Il Cuscino di Piume è il nuovo racconto che oggi andremo ad analizzare per la raccolta Draculea, edita da ABEditore. Scritto nel 1917 da Horacio Quiroga, fa parte della raccolta Racconti d’amore, di follia e di morte. Un nuovo appuntamento alla scoperta dei Figli della Notte in compagnia anche della nostra collega Bloody Reader di cui vi consigliamo l’articolo.
Il Cuscino di Piume – Trama
Al termine del viaggio di nozze la salute di Alicia comincia a peggiorare notte dopo notte. Nessun medico sembra essere in grado di capire la causa della sua anemia.
Recensione
Ne Il cuscino di piume l’autore ci presenta subito la figura della giovane donna Alicia. Ai nostri occhi appare così innocente e angelica. La vittima perfetta per un vampiro. Almeno secondo la tradizione dei racconti.
Subito seguiamo il decorso della sua salute fino al momento in cui non riesce più ad alzarsi dal letto e comincia a vaneggiare di una strana figura distesa sul tappeto. Figura che nessuno può vedere, eccetto lei.
Come ne Il Sommaco e ne Il Vecchio Ritratto anche in questo racconto non vediamo la vera e propria figura del vampiro. O meglio non è il vampiro a cui siamo abituati, piuttosto una creatura molto diversa
Vampiri e Parassiti
Senza svelare troppo sulla trama, il paragone più naturale è quello fra la natura del vampirismo e il fenomeno del parassitismo.
Un vampiro per natura è una creatura che si attacca alla propria vittima fino a consumarla completamente. Per sopravvivere ha dunque bisogno di un altro essere vivente da cui trarre fuori l’energia vitale. E nella maggior parte dei casi il mezzo attraverso cui tutto ciò avviene è il sangue.
In natura, abbiamo diversi tipi di parassiti. Se ci affacciamo al mondo vegetale potremmo pensare a muffe e funghi, per fare un esempio. Mentre, quanto invece ci affacciamo a quello animale, il primo pensiero è rivolto a creature ematofaghe quali pulci e zecche e in generale le sanguisughe.
Esistono infine altri tipi di parassiti che agiscono all’interno del corpo della vittima, ma non è questo il caso, del resto parliamo di vampiri.
In ogni caso il binomio è alquanto palese tanto da poter creare una similitudine.
La creatura del cuscino di piume, che ancora un volta è tanto peculiare da non essere certi da definirla un vampiro, ha più la forma di un animale che di una creatura umana. E anche nel modo di agire non si comporta in modo differente da una bestia. Non c’è raziocinio nelle sue azioni così come abbiamo visto nei vampiri precedenti.
Nonostante Alicia rappresenti il canone della vittima classica, non sembra che questa sia stata scelta. Piuttosto sia stato il caso a decidere il suo destino. Questo lo rende molto diverso da qualunque creatura abbiamo analizzato fino a questo momento, in quanto sembra non agire per volontà propria, ma per un semplice istinto di sopravvivenza.
Conclusioni su Il cuscino di Piume
In breve il racconto risulta interessante e lo stile narrativo ci porta in un’atmosfera cupa dove avvertiamo tutto il senso di angoscia che affligge la vittima, ma anche Jordàn, suo marito. Un ottimo racconto horror, certamente. Non ci ricorda molto i vampiri, questo è vero, ma resta comunque una buona storia.
Mi piace molto la scelta dei racconti di questo libro così variegati e diversi e non sempre il linea con l’iconografia tradizionale del vampiro. Bellissima come sempre l’analisi che proponete del racconto molto utile a comprenderlo meglio
Mi fa piacere che sia apprezzata. Cerchiamo sempre di fare del nostro meglio
Molto pauroso questo racconto!
Ammetto, che la cosa mette un po’ d’ansia 😅