Giu 18, 2021 | 0 commenti

Il compagno di ballo di Jerome K. Jerome – Micromondi

Giu 18, 2021 | Hai paura del buio? - Racconti dell'Orrore, Jerome K. Jerome, Libri | 0 commenti

Il compagno di ballo è un racconto di Jerome K. Jerome scritto nel 1893 e pubblicato sul The Idler un magazine per gentiluomini realizzato a Londra, ma venduto anche in America fra il 1892 e il 1911 di cui Jerome era uno degli editori. Sempre per la collana Micromondi di ABEditore, che ringraziamo di cuore, riusciamo a leggere questo piccolo racconto che presenta alcuni aspetti molto interessanti.

Il compagno di ballo – Trama

MICROMONDI serie I - Arti ovvero tre volumi con racconti brevi su Pittura - Musica - Danza "I ritratti profetici", N. Hawthorne; "La tentazione di Harringay", H.G. Wells; "La musica sulla collina", Saki; "Il Miserere", G.A. Béquer; "La danza della morte", A. Blackwood; "Il ballerino", Jerome K. Jerome.

MICROMONDI serie I – Arti
ovvero tre volumi con racconti brevi su
Pittura – Musica – Danza
“I ritratti profetici”, N. Hawthorne; “La tentazione di Harringay”, H.G. Wells;
“La musica sulla collina”, Saki; “Il Miserere”, G.A. Béquer;
“La danza della morte”, A. Blackwood; “Il ballerino”, Jerome K. Jerome.
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Un vecchio giocattolaio ascoltando il civettare della figlia con le sue amiche sul compagno di ballo perfetto, decide di fabbricarne uno che rispetti tutte le qualità richieste. Il ribattino meccanico è in grado di tenere il passo perfettamente, andare più lento o più veloce a seconda del desiderio della dama e addirittura di intrattenere una conversazione. Ma è davvero così perfetto?

Recensione

Il compagno di ballo ha il gusto di una vecchia fiaba come potrebbero essere quelle dei fratelli Grimm, ed effettivamente non è poi così casuale che l’ambientazione sia proprio quella delle favole classiche delle leggende germaniche la famosa foresta nera.  E anche il giocattolo Geibel potrebbe essere tranquillamente uno di quei personaggi, un piccolo artigiano che crea meraviglie che sembrano quasi fatte di magia. Giocattoli che sembrano veri, così perfetti e divertenti, in grado di compiere piccoli gesti e muovere azioni a seconda di come essi sono stati programmati. Si direbbe che in effetti Geibel sia in grado di produrre di tutto, perfino un uomo.

E qui, dalle sole prime righe della nostra trama comprendiamo già perfettamente in quale direzione la storia ha deciso di muoversi e che il famoso compagno di ballo del titolo è chiaramente un’opera del giocattolaio. 

Un uomo meccanico 

L’idea di creare un uomo, seppur meccanico, non è certo nuova. Già Mary Shelley ne aveva fatto cenno nel suo Frankenstein, seppure il discorso possa definirsi diverso sotto molti punti di vista. Se Shelley voleva infatti creare un uomo fatto di carne e con parti di carne magari perfino che fosse in grado di agire autonomamente, in Jerome parliamo comunque a tutti gli effetti di una macchina che viene azionata secondo una serie di comandi e tramite quelli e si muove. Non c’è quindi una sorta di “pensiero” o istinti che possano guidarlo in qualche modo, semplicemente risponde a un comando che è quello di danzare alla velocità scelta dalla sua compagna.

Tutto molto semplice e perfetto fino a questo punto, se non si tiene conto del fatto che una macchina agisce semplicemente come una macchina e per quanto possa essere perfetto un uomo di siffatta natura, non è comunque un uomo. Agisce per schemi pre-impostati e certo non ha un pensiero autonomo che possa portarlo a deviare dal proprio percorso una volta che questo è stato impostato.

Attento a ciò che desideri 

Annette, la ragazza che aveva avuto l’idea, aveva descritto quello che fosse il suo compagno di ballo ideale. Un uomo che non si stancasse mai, che fosse in grado di seguire i passi alla perfezione alla velocità desiderata, che non pesti i piedi e che sia perfino in grado di rivolgere i complimenti alla propria dama. Ed in un certo senso l’uomo meccanico del giocattolaio assolve a tutte queste funzioni in maniera perfetta, certo, finché riceve dei comandi.

Il ballerino sarà fin troppo un compagno di ballo perfetto che davvero è in grado di ballare in eterno . 

E forse il problema è proprio questo. Che sia instancabile e insaziabile. Perfetto sì, ma non umano. Non coglie avvertimenti né sensazioni. Trasformando la danza in un ballo di morte. 

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

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