Per la puntata di oggi dedicata ai documenti sui casi di vampirismo ci affidiamo alla penna di Guglielmo (o William) di Newburgh e alla sua Storia degli Affari inglesi. Il nostro percorso, dunque cambia narratore, ma continuiamo a lasciare che la ABEditore sia un po’ il nostro Virgilio in questo viaggio intrapreso con il tomo Draculea.
Ovviamente, come sempre, vi suggeriamo di leggere anche l’articolo di Bloody Reader.
Come ben sapete diversi punti di vista sono essenziali per costruire un’opinione propria e perciò, presa coscienza degli atti e delle nostre considerazioni, vi consigliamo sempre di leggere anche il tomo e procedere, se vi abbiamo incuriositi, con le letture dei testi suggeriti.
Su la Storia degli Affari Inglesi
Historia rerum Anglicarum o Storia degli Affari Inglesi è uno dei testi più approfonditi che descrive l’Inghilterra degli anni 1066-1198. Periodo storico che corrisponde alla guerra civile sotto Stefano di Inghilterra che prende il nome di Anarchia. Il testo è però comunque importante per la narrazione di alcuni avvenimenti dal significato esoterico. Fra questi emergono alcuni che possono essere considerati come casi di vampirismo ed è proprio i questi che andremo a discutere.
Ovviamente, cercheremo di evitare di raccontare l’intera vicenda, piuttosto centreremo i punti salienti per analizzare, ancora una volta queste figure.
Due casi di vampirismo nell’Inghilterra fra i secolo XI e XII
William ci descrive due episodi che potrebbero essere associati ad alcuni casi di Vampirismo. Il primo a Buckingham e l’altro a Berwick a pochi anni di distanza l’uno dall’altro. Il primo sembra essere un uomo comune, mentre il secondo pare fosse di alto lignaggio. Di entrambi gli uomini si dice che, dopo la morte, gli spettri siano tornati fra i vivi, nel primo caso a tormentare i familiari, mentre nel secondo l’intera cittadina. Ed in quest’ultimo, inoltre si presuppone addirittura l’intervento di Satana in persona.
Gli Spettri agiscono pressappoco secondo quanto descritto anche nelle Dissertazioni di Calmet o nell’Antidoto contro L’Ateismo di More, ovvero tormentando i vivi, ma anche in questi casi non vediamo mai, il “vampiro” nutrirsi del sangue delle vittime. Piuttosto le fiacca, le porta allo stremo delle loro forze privandole del sonno, ma ancora non è il sangue che cerca da loro.
Anche in questo caso la distruzione del cadavere porta alla fine delle apparizioni, tuttavia è singolare notare che, dopo aver bruciato il cadavere dello spettro di Berwick, questa fu colpita da una tremenda pandemia.
Le motivazioni dello scatenarsi di questa pestilenza, ora, possono essere molteplici. E certamente ve ne sono molte che non possono essere associate al sovrannaturale. E perfino potrebbero dipendere dal rogo stesso. Nell’estratto non è specificato di quale epidemia si tratti, tuttavia l’evento ha sicuramente dato motivo di credere che vi fosse, dietro lo Spettro dell’uomo, la mano del Demonio.
Questo libro è sempre più intrigante tutti questi vampiri mi stanno convincendo della loro esistenza! È sempre un bell’appuntamento questa rubrica. Brave entrambe!
Ti dirò alcune storie le sto scoprendo anche io e sono meravigliose. Sono veramente contenta di averlo preso.
Bellissimo anche questo racconto, mi stai uccidendo mannaggia 😂
Dai, sono sicura che poi li apprezzerai tantissimo <3