The Mandalorian è una serie ispirata al mondo di Star Wars che ci porta indietro nel tempo alle origini di quel mondo e quei personaggi che tutti conosciamo. Disponibile in streaming su Disney +
«Questa è la via»
La serie è stata scritta da Jon Favreau (autore di Iron man) e prodotta dalla Lucasfilm.
Un nuovo successo targato Disney che riprende personaggi e l’universo di Star wars. Nel cast ci sono molte star a partire dal protagonista interpretato da Pedro Pascal già visto in Game of thrones come Oberyn Martell. Tra i personaggi secondari Carl Weathers conosciuto per il ruolo di Apollo Creed; Gina Carano vista in Deadpool 2; Natalia Tena anche lei presente in Game of thrones e famosa anche per un ruolo in alcuni film di Harry Potter. La serie è composta di soli otto episodi, ma seguirà una seconda stagione programmata per il prossimo autunno salvo posticipazioni.
Trama
Cinque anni dopo la caduta dell’impero, Mando, un cacciatore di taglie appartenente alla gilda dell’ordine religioso dei Mandaloriani, viene ingaggiato per catturare il Bambino.
Con l’aiuto dello ugnaught Kuiil, Mando recupera l’oggetto della taglia, ossia il Bambino su Arvala-7 e lo salva dal droide cacciatore di taglie IG-11.
L’essere appartiene alla stessa specie di Yoda (il leggendario Maestro Jedi), è capace di controllare la Forza.
Tornato sul pianeta Nevarro, consegna la taglia al Cliente, ma poco dopo si pente della scelta torna indietro e recupera il piccolo.
Grazie all’intervento di un gruppo di mandaloriani, Mando riesce a fuggire da uno scontro a fuoco con altri cacciatori di taglie, i quali iniziano a cercare il Bambino nella galassia per ottenere la ricompensa.
Mando viene scomunicato dalla gilda dei cacciatori di taglie. Raggiunge il pianeta Sorgan, dove intende lasciare il Bambino in un villaggio rurale. Incontra la mercenaria Cara Dune, insieme organizzano una difesa per sconfiggere i predoni che attaccano il villaggio.
Il Mandaloriano decide di lasciare il Bambino ad una vedova del villaggio, ma il piccolo viene trovato da un cacciatore di taglie e quasi ucciso. Mando decide dunque di portarlo via.
Tornati su Nevarro, Greef Karga il mandante dell’ingaggio chiede a Mando di usare il Bambino come esca per uccidere il Cliente.
Il Cliente in questione è un ex agente imperiale che ha preso possesso della città.
Mando accompagnato da Cara e Greef, che fingono di averlo fatto prigioniero, mentre il bambino resta al sicuro con Kuill e il droide IG-11 riprogrammato come balia.
Una squadra di stormtrooper attacca il luogo dell’incontro e uccidono l’ex imperiale. Dune, Karga e Mando vengono circondati dai soldati di Moff Gideon, un altro membro dell’Impero che vuole assolutamente ottenere la custodia del piccolo.
Kuiil viene ucciso, ma il droide IG-11, porta il bambino da Mando.
Il Mandaloriano viene ferito da Moff Gideon ma non ucciso grazie al Bambino, che fa uso della Forza per proteggerlo.
Il gruppo riesce a scappare nei sotterranei dove trovano un’Armaiola mandaloriana che li aiuta nella fuga. In seguito il droide si sacrifica per salvare gli altri da un gruppo di assaltatori pronto a tendere un’imboscata.
Il Mandaloriano lascia il pianeta con il Bambino. Moff Gideon, però, è sopravvissuto all’impatto del suo caccia ed esce dai rottami usando una spada laser oscura.
The Mandalorian – Recensione prima stagione
La serie ha avuto un ottimo riscontro tra i fan di Star Wars, ed io ne sono rimasta affascinata. Bello continuare a vivere le avventure della galassia lontana, lontana pur restando fuori dagli schemi e della saga degli Skywalker.
La carta vincente oltre alle sparatorie e alle scene di azione continue, è stato puntare su un personaggio innovativo.
Certo noi fan avevamo visto altri cacciatori di taglie e la somiglianza con Django e Boba Fett è palese, sicuramente i due appartenevano alla stessa Gilda. Eppure Mando il cui vero nome era Din Djarin, è un cacciatore onesto e onorevole. Vive fedele al credo dei Mandaloriani, seppure possieda un suo codice morale. Rispetta però la direttiva che gli impone di non mostrare mai il viso ad anima viva, non rimuovendo mai l’elmo.
Vederlo intenerito e poi pronto a salvare invece che consegnare il suo obbiettivo: il bambino, mi ha emozionata.
Ho seguito con i pugni serrati ogni sua mossa. Notando la tenacia e ogni sforzo di salvarlo per tutta la serie. Riuscendo anche ad avere al suo fianco diversi aiuti nella sua impresa, mettendo sempre in secondo piano i propri interessi personali.
Ed ecco appunto l’altro asso nella manica che ha reso la serie un successo: il Piccolo appunto. Un pupazzetto manovrato da burattinai come fu per Yoda nella prima trilogia. Il piccolo personaggio è di una tenerezza infinita.
Chiamato da tutti gli amanti della serie Baby Yoda, appartiene sì alla razza del secolare maestro Jedi, ma non è un suo discendente. Benché sembri un neonato, dovrebbe avere già oltre cinquant’anni di età. Questa particolare razza, invecchia molto lentamente. Come sappiamo Yoda ne aveva ben novecento di anni. Ma credo che senza il piccoletto, la serie avrebbe avuto il cinquanta per cento del successo che ha avuto.
Il colpo di scena finale in cui rivediamo una spada laser diversa da tutte quelle che abbiamo conosciuto grazie alle saghe e agli spin-off ha decisamente elettrizzato anche l’ultimo episodio e per citare Kuill: “Ho parlato.”
Mi confesso bramosa di vedere la seconda stagione e scorgere con quale maestria Favreau, il creatore di Iron man e di molti altri personaggi marvel possa farci appassionare a questa nuova saga televisiva con i due grandi marchi Disney e Lucasfilm.
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