Dic 10, 2020 | 0 commenti

Doctor Strange – Il mito del supereroe

Dic 10, 2020 | Cinema, Benedict Cumberbatch, Chadwick Boseman, Il mito del Supereroe, Tilda Swinton | 0 commenti

Doctor Strange è un film del 2016 diretto e co-scritto da Scott Derrickson e Robert Cargill. Il film è prodotto dai Marvel Studios e distribuito dai Walt Disney Studios Motion Pictures, ed è la quattordicesima pellicola del MCU. Interpretato da Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams, Benedict Wong, Michael Stuhlbarg, Benjamin Bratt, Scott Adkins, Mads Mikkelsen e Tilda Swinton. Ne parliamo oggi nella nostra rubrica Il mito del Supereroe.

Doctor Strange – Trama

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Stephen Strange è un neurochirurgo di New York City molto rinomato. La sua vita cambia a seguito di un incidente d’auto che, gli ha lacerato gravemente le mani.  Persegue invano interventi chirurgici per guarire le sue mani e tornare al lavoro.
Ormai in bancarotta viene a conoscenza di un luogo chiamato Kamar-Taj, dove tutto può essere guarito. Giunto a destinazione, Strange viene accolto dallo stregone Mordo e dall’Antico, il più potente di tutti i maghi. Quest’ultimo mostra i suoi poteri, rivelando al medico l’esistenza di un piano astrale e di altre dimensioni come quella dello Specchio. Kaecilius, un vecchio allievo dell’antico è diventato il servo di una delle più grandi minacce dell’umanità, Dormammu. Il nuovo apprendista si ritrova coinvolto in una battaglia a difesa del pianeta.

Personaggi

Benedict Cumberbatch in Doctor Strange (2016)

Benedict Cumberbatch in Doctor Strange (2016) © IMDb

Stephen Strange  è un geniale, arrogante e rinomato neurochirurgo. Il suo terrore è il fallimento e ciò lo conduce alla sete di successo, tuttavia nel profondo egli possiede un buon cuore e la capacità di fare del bene. Ingredienti essenziali per un nuovo supereroe che ha proiettato l’universo marvel in un sentiero molto più mistico e fantasioso.

L’ex ragazza e sua collega chirurgo, Christine Palmer, cerca di aiutarlo a voltare pagina. Dolce e generosa, fa fatica a sostenere il suo amato preso dalla collera e dal risentimento a causa della propria sorte avversa. L’amore tra i due non sarà sicuramente un tema portante della trama, ma lei sarà presente nei momenti essenziali.

Karl Mordo, inizialmente è un mentore per Strange e c’è un crescente rispetto reciproco tra i due, vede grandi potenzialità nel vecchio dottore, ma poi le cose si complicano….

Kaecilius, è il villain di questa prima avventura, é stato un Maestro delle Arti Mistiche che ha deciso di allontanarsi dall’Antico. Crede che costei stia proteggendo il suo potere.  La sua folle fede e le ricerche negli antichi testi proibiti lo conducono al lato oscuro.

L’Antico, un mistico di origine celtica diventa mentore di Strange. Il suo potere e la grande saggezza lo hanno reso il più longevo tra tutti i maestri.

Recensione

Dal moderno Sherlock Holmes dello show televisivo a nuovo eroe dell’MCU. Benedict Cumberbatch, che ammetto, prima di vederlo come il cattivo di Star Trek-into darkness e poi il drago Smaug in Lo Hobbit, non aveva mai attirato particolarmente la mia attenzione. Ho dovuto ricredermi, scoprendo un capacissimo attore dalle mille sfaccettature.

Benedict Cumberbatch in Doctor Strange (2016)

Benedict Cumberbatch in Doctor Strange (2016)© IMDb

La sceneggiatura è perfettamente coerente e scorrevole, ben scritta. Gli effetti visivi sono a dir poco spettacolari. Mi ricordano per certi versi Inception, uno dei capolavori di Nolan. Ci proiettiamo in luoghi meno noti. Al di là del viaggio introspettivo di un uomo che aveva tutto e che l’ha perso con grande dolore. Scopriamo la perfetta fusione tra misticismo orientale e magia antica di matrice quasi celtica. La magia viene spiegata attraverso l’energia e l’orientamento dello spirito. Naturalmente il protagonista viaggia molto all’interno del proprio io, riscoprendosi e affrontando complessi sentieri mentali.

Esiste un nesso tra questa pellicola e i maggiori capolavori del genere? A mio avviso sì, per certi versi mi ha ricordato Matrix e altri film in cui la consapevolezza spirituale vale molto più del mero allenamento o potenziamento fisico, tipico di ogni nuovo eroe.

Steven Strange a modo suo è un predestinato. Di fatto abbandona la superficialità e l’ego smisurato, un pò come Ironman.  Da cinico uomo di scienza, che ritiene l’essere umano nulla più che “una misera particella in un universo indifferente”, diventa un essere altruista, coraggioso e perfettamente conscio del proprio ruolo nella grande ruota dell’equilibrio universale. Così scopre che può fare maggiormente del bene al mondo non come medico, ma come stregone. Colui che è disposto ad abbandonare il piccolo io, per un bene superiore consegue la propria missione e la pace, così è per il protagonista e pone lo spettatore nella condizione di farsi domande sulla propria vita e sulle scelte compiute.

Villain e mentore

Non manca sicuramente l’azione, i duelli a suon di magia e reliquie mistiche che agiscono di propria volontà come il mantello che sceglierà il dottore.

L’avversario di Strange ha il volto dell’interprete della serie Hannibal, Mads Mikkelsen possiede un carisma eccezionale per i ruoli da antagonista. La differenza di vedute tra quest’ultimo e l’Antico, conduce lo stesso Strange nonché Mordu a dubitare del corretto insegnamento. Come ogni nemico che si rispetti, usa la psicologia del: “Dividi et impera”, pur di raggiungere i propri scopi.

Tilda Swinton in Doctor Strange (2016)

Tilda Swinton in Doctor Strange (2016)
© IMDb

Cosa dire riguardo all’Antico? Tilda Swinton è un attrice che non ha bisogno di presentazioni. Sublime in qualsiasi ruolo le venga affidato. Ha saputo dare come sempre una sua personale visione di un maestro saggio, dalla veneranda età di cinquecento anni che tuttavia ammette al nuovo allievo il proprio timore della morte.

Con il suo talento ha convinto la produzione inizialmente indecisa se affidare il ruolo ad un attore oppure un’attrice. Per chi ha seguito la sua carriera, sa quanto lei sia facilmente versatile in ruoli e look gender -fluid, passando spesso dal  maschile al femminile e viceversa. Doveroso da parte mia omaggiarla anche per il gesto  onorevole da lei compiuto, alla cerimonia di premiazione del Festival di Venezia, dove ha esordito con: “Wakanda forever!” incrociando le braccia sul petto, per ricordare il collega Chadwick Boseman scomparso quest’anno.

In conclusione

Bella prova per il maestro delle arti mistiche che ci ha mostrato l’introduzione del Multiverso, sicuramente ne scopriremo ancora nel secondo episodio intitolato: Doctor Strange nel multiverso della pazzia, in uscita, si spera, nel maggio 2021. Posso affermare che dopo il mio amato Captain America, reputo questo, uno dei migliori film del MCU. Assolutamente consigliato.

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