Il Soldato e il Vampiro è una favola russa che ritroviamo all’interno della raccolta Draculea e che fu inserita all’interno da William Ralston Shedden-Ralston all’interno del tomo Fiabe Popolari Russe. Il racconto, nello specifico fa parte della sezione dedicata alle storie di fantasmi.
Come sempre, prima di procedere, vi ricordiamo che questa rubrica è in collaborazione con Bloody Reader e vi ricordiamo di leggere anche il suo articolo.
Il soldato e il vampiro – Trama
Un soldato, di ritorno al suo villaggio, intravede una figura in un cimitero in piena notte. Presto capisce che si tratta del Vampiro (Stregone) di cui gli aveva parlato quello stesso pomeriggio un suo amico. Il soldato decide comunque di trascorrere la notte in sua compagnia nel tentativo di scoprire i suoi propositi.
Recensione
La storia del soldato e del vampiro è molto diversa da i racconti che abbiamo visto finora in quanto si tratta di una vera e propria favola concepita per essere tale. Questo la differenzia quindi da testi come il Gatto di Nabeshima che invece è più una leggenda.
Come nella storia del gatto, tuttavia, il soldato rappresenta quell’uomo comune che si trova suo malgrado a trasformarsi in eroe non tanto per la sua forza, ma in particolare per la sua arguzia e la sua capacità di volgere la situazione a proprio vantaggio.
Lo Stregone o Strigoi: altri modi di definire un vampiro
Il termine utilizzato all’interno della favola per definire il vampiro è quello di Stregone che, come vedremo meglio anche domani, fa riferimento al termine strigoi. Il termine Strigoi è infatti il termine utilizzato in Russia, ma anche in altri paesi baltici e la stessa Romania.
Le favole russe non fanno eccezione e utilizzano questo termine. Lo strigoi, termine che in alcuni testi viene riferito anche alla figura di Dracula, possiede oltre alle caratteristiche standard del vampiro anche alcune capacità magiche.
Nella favola che abbiamo preso in esame, la creatura mostra la capacità di poter assumere la forma animale (che sia uno solo o più animali contemporaneamente). Spiega, inoltre, quali che siano i suoi punti deboli, fra cui ritroviamo la luce del sole che lo porta immediatamente a uno stato di sonno profondo. Come poi già abbiamo visto in altri racconti è possibile inoltre porre fine alla sua esistenza bruciando il corpo dello stesso. Vi è tuttavia una clausola importante: nessuna parte del corpo del vampiro deve scampare al fuoco. E questo è da intendersi anche alle numerose forme animali.
L’elemento magico
L’elemento magico nell’ambiente della favole è spesso presente. Che sia esso di proprietà dell’antagonista o al contrario di un aiutante del protagonista. Nel caso specifico, tuttavia, mette in evidenza quelle che sono le caratteristiche di una creatura, che se in parte viene dal fantastico, per altri versi è abbastanza comune fra i miti e le leggende non solo della zona indicata, ma che hanno attraversato l’intera Europa, seppure con nomi differenti.
La magia del vampiro, dello stregone, è chiaramente una sorta di magia oscura come probabilmente si trova spesso in queste storie di spiriti e di fantasmi, ma forse, anche questo, è no degli aspetti che le rende interessanti.
Bello bello sembra molto interessante il confine tra storia e favola, poi i russi hanno uno stile peculiare sono molto curiosa
Io credo che cercherò nuove favole russe, secondo me ce ne sono di molto belle ^^
Tra storia, leggenda e favola il confine è sempre molto, molto sottile, e va bene così, è alla base dell’attrazione che tutti provano verso di esse!
Verissimo, del resto se davvero si voessero studiare le favole si troverebbero davvero molti spunti interessanti da approfondire soprattutto nelle loro versioni originali