Torna la rubrica de Il Mito del supereroe 2.0, riguardante l’ultima mini serie di quest’anno, dedicata ai personaggi del Mcu: Hawkeye. Sviluppata da Jonathan Igla per Disney+ è basata sulle avventure di Clint Burton alias Occhio di Falco.
La serie è prodotta da Kevin Feige, Louis D’Esposito e Victoria Alonso ed è composta da sei episodi. Il ruolo del protagonista va a Jeremy Renner, affiancato da Hailee Steinfeld, Florence Pugh, Vera Farmiga, Brian D’Arcy, Maya Lopez, Zahn McClarnon, Tony Dalton, Linda Cardellini, Ben Sakamoto, Ava Russo e Cade Woodward.
Hawkeye – Trama
Dieci mesi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, è il periodo di Natale e Clint Barton si trova a New York con i suoi figli, ma eventi inaspettati o meglio la ricomparsa del famigerato Ronin (identità che egli aveva assunto durante gli anni del Blip) lo condurranno a un’insolita alleanza, ovvero lavorare insieme alla giovane Kate Bishop che aveva assunto temporaneamente l’identità di Ronin. L’obbiettivo dell’ex Avengers è risolvere le questioni in sospeso per tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale.
Recensione
Il personaggio di Clint Burton non è mai stato tra i miei preferiti eppure, grazie agli eventi di Avengers-Infinity war ed Endgame l’ho rivalutato. In questa miniserie a lui dedicata vediamo un approfondimento della sua psicologia, del suo passato e presente.
Sappiamo che Hawkeye ha beneficiato del ritorno della sua famiglia dopo il blip, ma anche se suo malgrado, ha ottenuto ciò che voleva, ha perduto un’altra persona importantissima per lui: Natasha.
Sentire la colonna sonora della sua scomparsa, mi ha straziato il cuore. Anche questa miniserie parte all’insegna della nostalgia.
Clint è un uomo normale, un soldato, una spia, un combattente con una volontà ferrea, un talento formidabile, ma che conserva un senso di colpa estremamente forte. Non si perdona di aver “lasciato morire” Nat. Cerca di andare avanti arranca ma la sua sofferenza è palese e lampante. In passato a causa del suo dolore e della sua oscurità ha commesso omicidi inconfessabili diventando un assassino chiamato Ronin.
Per Clint è il momento della rivalsa, è il tempo di fare ammenda. Non potrà più esimersi, per lui è si è accesa la necessità di andare avanti. Dovrà reagire nonostante la grande perdita che lo atterrisce, dovrà dimostrare davvero di che pasta lui sia fatto, senza poteri, senza Avenger, contro dei nemici potenti e micidiali… Ci riuscirà?
Chi è Kate Bishop?
Kate è un’arciera adolescente, una ragazza dell’alta società newyorchese che si rivelerà la migliore partner possibile per affiancare il nostro arciere dalla mira infallibile. Fin da bambina, quando avvenne l’attacco di New York da parte dei chitauri, la ragazzina ha presto compreso a chi volesse somigliare, o meglio a quale eroe si volesse ispirare.
Kate è sagace, sveglia e molto brava non soltanto con arco e frecce, ma nel combattimento e nella strategia, nonché nella dialettica. Capace di tener testa da sola, persino ai super-cattivi peggiori di New York e a una vedova nera, niente meno. Testarda fino al midollo, ma una degna erede di due Avengers che un tempo furono spie, ma che dimostrarono al mondo che non servono super poteri per diventare eroi.
In definitiva
Una serie natalizia, divertente, quanto avvincente. Un giusto squarcio sulla vita di un altro Avenger che meritava una storia a lui dedicata. Vi consiglio la visione di questa nuova gemma dell’MCU, non resterete delusi.
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