Gen 14, 2020 | 0 commenti

The Witcher: recensione prima stagione

Gen 14, 2020 | Cinema | 0 commenti

 

Un successo clamoroso ha caratterizzato l’entrata in scena di The Witcher su tutti gli schermi. E insomma, non potevo non farmi catturare dallo sfondo fantasy e la trama accattivante di questa storia, così anch’io ho deciso di immergermi nell’atmosfera medievaleggiante di questo telefilm.

Trama

Nella città di Blaviken, gli abitanti ostili e un astuto mago danno il benvenuto a Geralt. Nilfgaard prende di mira Cintra, sconvolgendo Cirilla e il suo maestoso mondo. L’ingenua Yennefer viene venduta per soli quattro soldi a una maga, trascinata così all’interno d’un mondo ricco di misteri e manipolazioni. Cos’hanno in comune questi tre personaggi? Apparentemente niente, se non che il destino ha già deciso di farli incontrare. Il Sud minaccia di volersi impossessare del mondo intero, e niente sembra in grado di fermare l’inarrestabile armata.

Anteprima

Questo telefilm è tratto dai libri dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski e vede un intreccio perfetto di magia, creature fantastiche e mostri leggendari. È interessante come lo scrittore si sia ispirato alle vecchie storie e al folklore di tutta l’Europa per inserire nei suoi libri, in modo più fedele possibile, esseri come la strige. È un aspetto che viene riportato bene anche nel telefilm, da come ho potuto notare dato che non ho ancora letto i libri – cercherò di provvedere il prima possibile!

Henry Cavill in The Witcher (2019)

© IMDB

Recensione The Witcher

Geralt di Rivia appare subito come un personaggio singolare. Mutante, assoggettato all’ordine degli Witcher, ha un passato turbolento e un presente pieno di mostri e creature da uccidere. Ed è proprio attraverso uno dei suoi vagabondaggi tra i boschi che, giungendo a una taverna, incontra un bardo irriverente e chiacchierone, che lo trascinerà in avventure inaspettate, una delle quali lo legherà per sempre alla giovane Cirilla, nipote della Regina Calanthe di Cintra.

Anya Chalotra in The Witcher (2019)

© IMDB

Uno spiacevole incontro con un djinn, lo condurrà invece tra le braccia della bella Yennefer di Vengerberg, una maga astuta ma con un grande vuoto dentro.

Ho amato particolarmente questo personaggio che parte da una situazione di assoluto svantaggio, allontanata da tutti come un’orribile mostruosità, per poi con fatica e dolore conquistarsi l’aspetto che desidera e una posizione importante.

Però, sarà proprio questa posizione presso la corte che le farà capire quanto sciocche siano state le sue ambizioni, relegandola a un ruolo che detesta, potandola a rifuggire da quella vita.

Anya Chalotra in The Witcher (2019)

© IMDB

Come ho già accennato, io non ho letto i libri, e mi sono quindi avventurata nel telefilm senza nessun indizio sulla storia. Dalla mia posizione di semplice spettatrice ignara, posso quindi esporre come parere che il telefilm è davvero ben fatto, ma è difficile, per chi prima non si è mai addentrato in questo mondo, dare un senso ai nomi che vengono sciorinati all’inizio e cercare di dare un senso logico agli avvenimenti. Solo in seguito si capisce che tutte le parti riguardanti Geralt, Yennefer e la Regina Calanthe sono nel passato, mentre le scene con Ciri (Cirilla) che scappa nei boschi sono il presente.

Uno degli argomenti fulcro della vicenda è la visione della donna che cerca di ribellarsi alle regole cui la società e gli uomini la condannano. Questa è la visione che ha del suo mondo Yennefer, che quindi è in costante sfida contro l’altro sesso perché teme il controllo degli uomini su di lei. Un tipo diverso di donna si riscontra invece nella Regina Calanthe: una guerriera dura e forte, temprata da mille battaglie, che farebbe qualsiasi cosa per proteggere la sua famiglia e il suo regno.

Henry Cavill in The Witcher (2019)

© IMDB

Geralt è invece inflessibile e ambiguo, un personaggio difficile da decifrare. Ma il Witcher non è solo un assassino di mostri; lui cerca la verità dietro ogni avventura e protegge le creature innocenti. Il modo in cui lui sembra quasi identificarsi nelle altre creature, negli altri mostri, lo rende più umano e in qualche modo spinge a simpatizzare per lui.

Henry Cavill in The Witcher (2019)

© IMDB

La storia è ben congeniale e vale assolutamente seguirla; intriga e incuriosisce al punto giusto. Mi è piaciuta moltissimo l’interpretazione dell’attore Henry Cavill nei panni di Geralt, l’ho trovato davvero calzante. Buona la traduzione della canzone del bardo, con un ritmo medievale che prende, e che ben si accosta a tutta la vicenda e alla figura errabonda e solitaria del Witcher.

In conclusione, se siete appassionati di fantasy e magia, ve lo consiglio!

Henry Cavill in The Witcher (2019)

© IMDB

Conclusione della prima stagione di The Witcher

L’ottavo episodio vede lo scontro dei maghi con le armate di Nilfgaard, in cui Yennefer sembra quasi sacrificarsi per la causa, data la scomparsa del suo corpo dopo aver lanciato un ultimo potente incantesimo. E finalmente Geralt raggiunge il suo destino, trovando la giovane Cirilla.

Dunque tutto pare sospeso. Yennefer sarà ancora viva? Cosa accadrà ora che Geralt e Ciri sono finalmente insieme? L’avanzata del Sud è stata fermata, ma quanto resisterà il Nord prima di cedere? Perché Cirilla è così importate per la causa di Nifgaard? Domande che vedranno risposta nella prossima stagione, già confermata da Netflix.

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