Una nuova creatura Netflix, ma udite, udite, è stata partorita da italiani, Produzione Fandango. Sto parlando di Luna Nera che ho divorato in meno di un giorno, complice la quarantena.
La serie diretta da Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi. Tratto dalla trilogia di romanzi Le città perdute di Tiziana Triana. La prima stagione è composta da sei episodi. Fatta davvero bene, con una bella fotografia e regia, effetti visivi notevoli, in definitiva non ha nulla da invidiare alle migliori serie americane o europee. Mi sono immersa nel mondo delle streghe di Serra ai tempi del XVII secolo, in cui la paura delle streghe imperversava e le donne che custodivano le antiche sapienze, venivano date al rogo senza tanti scrupoli.
La vera anima di questa serie è un racconto femminista, di auto-consapevolezza. Si contrappone alle superstizioni e al potere che minano l’esistenza delle donne colte e alimentano la paura degli ipocriti e corrotti.
Ade (Antonia Fotaras) è la prescelta, proprio come in ogni buona storia di streghe che si rispetti, lei è giovane e potente, un diamante grezzo nelle arti magiche. Fin dall’inizio ella possiede la dote di “sentire” e “vedere”. Con sua nonna tenta di aiutare una donna a partorire, ma sente che il bambino sta morendo a causa del cordone intorno al collo. Lei e la nonna vengono scacciate perché accusate di essere streghe. La donna anziana si farà catturare al posto della nipote e col tempo Ade scoprirà che sua nonna non è esattamente chi dice di essere.
La giovane è disperata, con un fratellino malato da accudire Valente (Giada Gagliardi) tenterà di trovargli del cibo, ma i popolani tutti la evitano. Tranne Pietro (Giorgio Belli) Il giovane ha studiato a Roma, ma è tornato a casa e trova la madre malata. Per mezzo dei suoi studi in medicina egli sa che la ragione è la via e che per i sintomi ci sono sempre rimedi, non pensa che sia una maledizione ordita da Ade a farla star male.
Il ragazzo è figlio di Sante (Giandomenico Cupaiuolo). Il capitano dei cacciatori di streghe, uomini mascherati chiamati Furiosi. Ade vedrà la svolta quando nel bosco troverà la congrega delle sorelle che un tempo furono alleate di sua madre. La casa delle città perdute diventerà la sua nuova dimora. Il libro magico (il libro dei regni) è custodito a casa di Ade, ella è costretta a ritornare per riprenderlo. Ma durante uno scontro il libro cade in mani malvagie, quelle del cardinale Marzio Oreggi (Roberto De Francesco) un tempo chiamato solo Marzio. Egli era membro della congrega. Spinto dall’odio e la gelosia verso quelle donne, dichiara loro guerra aperta. Ade scoprirà che loro due sono legati. Il cardinale vuole trovare la ragazza a tutti i costi.
Nel frattempo il suo legame con le sue sorelle si rafforza, così come la consapevolezza del suo potere. Anche l’amore per Pietro fa il suo corso, ma ben presto, Ade capirà che non sarà semplice amarsi. La strega che guida Ade nel suo cammino incantato è Tebe interpretata da Manuela Mandracchia. La sua più cara amica invece diventa Persepolis (Adalgisa Manfrida) una piccola streghetta ribelle che aveva già incontrato in paese.
Tra intrighi, salvataggi di altre adepte, duelli a fil di spada, l’unione farà la forza alla fine e il male non vincerà. Le streghe saranno aiutate dall’eclissi che le potenzierà nel momento di maggior bisogno e rivelerà la vera identità Valente… La luna nera le spingerà alla vittoria in questa prima stagione a cui mi auguro ci sarà presto un seguito.
Ovviamente rimarco il fatto che le vendette personali, portano i membri del Benandanti all’odio e alla caccia di queste donne. Emetteranno persino un decreto che farebbe arrestare le donne non sposate da uomini. Benché vi sia un membro femminile in questa orda di cacciatori travestiti, Cesaria (Gloria Carovana) inizialmente sembra molto votata alla causa, spinta magari anche dalla gelosia suscitata dall’interesse di Pietro verso Ade. Resta netto il confine tra chi è buono (le streghe) e chi è cattivo (gli uomini sopratutto) fin quando Ade inizia a nutrire dubbi sulla veridicità delle parole di Tebe e sui consigli dello spirito di sua madre. Viene sedotta in un certo senso dal lato oscuro e questo rende tutto un pò più interessante.
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