Non così dimenticato, in quanto si tratta di un film recente, Klaus – I segreti del Natale è perfettamente in linea con questo periodo dell’anno. Ed è per questo che lo abbiamo scelto per la nostra rubrica Memorie Dimenticate che ritiriamo fuori in onore delle feste.
Klaus – I Segreti del Natale – Trama
Un postino egocentrico stringe un’improbabile amicizia con un giocattolaio solitario, riportando la gioia in una città fredda e cupa che ne ha disperatamente bisogno.
Recensione
Una cittadina tetra nel profondo nord, Smeerenburg, dove intercorre una cruenta faida fra gli abitanti della città divisi fondamentalmente in due fazioni. I Krum e gli Ellingboe si detestano ormai da generazioni. È così da generazioni e forse ormai nemmeno i Krum e gli Ellingboe stessi ricordano come è cominciata. Fatto sta però che la disputa si è estesa all’intera cittadina ed ognuno degli abitanti è sul piede di guerra pronto ad attaccare, in modo convenzionale e non, il vicino della porta accanto.
E se Jesper, il nostro protagonista, si aspettava forse delle difficoltà dovute al gelido nord, non di certo aveva messo in conto di trovarsi in una vera e propria guerra civile. Perfino i bambini ne sono coinvolti aggredendosi fra di loro e prodigandosi in ogni genere di dispetto verso gli adulti. E cosa potrebbe desiderare il nostro Jesper, abituato agli agi e alla comodità, se non di fuggire via il prima possibile? Ma per farlo ha bisogno di firmare 6000 lettere e non sarà un’impresa facile.
Il misterioso uomo dei boschi – Klaus
La storia cambia quando il nostro protagonista incontrerà un grosso boscaiolo che vive nell’estremo nord della regione la cui casa è piena zeppa di giocattoli. L’uomo che sembra burbero e terribile ha in realtà un cuore buono e sarà proprio lui a insegnargli che
Un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro
Ed è così che da quel primo giocattolo donato a un bambino che si sentiva forse troppo solo, lettera dopo lettera, giocattolo dopo giocattolo qualcosa nella piccola città comincia a cambiare. I bambini ritrovano la gioia, contagiano gli adulti e mano mano i cittadini cominciano a scoprire sé stessi, seppelliscono l’ascia di guerra e gli unici ancora legati alla faida restano i due capifamiglia.
Per quanto riuguarda invece il vecchio Klaus si aprirà poco a poco al mondo intorno a sé facendo sì che il dolore che un tempo lo ha portato alla solitudine si allontani e gli restituisca la gioia del vedere i sorrisi di chi riceve i suoi doni. La sua figura si avvolgerà di magia e di mistero, il mito verà a formarsi intorno a lui fino a trasformalo in quello che oggi conosciamo un po’ tutti come Babbo Natale.
Una storia di Natale
Klaus è chiaramente una favola del Natale (chiaro, l’abbiamo scelta per questo) e come tale è anche pregna di quei buoni sentimenti che caratterizzano il clima tipico di queste feste. Sa emozionare e stupire e a tratti fa anche scendere la lacrimuccia. Se avete dei bambini vi consigliamo fortemente di guardarla insieme a loro, sapranno apprezzarla e piacerà anche agli adulti. Ha il gusto delle cose semplici, della spontaneità. Il piacere dei sorrisi e quella morale tipicamente natalizia che la bontà e la gentilezza possono scaldare anche i cuori più gelidi. È un film che ispira al cambiamento, quello di Klaus sì, ma anche quello di Jesper stesso da viziato rampollo in un giovane che si prodiga per la felicità del suo prossimo.
Ma del resto, non è proprio questa la magia del Natale?
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