Set 1, 2021 | 0 commenti

Non conosci Papicha – Sono i Diritti delle Donne ad Essere Fragili, non le Donne

Set 1, 2021 | Cinema, Lyna Khoudri, Mounia Meddour, Walk in my shoes - Rubrica Sociale | 0 commenti

Il primo lungometraggio di Mounia Meddour intitolato Non conosci Papicha è stato distribuito in Italia nel 2020, dopo aver partecipato alla sezione Un certain regard del Festival di Cannes 2019.

Non conosci Papicha – Trama

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Algeri, anni ‘90. Nedjma (Lyna Khoudri), detta Papicha, è una ragazza di 18 anni che sogna di diventare stilista. Nei bagni dei night club della capitale, realizza gli abiti all’ultima moda che le ragazze algerine desiderano indossare. Il giorno frequenta i corsi di francese presso l’università femminile di Algeri, la notte, appoggiata dalle amiche, taglia e cuce.

La creatività e la spensieratezza di Nedjma vengono messe a dura prova dal desolante clima politico che si espande a macchia d’olio attorno a lei. L’estremismo islamico prende piede, così come maltrattamenti ed intimidazioni verso le donne che, come Papicha, non vogliono sottomettersi. Uomini e donne la fermano per strada e tra i corridoi dell’università per dirle cosa è corretto studiare e come è più adeguato vestirsi.

Da principio, Nedjma tenta di opporsi alle nuove politiche, imbrattando e strappando i volantini che spuntano sui muri delle strade. Poi una tragedia la colpisce direttamente e sente il preciso bisogno di esprimere la propria opinione sull’evolversi della situazione. Ignorando le  minacce di morte che le piovono addosso, organizza una sfilata di moda. Il soggetto principale: l’haik, l’abito tradizionale del Maghreb e quindi anche dell’Algeria.

Il Decennio nero

Non conosci Papicha è ambientato nei primi anni ‘90, quando l’Algeria si preparava ad affrontare la guerra civile che per circa dieci anni avrebbe devastato il paese. Un conflitto che vide opporsi da un lato il nazionalismo politico e dall’altro l’estremismo religioso, in lotta l’uno contro l’altro, ma entrambi oppositori delle libertà civili.

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Non Conosci Papicha – Teodora Film

La crisi economica ed il conseguente peggioramento della qualità della vita, l’aumento della corruzione nelle sfere politiche e la disoccupazione incalzante favorirono la nascita di forze di opposizione al governo centrale. La maggior parte vennero zittite dalla polizia, ad eccezione di quelle di natura religiosa, che riuscirono ad opporsi al governo in maniera più concisa.

Questo favorì l’emergere del FIS (il Fronte islamico di Salvezza), un partito islamista che credeva di poter risolvere i problemi del paese attraverso la rinascita di uno stato islamico. Dal momento che l’economia del paese era in rovina, non fu difficile per l’FIS raccogliere il sostegno popolare, come è possibile vedere nel film.

Gruppi armati iniziano a pattugliare le strade per stabilire un nuovo ordine.

L’haik

L’haik (pronuncia /haek/) è uno degli abiti tradizionali delle donne maghrebine, scelto da Papicha come protagonista della propria sfilata perché rappresenta il suo amore incondizionato per l’Algeria. Il significato politico e culturale di questo indumento viene chiaramente spiegato dalla mamma di Nedjma durante una delle scene più significative del film.

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Non Conosci Papicha – Teodora Film

L’haik è un semplice pezzo di stoffa rettangolare di 6 metri per 2, che può essere piegato e fissato in vita in tanti modi differenti. Ogni stile assume un significato preciso e può indicare se la donna che lo indossa è nubile o sposata, ma anche diversi gradi di subordinazione.

Se da un lato l’haik è un chiaro simbolo di sottomissione della donna, dall’altro rappresenta anche l’importanza che le donne hanno giocato durante una fase critica della storia dell’Algeria. Durante la Guerra d’Indipendenza Algerina, le donne potevano trasportare armi e cibo senza che l’esercito francese si accorgesse di nulla proprio grazie all’haik. Per Papicha l’haik serve a ricordare che anche le donne possono e devono lottare per i principi in cui credono.

Recensione

Non conosci Papicha mostra come i diritti e le libertà delle donne siano i primi a cadere quando emerge una crisi politica. Quando gli uomini le dicono di coprirsi, di restare a casa ad occuparsi della famiglia e di utilizzare l’acqua (scarsa) solo per le abluzioni, Nedjma risponde ad ogni singola accusa mostrando quanto siano deboli le basi su cui si fondano. A detta degli estremisti, la crisi politica, economica e culturale dell’Algeria è tutta colpa delle donne che studiano, che lavora e che non indossano il velo. Papicha vuole smascherare questa farsa, una lotta contro i mulini a vento che ha come unico scopo la sottomissione delle donne.

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Non Conosci Papicha – Teodora Film

Eppure Nedjma, percepita come una minaccia per il paese, è figlia dei colori, dei suoni e dello spirito dell’Algeria. Nedjma cammina a piedi nudi sulla terra algerina che ama e che non vorrebbe mai lasciare, ne usa le polveri per tingere i vestiti della sua sfilata e le forme tradizionali per esprimere la propria creatività. Non conosci Papicha è un prezioso lascito che ci mostra piccole perle della cultura algerina: i piatti tipici, gli abiti, le musiche.. non per criticarle, piuttosto per esaltarle.

Non conosci Papicha è un film emozionante, onesto, mai scontato. Mounia Meddour è una giornalista e lo possiamo intuire dalla corporeità che infonde alla storia, ma è anche una poetessa perché la realtà degli eventi ci viene narrata con un lirismo che cattura e coinvolge dal principio alla fine.

Mounia Meddour usa il proprio talento per raccontare uno spaccato di storia forse dimenticato, ma di cui continuiamo ad essere testimoni, ora in questo, ora in quel paese.

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