stata una  giovane donna desiderosa di essere amata ed ero pronta a rinunciare ai miei sogni, finché non sono maturata e mi sono riscoperta. Ho imparato a essere me stessa, ad accogliermi al di fuori del rapporto di coppia.

Allo stesso modo si comporta Selene, si risveglia, rinasce e solo allora, comprende cosa sia realmente l’amore. L’amore puro non pretende nulla in cambio e, non desidera trasformare l’oggetto dei nostri sogni, secondo i propri desideri più egoistici. Esso ci porta a innamorarci di qualcuno apprezzandolo così com’è.

Punti di forza

Ciò che si evince da questo testo è la speranza profonda che tutto possa cambiare e migliorare, anche quando si vivono grandi delusioni e le sofferenze più profonde, bisogna lottare per riemergere. Ho letto una grande voglia di amare, di ritrovarsi e di viaggiare, liberi dalla paura dell’ignoto e soprattutto dal passato.

Il desiderio di un futuro più roseo è il filo conduttore che porta avanti la trama e anima le pagine e i personaggi, sia i comprimari che i secondari. Non è il solito romance, ma c’è tanta positività che in un testo non guasta mai.

In definitiva

Raido è uno di quei romanzi che leggi velocemente, che porteresti con te ovunque, in spiaggia o in montagna, ti fa desiderare di viaggiare e soprattutto di amare. La storia spinge il lettore a non lasciarsi travolgere dalle circostanze e incita a prendere in mano il proprio destino.

Una lettura piacevole e consigliata,  adatta anche a chi di solito legge altri generi. Considero impossibile non cedere al fascino della Norvegia e di tutti i suoi misteri.

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