Torna il mito del supereroe 2.0 con una nuova recensione dell’ultima mini serie. Intitola What if… Letteralmente tradotta: “E se…”.
Disponibile in streaming su Disney+, basata sull’omonimo ciclo di fumetti Marvel Comics. È sceneggiata da Bradley e diretta da Bryan Andrews. Lo stile di animazione in cel-shaded della serie è stato progettato come richiamo ai film. Parte dell’animazione della prima stagione è stata fornita da Squeeze, con Stephan Franck a capo dell’animazione. Composta da 9 episodi. Fa parte della Fase Quattro dell’MCU. Una seconda stagione è già in fase di sviluppo, che arriverà nel 2022.
What if… – Trama
In un universo differente da quello che siamo abituati a conoscere, ogni eroe visto finora vivrà storie del tutto diverse. Il multiverso esploderà di mille nuove sfaccettature e realtà con ogni sua amara conseguenza e l’unico essere al di sopra delle parti a sapere cosa accada è l’Osservatore: «Tempo. Spazio. Realtà. Non hanno un andamento lineare. Formano un prisma di infinite possibilità, in cui ogni scelta può diramarsi verso realtà infinte, creando mondi alternativi a quelli già conosciuti. Sono l’Osservatore, la guida che vi condurrà in nuove vaste realtà. Seguitemi, e riflettete sulla domanda… E se…?»
Recensione
Fondamentale punto di svolta che ci avvia sempre di più in direzione del Multiverso e di tutte le sue variegate dimensioni. Una serie pregevole e una trama ancora più originale che ci spinge a immaginare mondi e personaggi sempre più ampi e ricchi di sfaccettature.
La scelta di rendere What if una serie animata è nel contempo originale e fastidiosa, a mio avviso. Personalmente avrei preferito rivedere gli attori recitare in live action, ma in linea generale nulla viene tolto alla buona riuscita interpretativa di questa nuova miniserie della fase 4. Molti degli attori hanno prestato la voce ai rispettivi personaggi regalandomi un brivido. Come ogni serie o film dell’MCU è assolutamente ben scritta, con un ottimo ritmo incalzante e con un’elaboratissima veste grafica ben girata. Poco adatta forse a chi non conosce le storie originali del universo cinematografico, ma potrebbe essere anche un buon punto di partenza.
Chi è l’Osservatore?
I protagonisti di questa miniserie sono tutti già noti anche se ogni singola storyline è del tutto diversa e per certi aspetti anche la personalità di ciascuno di loro. Colui che è onnipresente e fa anche vece di narratore di ogni incipit degli episodi è lui l’Osservatore. Doppiato da Jeffrey Wright, la cui voce decisamente calda e potente fornisce l’idea di possanza che si vuole attribuire a questo nuovo essere.
Egli è un extraterrestre che osserva il Multiverso senza schierarsi o intervenire è al di sopra delle parti in tutto, anche se… Vi dico soltanto che è più potente di chiunque, ma nella grande intelligenza e umiltà, quando il gioco si farà duro, dovrà schierare in campo le armi pesanti ovvero i Guardiani del Multiverso contro un nemico già noto agli avengers ma che non vi aspettereste di rivedere. No, non si tratta di Thanos.
In definitiva
La serie mi è piaciuta, ma non mi ha fatta impazzire, nonostante la sua qualità, aspetto di scoprire se la seconda stagione riconfermerà questa sensazione o mi smentirà. Nonostante sia fiduciosa nella teoria del multiverso e aspetti le prossime pellicole di Spiderman e Doctor Strange per gustarla appieno, questa serie ha voluto introdurci a forza nelle realtà alternative più disparate. Nel complesso mi sento di consigliarne la visione e a voi l’ardua sentenza.
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