Feb 14, 2022 | 0 commenti

Il racconto della vecchia balia di Elizabeth Cleghorn Gaskell

Feb 14, 2022 | Elizabeth Cleghorn Gaskell, Libri | 0 commenti

Il racconto della vecchia balia è uno scritto breve pubblicato nel 1852 in una raccolta dallo stesso titolo. Pare addirittura che lo stesso Charles Dickens volesse vederlo concluso, esortando l’autrice Elizabeth Gaskell a completarlo. Il volumetto consta di 96 pagine pubblicato l’8 aprile 2021 da ABEditore.

Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 – Alton, 12 novembre 1865) è stata una scrittrice britannica.

In Italia, tra i testi più celebri di Elizabeth Gaskell si ricordano i Cranford (1851-1853), serie di racconti pubblicati in origine sulla rivista Household Words. Ambientate nella cittadina di provincia di Cranford, le storie descrivono una serie di donne, in gran parte nubili, e i loro sforzi per conservare, pur con poco denaro, le apparenze dell’eleganza e del garbo borghese.

Il romanzo industriale Nord e Sud, che affronta lo sviluppo industriale del settore manifatturiero attraverso la lotta di classe degli operai e lo sguardo incorrotto della giovane eroina Margaret, trasferitasi dal Sud al Nord dell’Inghilterra con la sua famiglia.

Gli innamorati di Sylvia, pubblicato nel 2014, è un romanzo storico ambientato nello Yorkshire. Qui l’autrice ricostruisce le vicende della giovane Sylvia sullo sfondo delle guerre tra Francia e Inghilterra alla fine del Settecento e dell’arruolamento forzoso degli uomini a opera delle temibili bande di coscrizione della Corona. Contesa tra due pretendenti, l’umile venditore di stoffe Philip e il ramponiere Kinraid, Sylvia maturerà fino a comprendere il significato della propria esistenza.

Ottima è la biografia di Charlotte Brontë (1857), sua amica.

Il racconto della vecchia balia – Trama

Il Racconto della Vecchia Balia di Elizabeth Gaskell

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La balia del racconto narra a dei giovani ascoltatori la storia della piccola Rosamond che, rimasta orfana, viene affidata alle cure di lontani e anziani parenti i quali, nel freddo della loro vecchia dimora, si dicono disponibili a prendersi cura di lei.

Ma c’è un segreto misterioso che riguarda la storia familiare all’origine delle spettrali incursioni notturne di uno spirito bambina e del lugubre quanto minaccioso suono di un organo che riecheggia nell’ala est del nobile maniero nelle notti più tempestose. Esso appartiene a una tragica vicenda che si è consumata molti anni addietro.

Gaskell trasporta il lettore in una storia di fantasmi della vecchia Inghilterra, tra magioni infestate, paesaggi innevati, famiglie maledette e spettri che si aggirano per la brughiera.

Un racconto “classico” in tal senso, rappresentativo di un genere tanto apprezzato quanto diffuso.

Recensione

“Era un rumore stranissimo, e lei lo aveva sentito molte volte, ma soprattutto nelle notti d’inverno e prima dei temporali; la gente diceva che fosse il vecchio lord che suonava il grande organo nel salone, proprio come soleva fare quando era vivo”.

Nelle uggiose e fredde sere invernali una bella storia di fantasmi vicino al camino su una sedia a dondolo è proprio quello che ci vuole. Il racconto in questione è breve e nonostante ormai il lettore del XXI secolo sia più smaliziato rispetto al passato il fascino della storia permane regalando quel senso di tensione e di brivido piacevoli.

La figura della balia

Per balia (o nutrice) s’intendeva, perché ormai questa figura non esiste più ai giorni nostri, una donna cui è stato affidato, spesso dietro compenso, l’incarico di accudire un neonato provvedendo anche al suo allattamento. Per estensione in etologia viene definita “balia” qualunque femmina che si occupa dell’allattamento di prole non propria.

La piccola Miss Rosamond è figlia di Lady Furnivall e di un semplice bottegaio di Carlisle. Si trova ben presto orfana, ma la sorte vuole che con lei ci sia la fidata balia che la segue persino quando lo zio impone che la bambina venga portata nel maniero ai piedi delle Cumberland Fells. La balia si trasforma in una vera e propria madre per la piccina e l’amore che questa estranea le dona si evince dai perenni vezzeggiativi e nomignoli delicati con cui si rivolge alla piccola.

Si può dire che nella sfortuna, Rosamond sia stata fortunata a incontrare un cuore così puro come quello della giovane balia, che metteva a repentaglio la propria vita pur di proteggerla da ogni mestizia o fatto terrificante verificatosi nel sinistro maniero.

L’onore a costo della vita

Il Racconto della Vecchia Balia di Elizabeth Gaskell

Il Racconto della Vecchia Balia di Elizabeth Gaskell

Il vecchio lord Furnivall, padre della zia Grace che abita il castello insieme alla piccola, alla balia e alla servitù, pensò solo all’onore ferito e senza rivelare particolari troppo succosi della trama, posso dirvi che fu disposto a fare un torto irrimediabile pur di salvare il buon nome del casato.

La morale ferrea e non ragionata era alla base di molti rapporti nei secoli scorsi. Si finiva per  sacrificare la felicità familiare in nome di un’entità astratta che nel corso del tempo è andata a scomparire del tutto. Il pettegolezzo era un vero e proprio cancro della società, e ancora oggi lo è, impedendo la libera espressione dell’essere umano che si sente sempre giudicato e imprigionato dagli sguardi torvi altrui.

Il paranormale e l’orrore moderno

Il paranormale che permea questo racconto è dello stile più classico eppure riesce sempre a incuriosire. Basta un maniero, un oscuro segreto di famiglia e rumori strani a solleticare la fantasia e trovare piacere anche in una storia semplice.

L’elemento soprannaturale non è trattato con sfumature morbose questo forse perché all’epoca della scrittrice bastava poco per inorridire e non dormire alla notte. Oggi, invece, la realtà ha superato di tanto l’immaginazione che fare un buon racconto dell’orrore risulta sempre più difficile penalizzando la trama.

Lo scrittore moderno per poter spaventare il suo temerario lettore deve sudare sette camicie rendendo i personaggi perversi, sfruttando più piani temporali che alla fine non fanno che confondere. Far paura prima era un lavoro più semplice. Ecco perché il lettore nostalgico ama ancora leggere una storia con un semplice fantasma pur sapendo l’epilogo della vicenda.

Conclusioni generali

Sarà perché l’essere umano non si trova mai a suo agio nel secolo che vive, sarà perché il passato non ci lascia mai liberi e noi glielo permettiamo, sta di fatto che Il racconto della vecchia balia è una bella storia che conquista con semplicità ed eleganza. Una vera perla da recuperare e da gustare anche in compagnia.

I classici hanno una magia tutta loro che nessuno potrà mai superare e ai quali tutti dovremmo attingere per rimanere un po’ più genuini in tempi così oscuri.

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