Buonasera a tutti. Come promesso eccoci qui con questa nuova rubrica, o meglio, con la rivisitazione di questa nuova rubrica. Come ricordate, qui, prima trovavate solo i redirect alle mie recensioni di Illyon. Adesso invece le recensioni che sono state cancellate da lì, verranno come detto trasferite qui. Dunque, ribadisco ancora una volta che nulla del mio precedente lavoro andrà perduto.
Fatta questa breve premessa ecco che cominciamo con la riproposta di una delle mie prime recensioni ovvero La Nemesi dei Mondi di Simone Lari, che non è altro che il primo capitolo della sua prima trilogia La Chiamata del Destino.
Se foste nati a Tree’s Peack, un piccolo villaggio delle Terre Centrali, probabilmente, nemmeno voi avreste potuto immaginare che la vostra vita sarebbe stata diversa da quella che solitamente viene definita “tranquilla“. Perché, ovviamente, nessuno di voi avrebbe mai potuto immaginare che nel tempio del sole del vostro piccolo villaggio fosse nascosta una pietra che è una delle chiavi per aprire un portale che tiene lontano dal vostro mondo un’immane catastrofe: la Nemesi dei Mondi.
Antares Morningstar è un giovane mago che all’età di vent’anni è in procinto di decidere che cosa ne sarà della sua vita. È diviso fra il suo amore per la sacerdotessa Ralisya e il sogno del suo vecchio maestro Torwyn, il quale desidererebbe che l’allievo aspirasse a qualcosa di più della tranquilla vita di Tree’s Peack. Tranquilla almeno fino a quando gli uomini serpenti di Mamba non attaccano il villaggio alla ricerca di una delle sei pietre necessarie per aprire il portale in grado liberare la Nemesi dei Mondi. Lo scontro cambierà per sempre il destino di Antares che, perduto il suo amore e forse spinto anche dal desiderio di vendetta, si incamminerà con il suo amico Mack alla volta di Grosburg per consegnare la pietra al sacerdote Lanthan.
Qui sarà proprio quest’ultimo a chiedere loro di recuperare un’altra di quelle pietre, la quale locazione sarà rintracciabile grazie all’aiuto del mago Worlow della Gilda del Grifone Dorato. Nell’impresa saranno affiancati dalla ladra Neyla, che si era unita ai due lungo la strada verso Grosburg, e il paladino Marlon, che spera in questo modo di ripagare un suo debito con il sacerdote. Anche questa volta i ragazzi si troveranno a fronteggiare Mamba e i suoi sgherri, ma alla fine riusciranno a portare la pietra al tempio. A questo punto dovranno scegliere se proseguire o meno, e se Marlon sceglie la gloria e Antares ha ancora un conto in sospeso con l’uomo serpente, Mack non può abbandonare il suo amico.
Tuttavia avranno bisogno di nuovi alleati per cui, mentre Antares si recherà a Little Castle a recuperare un giovane sulla cui testa pende l’accusa di aver ucciso alcuni soldati che erano posti alla difesa della donna da lui amata, Marlon e Mack dovranno invece cercare il ranger Kerwall. E se i primi riescono a pieno nell’impresa, gli altri assisteranno alla morte dell’uomo sotto i loro occhi, vedendosi così costretti ad ingaggiare il figlio di Kerwall, Kesna/Angel. Ed è così che viene a formarsi questo inusuale gruppo di avventurieri così diversi fra loro, che si troveranno a dover combattere l’uno di fianco all’altro.
Del resto i nostri cinque eroi (sì, ho detto cinque) non saranno gli unici a voler mettere le mani sulla pietra. Oltre a loro ci sono, infatti, il piccolo gruppo di mezzi demoni del principe Cygaku (in cui milita anche il fratello di Angel, Naske), i demoni veri e propri, gli uomini serpente di Mamba e perfino qualcosa di molto, molto più pericoloso, di cui però non vi dirò nulla visto che vi ho già anticipato troppo.
Parlando della storia in sé, cosa posso dire? Ho trovato la trama molto convincente e interessante: di certo la Nemesi dei Mondi ha un certo potenziale dal punto di vista letterario. Anche il tema dell’amore è ben trattato: personalmente non sono una fan del troppo love-love, quindi posso dire che per fortuna in questo racconto non è eccessivo, e ci sta pure. L’unica pecca? A mio parere si nota molto una vena GdRristica, ma non è detto che questo debba essere necessariamente un difetto, ma piuttosto una scelta stilistica di Lari che magari intendeva rendere più partecipe il lettore. In ogni caso, non posso esimermi dal dire che se amate il gioco di ruolo certamente non potrete non amare questo libro. Il finale vi lascerà a bocca aperta, nel vero senso della parola. Presto tratterò anche del secondo capitolo, e vi dirò qualcosa in più. Per ora spero di avervi incuriosito e di avervi dato quella spinta necessaria a fiondarvi anche voi nelle avventure di Antares, Mack, Marlon, Hunter ed Angel.
Buona lettura 😉
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