Dissertazione sopra i Vampiri di Giuseppe Davanzati è un altro trattato che disquisisce sull’esistenza o meno di queste creature. Nel corso del nostro percorso dedicato a Draculea abbiamo visto diversi estratti che trattano dell’argomento. Nel caso specifico, vi consigliamo, se non lo avete già fatto di guardare gli articoli precedenti. Ovviamente vi ricordiamo che questo argomento sarà trattato anche sul blog di Bloody Reader di cui vi consigliamo l’articolo.
Dissertazione sopra i Vampiri – Un’introduzione all’opera
L’estratto scelto da ABEditore per la sua raccolta è in realtà più un’introduzione all’opera di Davanzati che parte del trattato stesso. La dissertazione vera e propria è invero molto più lunga e affronta diversi punti e magari un giorno ne parleremo in maniera più specifica.
Nella parte presa in esame troviamo più che altro un elenco riassuntivo e schematico di alcuni casi di vampirismo trattati da fonti autorevoli, tra cui quella di Pitton de Tournefort che abbiamo trattato qualche articolo fa.
Nomi celebri come quello di Cesare e dei sui assassini, Nerone e Plutarco vengono menzionati all’interno dell’opera come testimoni dei fatti o essi stessi parte delle vicende, ora nel ruolo del mostro, ora in quello della vittima. Chiaramente lo scopo di Davanzati è quello di perorare la sua causa a sostegno che tali creature, in qualche modo, siano reali.
Vampiri e vampiri
Un’altra utilità di un simile elenco è quella di dimostrare che queste creature sono presenti in diverse regioni e culture anche se spesso con nomi diversi. E diverso è anche l’atteggiamento che i vari popoli mostrano nei loro confronti. I luoghi come l’Irlanda, la Svezia e la Norvegia sembra infatti che questi morti tornino dalla loro tomba e prendano a disquisire con i vivi de l’uno e l’altro argomento. In un certo senso, potremmo dire, che il loro comportamento sia quasi amichevole, quasi incontrassero un vecchio conoscente dopo un lungo viaggio. Come se, in effetti, essi non fossero mai stati morti.
Sicuramente questo è un aspetto che differenzia questo trattato da tutti i documenti che abbiamo visto finora. Il vampiro infatti era sempre stato il mostro da combattere. Qui, invece, si mostra quasi umano. O comunque potremmo dire razionale e dotato di intelletto. Non solo, quindi, lo spirito vendicativo.
Tuttavia è bene ricordare che questo aspetto è limitato a determinate culture e che, ritornando in luoghi più familiari ritroviamo la storia dei non-morti che si risvegliano al fine di perseguitare i vivi. Ovviamente, viene confermato ancora una volta che il modo migliore di liberarsi di queste creature è quello di trafiggere loro il petto.
I Vampiri esistono davvero?
Secondo l’opinione di Davanzati la risposta sembrerebbe essere sì, essi esistono. O perlomeno esistono creature, in diverse culture, che una volta furono uomini e che dopo la loro morte sono ritornare fra i mortali per un motivo o per un altro. Ed è assodato inoltre che costoro abbiano una serie di caratteristiche similari.
Ora, sicuramente la lettura dell’interno trattato potrebbe dare maggiori delucidazioni. Tuttavia, bisogna pur sempre ammette che se sono in tanti a parlarne certamente i vampiri hanno avuto un ruolo fondamentale nel modo di affascinare l’essere umano.
Che sia perché la morte stessa è uno dei più grandi misteri, che sia per la paura dell’ignoto, che sia pure per un fervore religioso la loro presenza non è mai venuta meno. Per secoli essi hanno esercitato il loro incantesimo che tutt’oggi non ha ancora avuto fine.
Scopri di più da Vampire's Tears
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lo sapevo che esistono, io sono con lo scrittore! Non può essere solo fantasia ci sono troppe fonti! Super rubrica di due super donne!
Mi fa piacere che ti stia piacendo. Come dicevo anche a Bloody, secondo me, però, questo documento andrebbe letto nella sua versione integrale
Molto interessante l’idea di presentare diverse creature appartenenti a regioni del mondo diverse e lontane. Da approfondire
Credo sia un introduzione ad altro. Il testo è molto più lungo
Il testo completo ebbi modo di leggerlo molto tempo fa, da un’amica di Torino…non so se la memoria mi inganna o meno poichè in quel periodo lessi molti testi tra cui quello di Don Calmet ma pare di ricordare che Davanzati sostanzialmente colloca l’esistenza dei vampiri nella perversione dell’animo umano, molto avanti per quell’epoca, sempre se non sto ricordando cavolate!
Io vorrei leggerli entrambi, sia Calmet che lui, perché secondo me risultano molto interessanti