Nel 2019 ha esordito un’altra interessante serie statunitense chiamata The boys. Creata dallo sceneggiatore Eric Kripke, famoso per la serie che io definisco infinita Supernatural. Commissionata da Amazon e basata sul fumetto omonimo di Garth Ennis.
Trama
Al giorno d’oggi i supereroi vivono al centro dell’attenzione e sono gestiti come star del cinema dalla potentissima multinazionale Vought American, il cui scopo primario è mascherare i vizi dei propri affiliati per ritrarli come i paladini di cui il mondo ha bisogno in modo da trarne il massimo profitto inserendoli, oltre che in vere missioni di salvataggio, in qualsiasi operazione di marketing che possa fruttare miliardi di dollari, come spot e show televisivi.
Il gruppo di Super più famoso sono i Sette, capitanati dall’eroe americano per eccellenza Patriota (Antony Starr). Quando il maturo eroe Fiaccola si ritira a vita privata viene indetto un concorso per sostituirlo che viene vinto dalla giovane Annie/Starlight (Erin Moriarty): da sempre desiderosa di entrare nei Sette, ottiene rapidamente successo, ma presto si rende conto di come la realtà sia ben diversa da quella che credeva e rimanga delusa dal comportamento di uno dei sette.
Il giovane Hugie (Jack Quaid) è insieme alla sua ragazza Robin quando A-Train (Jessie Usher), l’uomo più veloce del mondo e membro dei Sette, la travolge in piena corsa disintegrandola: il desiderio di vendetta fa sì che venga avvicinato da uno strano individuo, Billy Butcher (Karl Urban) che assieme al ragazzo rimette insieme la sua vecchia squadra di ex agenti della CIA incaricata di punire i Super per i loro crimini, i “Boys”.
Recensione – The Boys
All’inizio temevo che fosse una copia trita delle figure di altri personaggi in particolare notando i costumi e i superpoteri. Ma già alla fine del primo episodio ho dovuto ricredermi. La serie è incentrata sul lato oscuro dei supereroi. Qui non sono portatori di coraggio e virtù, ma bensì di vizi e avidità. Ovviamente c’è chi li idolatra e chi invece non ammette che durante le loro azioni, compiano anche omicidi e altri atti scellerati abusando dei loro poteri e sarà spinto a dare loro una lezione indimenticabile.
Una visione originale dei Super, atta a mostrare il rovescio della medaglia. Ciò rende a mio avviso il serial singolare e di forte impatto. Tra i protagonisti di rilievo c’è Karl Urban star affermata nello star system grazie ad alcuni personaggi visti in qualche episodio di Xena (serie cult anni 90) e sopratutto per i suoi ruoli al cinema: il Signore degli anelli e la serie di Star Trek al fianco di Chris Pine.
Sebbene sia cruda sia per le scene di omicidi, di sesso e per i dialoghi spinti, l’ho avidamente guardata. Ho apprezzato tutti i personaggi. Ben rappresentati nei loro pregi e difetti e buone le sfaccettature di ognuno. Ho preferito tra tutti la dolce Annie as Starlight (Erin Moriarty) La serie si è conclusa con soli 8 episodi lasciandomi letteralmente con il fiato sospeso. Sono fiduciosa in una radiosa stagione 2 e mi auguro che non cali di suspence.
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