Ebbene sì, ogni tanto ci torniamo sul fronte recensioni. Non l’avevamo dimenticato, semplicemente era stato messo un po’ da parte in seguito alla lunga serie di impegni eccetera, il blog è sì rimasto aggiornato ma su una serie di notizie più lampo.
Premettiamo che questo libro io l’ho letto parecchio tempo fa e ho collaborato anche alla correzione bozze… Tuttavia, avendolo letto già da molto, mi vien difficile di scrivere una recensione e l’obbiettività, su un lavoro a cui si è messo mano, viene un po’ meno e ciò spiega anche il mio aver procrastinato a lungo questa pubblicazione.
Sarà più breve, dunque, rispetto alle mie precedenti, ma non mancherò di dire cosa si ha da dire.
Detto questo, di Nameless III si può ripetere quello che si è già detto per Nameless I e Nameless II ovvero che segue una linea di stampo molto fumettistico ed è a quel tipo di letteratura che l’autore si ispira. Irriverente e umoristico, il che è un bene per quelli come me che non sono proprio grandi fan del genere. È una lettura di quelle rapide adatte ad essere portate sotto l’ombrellone già che siamo in periodo, anche un episodio al giorno lo si completa tranquillamente o per quelli come me che da sotto l’ombrellone non si scostano, rischio ustioni e febbre, anche in un’unica giornata.
Come dicevo appunto lo stile è molto leggero e il romanzo, di per sé nemmeno troppo lungo. L’ironia dei primi episodi, come dicevamo non si perde. Anche qui compaiono nuovi cattivi e nuovi…. alleati? Non siamo del tutto sicuri di poterli definire così, non tutti, almeno…
Buone notizie anche per chi ama il love-love, non sono io fra questi, perché viene sviluppata anche la relazione fra i due protagonisti, per gli altri possono invece godersi le reazioni di Sam che ha guadagnato parecchi punti simpatia da parte mia.
Quanto invece agli alieni, che danno il titolo al romanzo, li vedremo nell’ultimo episodio e pare siano proprio loro a dover decretare o meno la parola fine.
Vi abbiamo incuriositi?
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