Il racconto di oggi Il Vampiro del Sussex di Sir Arthur Conan Doyle, ci consente di dare il via ad un’altra delle rubriche che avevamo programmato per questo portale. Quella dedicata all’investigatore più celebre di tutti Sherlock Holmes.
Come è possibile che nelle avventure di Sherlock Holmes si parli di vampiri?
Lo scopriremo a breve, nel frattempo vi ricordiamo che l’iniziativa Quarantena col Vampiro è in collaborazione con il blog di Bloody Reader che vi consigliamo di guardare.
Trama
Come Mary Shelley o Bram Stoker, anche Arthur Conan Doyle sembra condannato a vivere all’ombra del suo personaggio.
«Sono stanco di sentirmi definire come l’autore di Sherlock Holmes» si lamentava il 22 maggio 1930. «Sembra che non abbia scritto altro che polizieschi.»
La sua non è certo una protesta infondata. Oltre che il creatore del detective più famoso del mondo, infatti, il medico e spiritista Conan Doyle fu un eccellente narratore di storie dell’orrore, ispirate esplicitamente all’opera di Edgar Allan Poe, e pubblicò diverse storie di vampiri prima che il Dracula dell’amico Stoker fissasse le regole del genere.
Recensione
In realtà possiamo dire di aver inserito questo racconto nella nostra challange più come un omaggio a Conan Doyle, che come un vero e proprio racconto dell’orrore. Perché di fatto, nel caso specifico, non lo è. Lo troverete quindi anche nella rubrica La Linea Gialla e quella Delitti al 221B di Baker Street, che come detto dedicheremo al famoso detective.
Il racconto è un caso del famoso detective e come tale si svolge. Sherlock Holmes è naturalmente scettico sul fatto che il mistero possa avere un qualcosa di sovrannaturale. Tuttavia decide comunque di seguirlo, essendo al momento libero da impegni.
Un caso di vampirismo nel Sussex
Come abbiamo detto il racconto è un giallo a tutti gli effetti, ma dato che questa rubrica tratta di vampiri, dobbiamo quantomeno farne mensione. Un uomo di rivolge al famoso detective dopo che sua moglie è stata ritrovata con il proprio bimbo fra le braccia e la bocca sporca di sangue. La donna ha origini peruviane ed ha assunto un cmportamento molto strano nell’ultimo periodo. Gli elementi che fanno subito pensare a un caso di vampirismo sono quella ferita sul collo del neonato e, naturalmente, il sangue sulle labbra della donna. Tuttavia, il detective con un suo approccio molto più scientifico e razionale sarà in grado di trovare una vera soluzione al caso, che chiaramente non ha nulla di soprannaturale.
Sherlock Holmes e il suo autore
Il personaggio di Sherlock Holmes è sicuramente quello che ha portato Conan Doyle alla sua fama, ma allo stesso tempo ha schiacciato l’autore sotto il suo peso. Doyle è arrivato perfino ad odiarlo, tentando anche di scrollarselo di dosso, invano. Certo, non si può negare che Sherlock abbia fatto di Doyle uno dei maestri del giallo. E a dirla tutta anche uno di coloro che hanno dettato i canoni del genere stesso.
Tuttavia Doyle non scrisse solo di gialli. Nutriva un profondo amore per la fantascienza, lo spiritismo e i racconti del mistero. Purtroppo i racconti che si inspirano a tutti questi generi non sono altrettanto famosi, ma se ne avrete piacere potremmo trattarne sul nostro portale.
Fateci sapere cosa cosa ne pensate e se volete sentire parlare di queste opere.
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