Giu 10, 2021 | 0 commenti

The Falcon and the Winter Soldier – Il mito del supereroe 2.0

Giu 10, 2021 | Cinema, Il mito del Supereroe | 0 commenti

Per il Mito del supereroe 2.0 parliamo della seconda fortunata serie basata sull’universo Marvel, The Falcon and the Winter Soldier, creata da Malcolm Spellman e con Kari Skogland alla regia. Distribuito sulla piattaforma di streaming Disney+ è basata su Sam Wilson (Falcon) Bucky Barnes (Il soldato d’inverno) entrambi grandi amici dello scomparso Captain America.

The Falcon and the Winter Soldier – Trama

Anthony Mackie and Sebastian Stan in The Falcon and the Winter Soldier (2021)

Anthony Mackie and Sebastian Stan in The Falcon and the Winter Soldier (2021) © Disney +

Sei mesi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, Sam Wilson decide di affidare lo scudo di Cap al governo, mentre Bucky Barnes, ormai deprogrammato grazie alla guerriera dora milaje in Wakanda cerca la sua strada e fa di tutto per fare ammenda. Collaborano insieme in un’avventura globale che metterà alla prova le loro abilità contro una cellula terroristica chiamata Flag-Smashers, i cui membri mostrano la stessa forza e velocità conferita da siero del super soldato.

Recensione

La serie è ambientata su temi politici e sociali molto realistici. C’è poco di fantasioso e segue perfettamente il filone originale dei film su Cap. Sam e Bucky hanno il compito di portare avanti il retaggio di Steve Roger e ciò li pone spesso in disappunto tra loro. Tuttavia hanno un rapporto fraterno, amore e odio. Bello vedere le evoluzioni dei due personaggi. Sam alle prese con i problemi comuni, riadattamento familiare, debiti, ma soprattutto la sua storia fa perno sui temi della discriminazione raziale iniziati con la pellicola su Black Panther. Questo conflitto riguarda molto ed è bene che se ne parli in queste serie, che siano da monito al popolo americano e alla fazioni governative.

Sam non si sente a suo agio all’idea di impugnare lo scudo a stella e strisce. Ma soprattutto si chiede se l’America sarebbe pronta a vedere un Captain America di colore. Il personaggio vive questo conflitto in maniera molto profonda. A quel punto dovrà imparare a puntare sulle sue forze di uomo comune e soldato.

Bucky dal canto suo sta cercando la propria strada nel mondo. Cerca di riappropriarsi della propria identità. Chi era prima di essere il soldato d’inverno? Ancora pieno di sensi di colpa a causa di un passato che non può controllare nè cancellare, agisce pieno di remore. In ogni caso tutti e due gli eroi sono ansiosi di fare la cosa giusta e onorare la memoria del miglior soldato americano per ideali e gesta nella storia. Il ritorno di Sharon Carter (Emily VanCamp) anche se non è centrale, fa comunque la sua bella figura. Mi auguro avrà più risalto nella prossima stagione.

Villain

Daniel Brühl in The Falcon and the Winter Soldier (2021)

Daniel Brühl in The Falcon and the Winter Soldier (2021) © Disney +

Zemo è un uomo deciso e manipolatore, è stato il cattivo in Avengers: Age of Ultron ed è interpretato da Daniel Brühl. Sam e Bucky sono costretti a chiede aiuto del loro antico nemico, in quanto unico esperto al mondo riguardo al siero dei super soldati. Il barone era bramoso di vendetta e come sappiamo arrivò al punto da far crollare l’alleanza degli Avengers, mettendoli uno contro l’altro. La vendetta lo aveva consumato e da ex soldato sokoviano si rivela molto utile nella missione.

Karli Morgenthau, interpretata da Erin Kellyman. La leader del gruppo anti-patriottico dei Flag-Smashers, che ritengono che il mondo fosse migliore prima del Blip. Quando il mondo era unito e nessuno viveva al margine della società. Insieme ad altri alleati con in corpo il siero del super soldato lotta come una ragazza “spinta da buoni propositi” in cerca di pari dignità e uguaglianza.

John Walker interpretato da Wyatt Russell è un ufficiale della US Navy che soffre distress post traumatico e viene scelto dal governo per essere il nuovo simbolo dell’America. Una figura controversa e caratterizzata da una certa dicotomia.

In conclusione

Ha avuto davvero delle buone critiche  e una buona accoglienza, e benché non è facile accettare una nuova storia in cui non c’è traccia di Steve Rogers, ma ne raccoglie bene l’eredità. Mi sembra che la storia sia davvero promettente. Già possiamo immaginare cosa aspettarci dalla prossima stagione, nel frattempo attendo e vi consiglio di non perdervela.

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