Un altra storia viene rivisitata nel suo finale da Alice Chimera nel suo Il Giorno dopo il Lieto Fine. Questa volta sarà la povera Cenerentola a fare i conti con il finale alternativo che seguirà il momento di maggiore felicità che tutti conoscono. I sogni possono davvero diventare realtà?
Cenerentola – Il giorno dopo il lieto fine – Trama
La giovane ed innocente Cenerentola, dopo aver sposato il principe dovrà presto affrontare quella che sarà la sua prima notte di nozze. Ed è forse proprio allora che il sogno comincerà a trasformarsi in un incubo.
Recensione
La Cenerentola di Alice Chimera è, come ci si potrebbe aspettare, una fanciulla timida che è poco avvezza alla vita mondana essendo vissuta relegata in casa per servire la matrigna e le sorellastre. Si ritroverà dunque a palazzo, moglie di un uomo che, in verità, ha incontrato una sola volta. E scoprirà che non tutti i principi sono azzurri.
Probabilmente sarebbe stato scontato sentire parlare di violenza domestica dalla storia de La Bella e la Bestia, come abbiamo visto nel capitolo precedente legato a questo volume. Più ardito invece ritrovarci il tema parlando invece di Cenerentola. La favola che ha fatto sognare milioni di ragazzine, rivisitata in centinaia di chiavi diverse fino alla Pretty Woman di Julia Roberts, ci mostra invece un lato oscuro della vicenda che, guarda anche a gran parte della letteratura moderna e trovandovi, per di più, una profonda criticità.
Chi ben ha frequentato il nostro portale e conosce ormai bene i membri del nostro staff, sa quanto abbia sempre evitato accuratamente di parlare di Romance e in particolar modo di quello moderno, dove uomini violenti, ma avvenenti catturano nella loro tela la classica ragazza ingenua che però, alla fine resta comunque succube del profondo amore che prova nei loro confronti arrivando a trasformare sé stessa e mitigando almeno in parte il carattere di quell’uomo che è più un carnefice che un amante. Questa Cenerentola ha avuto la piacevole sorpresa di esprimere appieno l’idea che ho di questo genere di letteratura e dei suoi personaggi.
A sua discolpa, la povera Cenerentola non è a conoscenza delle perversioni del principe fino a quando non arriva il fatidico momento nella sua prima notte di nozze ed è quindi del tutto impreparata a questo principe che si mostra nei suoi confronti, violento e crudele. Di qui l’incubo che la divorerà dall’interno con sempre maggiore ferocia e, no, non la farà innamorare di più del suo principe.
Il dramma della violenza domestica
Il finale della favola di Cenerentola dovrebbe farci riflettere su quella che è una situazione comune a molte donne. Come queste donne, seppure circondata da servitù e dame di corte, questa Cenerentola si sente incredibilmente sola. La vergogna non le permette di confidarsi nei suoi timori, il suo ruolo di sposa reale non le permette di ribellarsi al suo principe. Perfino, quando chiede aiuto, le viene detto che è normale, che l’uomo è così e questo lei non potrà mai cambiarlo, piuttosto dovrebbe imparare ad accettare quel poco di piacere che ne viene e che dovrebbe farla sentire appagata.
Ma Cenerentola si sente sporca, umiliata. Cenerentola è una vittima inconsapevole degli eventi. È una vittima come milioni di donne che sono rinchiuse nella casa del proprio sposo, maltrattate, insultate. Milioni di donne che ogni giorno affrontano il mondo che le guarda come se fossero esse stesse la causa del loro male, come se fossero loro ad essere sbagliate. Come se non riuscissero a comprendere quali che siano i loro doveri.
Eppure non è così. Perché ad essere veramente sbagliata è la violenza, sono una summa di determinati atteggiamenti che andrebbero solo condannati. E le vittime, quelle, hanno tutto il diritto di sentirsi al sicuro, lontano dalle situazioni che le tengono prigioniere e che, a poco a poco, le spengono.
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